Il bacio di Francesco Hayez: Lotta Per La Libertà Dell’Italia
Voglio parlarti della tela diventata simbolo del Romanticismo in Italia. L’autore di questo capolavoro è Francesco Hayez, un pittore dell’800 che è diventato famoso grazie a questo quadro di cui ti parlerò oggi intitolato Il bacio.
Ci sono un po’ di cose che devi sapere su quest’opera.
E così ho scritto questo articolo per spiegarti tutto in modo chiaro e dettagliato.
Una volta che avrai finito di leggerlo, ti assicuro che:
- Conoscerai tutta la storia del Bacio di Francesco Hayez
- Scoprirai i dettagli più importanti di tutta la composizione
- Capirai il motivo per cui questa tela è così famosa
E molto altro ancora.
Sei pronto per conoscere a fondo quest’opera? Cominciamo.
Data di realizzazione | 1859 |
Dimensioni | 112 x 88 cm |
Dove si trova | Pinacoteca di Brera, Milano |
STORIA
Prima di raccontarti la vicenda del Bacio di Hayez, dobbiamo fare un passo indietro e parlare dell’Italia.
In che senso?
Devo spiegarti qual è la sua situazione nell’800.
Purtroppo dopo il Congresso di Vienna del 1814-1815 l’Italia non è in buono stato.
Non ha forza sufficiente per combattere altri Paesi che ne approfittano e durante l’incontro la spartiscono in tanti piccoli territori governati dagli Asburgo d’Austria e dai loro sottoposti.
Una vera umiliazione.
Ma il popolo dell’Italia non accetta questa condizione.
E così comincia a tramare segretamente operazioni per riprendere il controllo del territorio.
Così nascono gli storici gruppi della Carboneria e della Giovine Italia.
Poi cosa succede?
Purtroppo nessuno di questi 2 gruppi riesce nel proprio intento di riprendersi l’Italia, ma dimostrano comunque una cosa importante.
E sarebbe?
Il popolo vuole essere indipendente ed è pronto a combattere per la propria libertà.
Così arriviamo al 1848: questo è l’anno dei moti che portano alla Prima Guerra d’Indipendenza italiana.
Un conflitto che però si conclude con una nuova sconfitta.
Poi nel 1859 vengono stipulati gli accordi segreti di Plombières tra Napoleone III e Camillo Benso Conte di Cavour.
E cosa c’entra questo accordo ora?
È un evento molto importante perché segna l’alleanza tra Italia e Francia per combattere gli invasori austriaci.
La Seconda Guerra d’Indipendenza italiana, infatti, porterà alla nascita del Regno d’Italia nel 1861.
So cosa ti stai chiedendo.
Cosa c’entra tutta questa storia con il bacio Hayez?
Ti ho raccontato tutto ciò perché è proprio in questo periodo che l’artista realizza quest’opera.
Francesco conosce il gruppo della Carboneria e condivide i suoi obiettivi.
Ma non può presentare in pubblico opere d’arte contro gli austriaci, altrimenti sarebero state censurate.
E cosa fa allora?
Utilizza un piccolo stratagemma e colloca la sua scena in un periodo storico diverso.
E non è tutto.
La tela de il bacio di Francesco Hayez è stata commissionata (in segreto) dal conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto.
Si è rivolto ad Hayez perché è molto famoso a Milano e sa che condivide gli ideali della Carboneria.
Proprio per questo il conte richiede una tela che rappresentasse la battaglia contro gli austriaci che presto sarebbe stata vinta grazie all’alleanza con i francesi.
L’artista accetta e si mette al lavoro.
Nel 1859 il quadro è pronto ed il 9 settembre dello stesso anno viene presentato a Brera con il nome Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV.
Terminato l’evento l’opera va a finire nella casa del conte Visconti, dove rimarrà per 25 anni.
E sarà lo stesso conte nel 1886 a donarla alla Pinacoteca di Brera, dove si trova oggi.
Ma la storia non finisce qui.
In che senso.
Ci sono diverse versioni del Bacio di Hayez.
La seconda tela è stata realizzata nel 1861 (sempre da Francesco) per Federico Mylius di Genova.
Una volta terminata, questa viene mostrata all’Esposizione Universale di Parigi del 1867.
Il quadro rimane nelle mani della famiglia Mylius per molti anni.
Poi, nel 1973, i discendenti la vendono ad un acquirente, il quale nel 2008 la fa mettere all’asta presso – la casa d’aste – Sotheby’s nel 2008.
La seconda versione del Il bacio Hayez viene venduta a 780,450 sterline.
E cos’ha di diverso questa versione rispetto all’originale?
La differenza più importante riguarda la protagonista che qui indossa un vestito bianco.
E poi c’è una terza versione.
Questa è stata realizzata nel 1859 da Hayez mentre è al lavoro sull’originale.
Ma c’è qualcosa di strano.
Cioè?
La 3° versione non è una tela ma è un acquerello su carta.
E poi non è rettangolare, ma ovoidale.
Chi ha commissionato questa strana variante del Bacio Francesco Hayez?
In realtà nessuno.
È stato lo stesso artista a realizzarla per donarla alla sorella della sua amante Carolina Zucchi.
Oggi questo acquerello è conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Per concludere la spiegazione di Hayez il bacio tutte le versioni c’è un’ultima variante di cui devo parlarti.
Su quest’ultima non ci sono molte informazioni.
A differenza del lavoro originale l’artista ha utilizzato dei colori differenti per il mantello indossato dal protagonista e per il drappo che sta sui gradini.
DESCRIZIONE
Guarda quest’opera.
Per cominciare, voglio parlarti dell’ambiente che circonda i protagonisti.
È vero: non ci sono molti dettagli, ma sono più che sufficienti per farci capire che il bacio di Hayez è ambientato nella sal di un castello.
Sulla destra ci sono 3 gradini ed in secondo piano un muro con grandi pietre.
Se guardi più da vicino puoi anche vedere una piccola bifora (una finestra divisa da una piccola colonna al centro) in alto a destra.
Dall’altro lato invece si vede una porta ad arco con la luce che ne illumina soltanto una parte.
Al centro della composizione de il bacio Francesco Hayez invece c’è una coppia di giovani.
Lui stringe il viso della ragazza con le mani e quest’ultima avvicina a sé il compagno con il braccio sinistro.
Nel bacio il ragazzo si piega verso la ragazza facendo inarcare anche quest’ultima e conferendo maggior passione al gesto.
E poi ci sono altri particolari che devi conoscere.
Per esempio?
Il ragazzo ha appoggiato il piede sinistro sulla scala di cui ti parlavo prima.
Con questo movimento l’ampio mantello che indossa scivola lasciando intravedere un pugnale che il protagonista porta con sé.
E poi il fatto che abbia messo un piede sul gradino ci fa capire che sta per andare via.
Quindi Hayez potrebbe aver rappresentato la partenza del ragazzo.
E non è tutto.
Ricordi l’arco di cui ti ho parlato prima sul lato sinistro della composizione?
Se guardi attentamente noterai l’ombra di qualcuno.
Di chi si tratta?
Non si sa.
Potrebbe trattarsi di:
- Qualcuno che sta spiando i protagonisti
- Un compagno dell’uomo che lo aspetta per partire
- Una domestica di passaggio
Per concludere il bacio Hayez descrizione, devo parlarti un momento dell’impianto geometrico di quest’opera.
Il punto di fuga dell’opera (cioè il punto in cui convergono tutte le linee prospettiche) seguono la stessa direzione dei gradini sulla destra.
E questo punto non si trova al centro della scena ma un po’ più a sinistra dei protagonisti.
Perché non si trova al centro?
Francesco lo ha fatto apposta.
In questo modo ci permette di concentrarci sia sui protagonisti che sull’ambiente circostante.
E poi la tela di Hayez Bacio è caratterizzata anche da colori molto interessanti.
L’artista infatti, prima di cimentarsi con questo lavoro ha studiato l’utilizzo delle tonalità da parte degli artisti veneziani del Rinascimento (come Tiziano e Giorgione).
Ed alcuni dei colori utilizzati dai famosi colleghi li ritroviamo in questa scena, come il marrone per il mantello del ragazzo ed il rosso per la sua calzamaglia.
A proposito, sai da dove proviene la luce che avvolge questa composizione?
Dall’esterno sulla sinistra.
La luce mette in risalto soprattutto il vestito della ragazza evidenziandone i dettagli.
L’illuminazione poi colpisce anche il muro in secondo piano mostrando i contorni dei mattoni.
PARTICOLARE MATTONI E SUDDIVISIONE
SIGNIFICATO
Cerchiamo di capire il bacio di Hayez significato.
Quando ti ho parlato della storia ti ho detto che questa è un’opera che riguarda la guerra d’indipendenza dell’Italia.
E qual è il loro legame?
Probabilmente i ragazzi sono la personificazione dell’Italia unita.
Mi spiego meglio.
Hayez ha collocato la scena in un tempo indefinito.
Siamo certamente nel passato, ma è difficile determinare con precisione in che momento ci troviamo.
È una scena fuori dal tempo.
La posizione dei protagonisti ci fa pensare che lui stia per partire, mentre lei stia cercando di trattenerlo perché sa che sta per andare a combattere e che è disposto a dare la vita per la sua patria.
Il pugnale che spunta sotto il mantello simboleggia il desiderio di libertà e che è pronto a combattere per liberare l’Italia dall’aggressione austriaca.
Senza contare che questa tela è stata realizzata nel 1859: l’anno della seconda guerra d’indipendenza.
Non c’è alcun dubbio che questo capolavoro abbia a che fare con tale evento.
E c’è dell’altro.
Anche i colori utilizzati dall’artista cambiano da una versione all’altra ed hanno un ruolo molto importante.
Il bacio di Hayez tre versioni infatti rappresentano varie fasi della liberazione dell’Italia.
Nella versione di Brera la donna è vestita d’azzurro e lui ha la calzamaglia rossa.
Azzurro e rosso sono 2 colori presenti nella bandiera francese, lo Stato con cui l’Italia stava stringendo un’alleanza per liberarsi dal nemico.
Nella versione del 1861 – anno in cui viene proclamato il Regno d’Italia – il vestito della ragazza è bianco.
Il bianco è un colore neutro ed è un omaggio all’unità d’Italia.
Nella 4° versione è il ragazzo a mostrare dei colori differenti, infatti indossa la calzamaglia rossa ed un mantello verde, 2 colori della bandiera italiana.
EREDITA’
Il quadro di Francesco Hayez Bacio ha avuto un gran successo fin dall’inizio.
Anche altri pittori hanno apprezzato l’opera e l’hanno omaggiata.
Cioè?
Il pittore Gerolamo Induno ha dipinto La partenza del garibaldino con una struttura molto simile a quella utilizzata da Hayez.
Qui il protagonista è un giovane volontario garibaldino che sta per unirsi ai Mille e sta salutando l’anziana madre.
La prinicpale differenza con il quadro di Francesco è il fatto che qui non siamo in un’epoca lontana ma nel Risorgimento.
E non è tutto.
Gerolamo Induno ha dipinto anche Triste presentimento.
In un ambiente stracolmo di oggetti al muro c’è una riproduzione dell’opera di Francesco Hayez il bacio.
L’artista Giuseppe Reina è l’autore di Una triste novella dove la protagonista rivolge il suo sguardo direttamente ad una stampa che ritrae l’opera di Hayez.
Infine, nel 1878 Sebastiano De Albertis con Accampamento alle porte di Milano ha inserito una scena simile al Bacio dipinto da Francesco in un accampamento pieno di soldati pronti per combattere.
Grazie mille! Qualcuno sa dirmi perchè la ragazza ha i capelli sciolti? Questo quadro ha una verticalità?
Inoltre le ombre dei giovani che significato hanno? grazie!
Molto ben strutturato
E la stoffa bianca sui gradini?
davvero interessante 🙂
Facile da memorizzare e molto chiaro
grazie mille io sono di argentina e ho un lavoro di storia dell’arte
Ho sentito parlare dell’incoronazione di un d’Asburgo a Re d’Italia (o del Lombardo- Veneto), ma non riesco a trovarne traccia. E’ forse un’errata segnalazione? Paolo Dotta. Bologna lì,15/02/19.
Grazie mille,domani ho un interrogazione di storia dell’arte e non mi ricordavo niente.
Grazie 1000,domani ti faccio sapere come è andata l’interrogazione.
Grazie ancora.
ha me il cuadro personalmente mi e piacuto perche tratta di di una storia a cui simo molto vicini
Quadro*
grazie mille per questo articolo
È meglio stare da soli piuttosto che con qualcuno che non condivida la tua passione per la lettura.” eiiete maltin
Grazie mille, mi hai salvato.io tra una settimana ho gli esami e non mi ricordavo queste cose, pero grazie al tuo sito ora è tutto chiaro .Complimenti
Grazie, chiaro e di facile memorizzazione.
Prego Maddalena. Felice di essere stato d’aiuto. 🙂
caro Dario Masrtomattei come hai trovato il libro ilbacio di antonio scurati devi prima di tutto leggere bene la trama
Grazie.