Mostra Leonardo da Vinci Milano 2015: costo e dettagli

Leonardo da Vinci in mostra a Milano dal 15 Aprile al 19 Luglio 2015

Si sta avvicinando sempre più Expo2015 e per celebrare l’inizio di questo importante evento, oggi vi parleremo di una mostra che sarà allestita sempre nella città di Milano e che avrà per protagonista l’inventore/pittore/architetto Leonardo da Vinci. All’interno di questo articolo scopriremo tutti i dettagli inerenti a questa mostra intitolata “Leonardo da Vinci 1452-1519”.

mostra leonardo da vinci Milano Aprile 2015

Mostra Leonardo da Vinci Milano 2015 Arteworld Flyer

Luogo della mostra: Palazzo Reale, Milano

Data apertura mostra: 15 Aprile 2015

Data chiusura mostra: 19 Luglio 2015

Orari di apertura al pubblico: Lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-24.00

Costo biglietto: 11,50€

Questa mostra sarà suddivisa in ben 12 sezioni dove Leonardo da Vinci sarà il protagonista indiscusso con più di 100 disegni che saranno visionabili all’interno del percorso.

Oltre a questi disegni, alcuni dei quali rappresentavano dei bozzetti delle future opere, mentre altri invece erano dei work in progress di macchinari fantastici, ci sarà la possibilità di poter scoprire da vicino anche tante altre opere famose, come ad esempio il San Gerolamo, proveniente proprio dai Musei Vaticani, oppure Il ritratto di Musico, facente parte invece della collezione della Piancoteca Ambrosiana di Milano.

Ad accompagnare questo leggendario artista toscano, ci saranno anche altre opere di altri colleghi di tutto rispetto come Botticelli, Paolo Uccello, il Verrocchio, Bramante, Antonello da Messina e Jan Van Eyck. Oltre a tutte queste opere che ci permetteranno di capire la grandezza e il genio di Leonardo, saranno presenti anche degli “omaggi” dell’arte contemporanea a questo artista, come ad esempio i famosissimi lavori realizzati da Marcel Duchamp ed Andy Warhol.

Se siete appassionati di Leonardo da Vinci, questa è un’occasione imperdibile per poter scoprire tantissime opere di questo artista in una sola occasione, senza però tralasciare anche le opere degli altri artisti che correderanno l’intero percorso artistico studiato per questa esposizione.

Speriamo che presto ci saranno ulteriori eventi artistici di questa entità che daranno spazio anche ad altri famosissimi artisti, come ad esempio Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

2 risposte

  1. Solari Ernesto ha detto:

    LA MOSTRA SU LEONARDO A PALAZZO REALE…UNA VERA DELUSIONE….PER I LARIANI ?
    La mostra su Leonardo, tanto decantata come la più grande mostra mai fatta in Italia sul Vinciano è stata proprio una gran delusione.
    L’unica cosa utile e ben fatta è il catalogo nel quale sono presenti molte opere che in mostra non troviamo e vi si decanta una verità più scientifica.
    La mostra ha un allestimento vecchio, serioso che non attrae certamente i giovani o i non addetti ai lavori. Gli studenti e le scolaresche rischiano di addormentarsi se non trovano una guida sufficientemente dinamica e che sappia recitare bene la vita e gli aneddoti leonardeschi; come d’altra parte è stato fatto sulle audio guide dove si narra, in modo superficiale, la storia delle opere più che le caratteristiche delle stesse. Non parliamo poi dell’apparato didascalico che è povero e pieno di lacune; basti guardare i disegni: non ve ne è uno in cui sia riportato il numero o la sigla di riferimento del foglio di provenienza, nè se sia esso il recto o il verso.
    E’ una mostra che intende mostrare le abilità grafiche del Vinciano e la sua ricerca tecnico scientifica ma di fatto risulta essere incompleta anche sotto questo punto di vista.
    Ma la cosa più grave, a mio parere, è che questa mostra distrugge tutta quella scuola leonardesca lombarda che viene qui pressochè ignorata, o mal citata, limitandosi a mostrare soltanto pochissime opere di qualche suo allievo più diretto e forse anche le più brutte o meno significative. Che peccato, un’occasione come l’Expo poteva offrire un arricchimento su Leonardo e la sua scuola per valorizzare maggiormente il territorio.
    Il Prof. Marani, nella sua presentazione, a proposito degli unici due disegni di paesaggio presenti in mostra, il primo del 1473 e l’ultimo del diluvio del 1517/18, si limita a farci notare il radicale cambiamento di Leonardo nei confronti della natura nei 50 anni che separano i due disegni.
    La mostra è priva dei disegni e degli studi sul paesaggio che hanno ispirato opere di grande rilevanza come la Vergine delle rocce, la Sant’Anna, la Gioconda, la Madonna dei fusi, ecc…
    Non ne è presente neppure uno, perché? Dove sono gli studi delle nostre rocce, delle nostre montagne, del Resegone o delle Grigne?
    Si è voluto azzerare quella parte veramente importante di Leonardo che lo legava al nostro territorio, perché?
    Si è voluto con questa mostra, esaltare soltanto la milanesità di Leonardo appiattendo ogni riferimento col territorio, ignorando anche tutto il contorno di opere straordinarie della sua scuola che esistono nelle nostre province. Si è arrivati ad ignorare anche artisti di grande rilevanza come il Luini, che non è neppure presente in mostra. Una mostra che propone cinque opere pittoriche di Leonardo e per il resto una panoramica piuttosto scolastica dei disegni suddivisi per tematiche….che banalità. Per quanto riguarda la scultura non ne è presente neppure una, anche il cavallino ungherese lascia piuttosto perplessi.
    Povero Leonardo, avrebbe potuto diventare con questa mostra un figlio adottivo del nostro territorio e di quella natura che lui ha tanto amato e che è presente nelle sue opere più importanti; quella natura che lui diceva dovesse essere il vero motivo ispiratore per un artista, quella natura che lo ha fatto diventare il vero padre delle scienze naturali….ma dove è finita?
    In questa mostra è quasi del tutto ignorata.

    Prof. Ernesto Solari
    Studioso di Leonardo e del territorio Lariano

  2. Ravecca Massimo ha detto:

    I geni tendono ad operare in modo simile e ad avere un volto somigliante. Se la Sindone è “autentica”, allora è un “autoritratto” di nostro Signore Gesù, che imita e supera i capolavori del rinascimento. Se non è lo è, ed è fatta da mani d’uomo, potrebbe essere un ritratto veritiero di Gesù (volto) eseguito dal genio di Leonardo da Vinci che ne sarebbe il modello. L’autoritratto di Leonardo ricorda il volto sindonico. L’immagine della ferita al costato della Sindone ingrandita ricorda il guerriero centrale urlante della Battaglia di Anghiari di Leonardo. E il volto di profilo presente nell’immagine delle ferite ai piedi, sarebbe il ritratto dell’autore, come si usava nei quadri rinascimentali, ove l’artista si inseriva nelle opere che realizzava. Cfr. ebook. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

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