Napoleone come Marte Pacificatore del Canova: Amato in Italia, Rifiutato in Francia
Data di Realizzazione | 1803-1806 |
Altezza | 3,40 metri |
Materiale | Marmo bianco di Carrara |
Dove si Trova | Wellington Museum, Londra |
Caratteristiche Chiave
- Agli inizi dell’800 Canova è famoso in tutta Europa. Napoleone Bonaparte lo conosce e gli commissiona una scultura che lo ritrae e che esalti il suo potere, così Canova decide di raffigurarlo nelle vesti di Marte (il dio della guerra romano) Pacificatore
- In Francia la scultura non piace molto perché lì preferiscono ritratti in stile contemporaneo e non all’antica come questo
- Un calco in gesso della statua si trova a Possagno, mentre una copia in bronzo si trova a Milano
- La scultura oggi si trova al Wellington Museum di Londra, poiché dopo la sconfitta di Napoleone è stata acquistata dala Famiglia Reale inglese, che poi l’ha donata ad Arthur Wellesley, duca di Wellington e vincitore della battaglia di Waterloo contro Napoleone. Arthur in seguito l’ha esposta nella sua dimora a Londra, quello che oggi è il Wellington Museum
Storia
Agli inizi dell’800 Canova è famosissimo in Tutta Europa.
Ha già realizzato splendidi capolavori, come Amore e Psiche, la Maddalena Penitente, e molte altre ancora.
Tutti vogliono le sue opere, Napoleone Bonaparte compreso.
In quegli anni lui è Primo Console della Repubblica Francese, ed il suo potere è in costante crescita.
Nel 1802 Napoleone manda a chiamare Canova e gli commissiona un suo ritratto.
Lo scultore ci pensa un po’ e non sa se accettare, soprattutto perché sa che Napoleone e lo Stato Pontificio non vanno d’accordo.
Ma alla fine decide di accettare e va in Francia.
Arriva a Parigi a settembre e con 5 sedute di posa realizza il bozzetto in argilla del busto di Napoleone.
Bonaparte guarda il lavoro di Canova e vuole puntare più in alto: ora vuole un’enorme statua che celebri il suo potere.
Canova non si tira indietro, così torna a Roma nel 1803 e si mette al lavoro.
Lavora sui dettagli e vuole utilizzare il marmo di Carrara per questo lavoro. Ecco quali sono le fasi del suo lavoro:
- Realizza dei bozzetti preliminari
- Studia il ritratto che ha realizzato a Parigi
- Lavoro sulla scultura
Nel corso del processo realizza anche un calco in gesso del possibile risultato finale, oggi conservato nella Gipsoteca di Possagno.
Ed alla fine, nel 1806 completa il suo lavoro, dando vita a Napoleone Bonaparte come Marte Pacificatore.
La scultura arriva a Parigi nel 1811, ma le cose non vanno come previsto.
Né Napoleone né il pubblico francese apprezza il lavoro di Canova. Per il cliente la scultura è “troppo atletica” e si rifiuta di metterla in bella mostra.
Così decide di farla portare nel Musée Napoléon (oggi è il Louvre).
Curiosità: Cosa è successo? Perché la scultura non è piaciuta ai Francesi? Canova ha deciso di realizzare una statua all’antica, piacendo così al pubblico dell’Italia; in Francia, invece, avevano gusti diversi e preferivano che gli uomini potenti venissero rappresentati in stle contemporaneo e non come antichi dei.
La storia, però, non finisce qui.
In seguito Napoleone viene sconfitto e Canova ne vuole approfittare per riacquistare il suo lavoro.
Ma non ci riesce.
Al suo posto la comprerà la famiglia reale inglese, che deciderà di donarla ad Arthur Wellesley, il Duca di Wellington, vincitore della battaglia di Waterloo proprio contro Napoleone.
Il duca espone il “trofeo” in casa sua a Londra (quello che oggi è il Wellington Museum) nel 1817 ed ancora oggi si trova lì.
Curiosità: Nel 1807, il ministro Charles-Jean Marie Alguier, ambasciatore di Francia a Roma chiede – per conto del principe Eugenio di Beauhernais, viceré del Regno d’Italia e figliastro di Napoleone – una copia in bronzo della statua. Canova accetta. Nel 1859 la scultura viene eposta nel cortile d’onore del Palazzo di Brera in occasione della visita di Napoleone III a Milano. Oggi è ancora esposta lì.
Descrizione
Canova decide di raffigurare Napoleone ispirandosi ad un’ideale di bellezza antica: Marte, il dio romano della guerra.
Seguendo la tradizione scultorea antica, sceglie di rappresentarlo nudo con la clamide (un mantello corto) militare appoggiata sulla spalla sinistra.
È in piedi, con un’asta sorretta con la mano sinistra e con un globo dorato con una Vittoria alata, simbolo di conquista e trionfo.
A dare stabilità a tutta la struttura c’è un piccolo tronco d’albero alla destra di Marte su cui c’è appoggiata una spada.