L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
Jacques-Louis David è stato un pittore francese, vissuto tra il ‘700 e l’800, autore del celebre quadro di Napoleone a cavallo tra le Alpi. Forse non sai che prima di quel capolavoro, David ha ritratto più volte Napoleone in altri contesti, ed oggi voglio farti conoscere un altro ritratto di Bonaparte fatto sempre da David. L’opera di cui voglio parlarti è intitolata L’imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, capirai il perché voglio che tu conosca tutti i particolari di questo quadro, come data di realizzazione, dimensioni, il luogo di conservazione, in che momento è stato realizzato tale ritratto e la storia che ha alle spalle.
Data di produzione: 1812
Dimensioni: 203,9 x 125,1 cm
Dove si trova: National Gallery of Art, Washington, DC
Per prima cosa, voglio raccontarti la storia di come è nata quest’opera. Devi sapere che colui che commissionò il ritratto di Napoleone non fu lo stesso Bonaparte, ma un suo grande ammiratore, Alexander Hamilton.
Chi era Alexander Hamilton? Te lo dico immediatamente.
Quest’uomo era il X duca di Hamilton, un ricco nobile ed appassionato d’arte: in particolare apprezzava l’Antico Egitto.
La sua collezione di opere d’arte era molto vasta, e molti dei manoscritti che erano di sua proprietà, oggi sono conservati al British Museum di Londra.
David, ricevuto questo importante incarico da Hamilton, si mise immediatamente al lavoro, completando l’opera nel 1812.
Il quadro venne esposto nel palazzo di Hamilton, ma, alla morte del duca, il quadro di Napoleone venne venduto al conte Archibald Primrose.
Dopo essere rimasto per anni nella collezione di questo conte, nel 1954, la Kress Foundation Samuel H. acquistò la tela portandola alla National Gallery of Art di Washington, dove si trova oggi.
Questa è la storia di come il quadro di David sia arrivato, con il passare degli anni, negli Stati Uniti d’America.
Devo dirti un’altra cosa prima di descriverti l’opera.
Molti studi hanno confermato che è impossibile che Napoleone abbia posato per questo quadro di David. Non ci credi?
Capisco che guardando il quadro, ti può sembrare che Napoleone debba aver posato necessariamente per il ritratto, ma in realtà non è così.
Non è la prima volta che David ha dovuto improvvisare per completare un quadro su Napoleone (guarda il ritratto del generale Napoleone), il quale non si prestava mai per queste cose, a causa dei suoi impegni militari e politici.
Ora passiamo alla descrizione del quadro: Napoleone è in piedi, non completamente di fronte ma girato leggermente di tre quarti e ci rivolge lo sguardo.
Indossa l’uniforme blu e rossa dei Granadieri appiedati della Guardia Imperiale, e se guardi più da vicino la sua giacca, puoi notare le tantissime medaglie che ha, tra cui spiccano anche quelle della Legion d’Onore e quella dell’Ordine della Corona di Ferro.
Adesso dà un’occhiata allo studio in cui si trova Napoleone. Si tratta del suo studio alle Tuileries, e ci sono tanti particolari di cui voglio parlarti.
Per prima cosa, alla destra del protagonista, salta subito all’occhio la sedia di legno decorata e con dei bellissimi ricami color oro sul velluto rosso.
Sul bracciolo della sedia, sporge una spada, molto vicino ai documenti che riempiono invece la scrivania alle spalle di Napoleone, molto curiosa per la sua gamba a forma di leone.
Proprio accanto alla gamba del tavolo, c’è un grande foglio arrotolato che è caduto a terra. Guarda da più vicino: sopra c’è scritto LVD ci DAVID OPVS 1812, ovvero la firma di David e l’anno in cui ha dipinto il quadro.
Nel quadro ci sono tanti elementi che mirano ad esaltare Napoleone come salvatore ed eroe del popolo. Da cosa lo puoi capire?
Per prima cosa, guarda l’orologio a destra dietro Napoleone: segna le 4.10, ed inoltre le candele che sono a sinistra dell’uomo fanno intuire che sia notte fonda, senza contare l’evidente stanchezza sul volto del protagonista.
Tutti questi piccoli accorgimenti non sono finalizzati solo a farti sapere che ore sono, ma servono per dimostrare che Napoleone sacrifica il proprio riposo per scrivere leggi e garantire il benessere del popolo.
Posso quasi dire che si tratta di un ritratto “informale”, piuttosto che un quadro di dell’imperatore Napoleone.
Perché dico questo? Con tutti i particolari che ti ho mostrato, sembra che David voglia privare Napoleone della sua regalità.
Se ci pensi, non è la prima volta che il pittore fa una cosa del genere: hai mai visto il ritratto del Papa Pio VII? In quel caso, era la posizione del pontefice a renderlo più “umano”.
Questa volta, però, David decide di mantenere un equilibrio: se da una parte vuol mostrare un Napoleone umano ed attento al benessere del popolo, dall’altra, con la spada sulla sedia, ci ricorda le schiaccianti vittorie militari che lo hanno reso un combattente formidabile.
È un quadro eccezionale, che, come hai visto, nasconde molto più di quanto dà a vedere con una prima occhiata.
Per raggiungere questa accuratezza e precisione, però, devi sapere che David ha modificato più volte la scena, eliminando oggetti superflui ed introducendone degli altri, fino a giungere al risultato finale che puoi vedere oggi.
Un’ultima cosa: devi sapere che David realizzò anche una seconda versione di quest’opera.
Potrebbe sembrarti identica all’originale, ma se guardi con attenzione, puoi notare che l’uniforme di Napoleone è diversa: infatti, invece che avere l’uniforme dei Granadieri appiedati della Guardia Imperiale, ha una giacca blu e bianca.