Napoleone che attraversa le Alpi di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
Voglio farti conoscere il quadro più famoso mai realizzato da Jacques-Louis David. Questo pittore francese, con i suoi bellissimi lavori, ci ha regalato delle importanti testimonianze del periodo della Rivoluzione Francese e dell’era napoleonica. La tela di oggi riguarda proprio Napoleone Bonaparte, ed è intitolata Napoleone che attraversa le Alpi.
È senza dubbio uno dei capolavori della storia dell’arte moderna mondiale, e quando avrai finito di leggere questo articolo, ti assicuro che il lavoro di Jacques Louis David non avrà più alcun segreto per te. Conoscerai il perché Napoleone attraversa le Alpi, in che museo è esposto il quadro, le sue dimensioni ed il perché proprio questo ritratto di Napoleone a cavallo è considerato il lavoro più bello di David.
Data di produzione: 1801
Dimensioni: 261 x 221 cm
Dove si trova: Château de Malmaison, Rueil-Malmaison
Prima di tutto, devi sapere che questa non era né la prima, né l’ultima volta che David doveva dipingere un quadro con Napoleone.
Oltre a questo iconico momento di Napoleone al passo del Gran San Bernardo, David ha avuto occasione di ritrarre Bonaparte quando divenne imperatore, poi dopo la firma del trattato di Campoformio ed un’altra volta mentre era nel suo studio alle Tuileries.
Perché ritrarre proprio Napoleone sul cavallo?
Te lo spiego subito.
Qualche anno prima, nel 1799, Napoleone era salito al potere, ed ora aveva bisogno di lavorare sulla propria reputazione e di rendersi un eroe agli occhi del popolo francese e soprattutto quello italiano: quest’ultimo, in particolare, era sotto il dominio degli Austriaci.
Napoleone voleva più che mai riconquistare l’Italia ed annetterla al suo futuro impero e così, tentò un’impresa eccezionale: prese solamente le truppe del suo esercito di riserva e con loro si diresse in Italia passando per le Alpi.
Così Napoleone valica il San Bernardo con i suoi uomini, con destinazione Genova, che proprio nel 1800 era sotto assedio da parte degli Austriaci.
Il piano del condottiero francese era sorprendere gli austriaci mentre erano impegnati ad espugnare Genova, ma, Napoleone non riuscì ad arrivare in tempo.
Questo piccolo inconveniente non toccò minimamente Bonaparte, il quale, alla guida del proprio esercito giunse direttamente a Montebello e poi a Marengo, dove annientò gli austriaci.
Eliminati gli austriaci, Napoleone si autoproclamò primo console in Italia, e con questa nomina riuscì a placare per un po’ i rapporti con la Spagna e con il suo re, Carlo IV.
I due si trovarono così in sintonia a tal punto che divennero grandi alleati e per celebrare il loro accordo, Francia e Spagna si scambiarono reciprocamente dei doni, tra cui anche il quadro di David di cui sti sto parlando.
Proprio per celebrare la vittoria sugli austriaci e la nuova alleanza con gli spagnoli che nasce la tela con Napoleone al Gran San Bernardo.
Questa era la storia dell’opera. Prima di parlarti dell’opera nel dettaglio, devo farti un’importante precisazione: non esiste una sola versione di Napoleone a cavallo David, ma ben 5.
Perché dipingere 5 versioni di questo quadro?
Te lo spiego immediatamente.
L’originale, come ti ho già detto, venne donata agli spagnoli. Bonaparte, impressionato dalla bellezza del lavoro di David, ordinò immediatamente al pittore di farne altre copie.
Le varianti del quadro con protagonista il cavallo di Napoleone ed il condottiero, si trovano in tutta Europa, ovvero:
- Una fu destinata allo Château de Saint-Cloud, ma oggi si trova al Castello di Charlottenburg, Berlino
- Un’altra alla biblioteca di Les Invalides, ma oggi si trova al Palazzo di Versailles
- Un’altra ancora al palazzo della Repubblica Cisalpina a Milano, ma che oggi fa parte della collezione della Österreichische Galerie Belvedere
- E l’ultima è sempre rimasta nel laboratorio di David, per arrivare oggi al Palazzo di Versailles
Ora sai dove si trovano tutti questi quadri di David.
Ma perché dipingere proprio Napoleone che attraversa le Alpi?
Devi sapere che in origine Napoleone voleva essere ritratto mentre passava in rassegna le truppe (per mettere in mostra le sue abilità di stratega e guerriero), ma, quando capì che essere ritratto mentre stava attraversando le Alpi in sella al suo cavallo avrebbe avuto sicuramente un effetto migliore, optò per questa scelta.
Risolto questo dilemma, ci furono molti altri problemi, tutti dovuti al brutto carattere di Napoleone. Il francese, si rifiutò più volte di posare seduto per il quadro, perché voleva che l’opera mettesse in risalto le sue qualità militari piuttosto che il suo aspetto fisico.
Prendendo atto della testardaggine di Bonaparte, David escogitò uno stratagemma per disegnare la posizione del protagonista: il pittore mise suo figlio su una scala e lo fece mettere nella stessa posizione del condottiero, e così abbozzò le linee per il suo lavoro.
Non potendo studiare Napoleone dal vivo, David fu costretto anche ad arrangiarsi per riprodurre nei minimi dettagli la divisa del condottiero: fortunatamente poté vedere da vicino la divisa che Napoleone indossò nella sua battaglia a Marengo, ed utilizzò questa per il suo quadro.
Il cavallo, infine, costituì la parte più semplice del problema: l’animale era di Napoleone e David non fece altro che disegnarlo e riprodurlo identico sulla tela.
Ma Napoleone ha davvero attraversato le Alpi?
Si, ma non come ce lo racconta David nel suo quadro.
In realtà, Bonaparte passò attraverso le Alpi in una bella giornata di sole e non in una giornata nuvolosa, ed inoltre, non era in groppa al suo maestoso cavallo bianco, ma su un asino, mentre una guida gli indicava il percorso migliore.
Napoleone non poteva assolutamente permettere che il quadro rappresentasse i fatti come erano andati in realtà, e così obbligò David a trasformare completamente la scena.
Un altro pittore chiamato Paul Delaroche, invece, dipinse il passaggio tra le Alpi di Napoleone come avvenne in realtà, con il mulo e con la guida che trainava l’animale con sopra Napoleone.
Guarda il quadro.
Hai notato che in basso a sinistra c’è una pietra?
Se guardi bene ci sono incisi i nomi di Annibale e Carlo Magno.
Perché proprio i nomi di questi due famosi guerrieri?
Perché proprio loro due avevano attraversato le Alpi prima di Napoleone: Annibale lo aveva fatto in occasione della Seconda Guerra Punica nel III secolo a.C., guidando il suo esercito di cartaginesi contro i romani, mentre Carlo Magno passò tra le Alpi al Cenisio con le truppe franche nel 773 d.C. per affrontare i Longobardi.
L’eroico passaggio tra la poco amichevole catena delle Alpi è sempre stato un tema molto amato dai pittori: devi sapere, infatti, che William Turner, un pittore inglese, contemporaneo di Jacques-Louis David, dipinse una tela del momento in cui Annibale valica le Alpi.
Adesso, però, voglio parlarti dei particolari del capolavoro di David.
Ci sono diversi elementi importanti, come il cappello bicorne nero ed oro, il mantello gonfiato dal vento ed il guanto bianco ricamato in oro con cui tiene le redini del cavallo.
L’animale sta impennando, rendendo il tutto ancora più spettacolare.
Come se non bastasse, guarda il braccio teso verso l’alto di Napoleone: con questo gesto sta indicando ai suoi soldati la destinazione, guidandoli alla vittoria, proprio come i più grandi generali.
In secondo piano, in basso, puoi vedere alcuni membri dell’esercito di Napoleone, i quali sono impegnati nel trasportare un pesante cannone con le ruote tra gli scomodi passaggi delle Alpi.
Prima ti ho detto che esistono cinque varianti (incluso l’originale) del quadro di David. Devi sapere che ognuna di queste versioni, presenta delle notevoli differenze.
Ad esempio, mettiamo a confronto il quadro originale di Malmaison con quello di Charlottenburg. Nel primo, il mantello del protagonista è rosso chiaro, il cavallo è bianco con delle macchie nere, il guanto con cui regge le redini è bianco con alcuni ricami e c’è la firma di David sulla corazza del cavallo.
Nel quadro di Charlottenburg, invece, il mantello di Napoleone è rosso scuro, il cavallo è marrone e sul volto di Napoleone c’è qualche ruga (probabilmente per accennare ad un sorriso), ed a terra c’è della neve.
Adesso, voglio confrontare il quadro originale con la prima versione del quadro conservata a Versailles.
In quest’ultimo, il guanto di Napoleone è semplice con decorazioni più chiare, poi la sua espressione è più severa e decisa e nel cielo ci sono diverse nuvole nere, anticipando un probabile temporale.
A proposito della versione conservata all’Österreichische Galerie Belvedere, devi sapere che assomiglia molto alla prima versione di quella di Versailles, solo che il suo mantello è di un rosso più scuro e se guardi bene, noterai che Napoleone è più vecchio ed ha i capelli corti.
Andrea
davvero una valida presentazione, con contesto storico e dettagiata descrizione.
sarah
adoro e molto e poi è molto interessante. Questo argomento è stato molto bello da leggere
paola guarini
interessante.Perche’ non mettere vicini tutti i ritratti di napoleone?
Dario Mastromattei
Buongiorno Paola, nella seconda parte dell’articolo, in effetti, c’è una piccola galleria con tutti i e quattro i ritratti di Napoleone. Hai qualche suggerimento da darmi?
Assia
effettivamente il modo in cui sono esposte le differenze e un po’ caotico. Secondo me renderebbe meglio, partendo dal quadro originale, elencarne singolarmente le particolarità; poi per ognuna di esse indicare le mutazioni nelle versioni successive… secondo me potrebbe essere una piccola modifica con grandi risultati
Kamaldeep
Se devo portare all’esame questo quadro, quale delle cinque versioni è la migliore? qual è quella originale? E soprattutto qual è quella conservata a Versailles? Grazie in anticipo
Dario Mastromattei
Buonasera. Delle cinque versioni, la migliore ed anche quella originale è quella conservata allo Château de Malmaison (ovvero quella rappresentata nell’immagine grande in alto a questo articolo).
Le versioni di “Napoleone che attraversa le Alpi” conservate a Versailles sono due (e presentano alcune differenze), e sono proprio le prime due che può vedere nell’elenco delle quattro opere nella parte bassa di questo articolo.
marco colladon
sono un pittore autodidatta e mi piace eseguire copie di pittori famosi che si riferiscono ai dipinti di epoca napoleonica.
Mi piacerebbe conoscere le reali dimensioni del quadro di Napoleone a cavallo che attraversa le alpi! Grazie!
Dario Mastromattei
Buonasera Marco. Esistono diverse versioni di quest’opera di David, di cui quella più popolare è quella conservata al Château de Malmaison e misura esattamente 2,61 m x 2,21 m. Per qualsiasi altra informazione, siamo a disposizione.
graziella rossi
E’ possibile che io ne abbia visto uno al Louvre nel 1989? Perchè mi pare di ricordarlo imponente in cima ad uno scalone. Grazie