Autoritratto di Leonardo da Vinci in mostra a Roma dal 23 Giugno al 3 Agosto 2015
Tra i molteplici eventi artistici che stanno portando a Roma un gran numero di turisti da tutto il mondo, sicuramente non potevamo dimenticare quello che sta facendo parlare tutto il web negli ultimi giorni, ovvero l’arrivo dell’autoritratto di Leonardo da Vinci a Roma.
All’interno di questo articolo vi spiegheremo tutti i dettagli inerenti a questo evento, in modo tale che coloro che fossero interessati a vedere da vicino questo lavoro tardo di Leonardo da Vinci, possano farlo senza sorprese e consci dei costi e aventi tutte le informazioni a riguardo.
Luogo della mostra: Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli
Data apertura mostra: 23 Giugno 2015
Data chiusura mostra: 3 Agosto 2015
Orari di apertura al pubblico: Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Costo biglietto: Ancora da definire
Sul web, più che della mostra, negli ultimi giorni si sta parlando soprattutto del trasporto avvenuto da Torino a Roma di questo autoritratto del celebre artista fiorentino, avvenuto in gran segreto e per mezzo del treno Frecciarossa di Trenitalia; le informazioni relative al trasporto sono state mantenute segrete fino allo spostamento avvenuto, per evitare qualsiasi tipo di ostacolo o malintenzionato che potesse arrecare danni all’opera.
Questo bellissimo autoritratto di Leonardo da Vinci, arriva direttamente dalla Biblioteca Reale di Torino, e sarà in prestito fino al 3 Agosto a Roma, presso i Musei Capitolini per la mostra intitolata “Leonardo. L’autoritratto”.
La mostra, completamente incentrata su questo lavoro di Leonardo, realizzato a sanguigna tra il 1515 e il 1516 sarà pronto ad essere esposto al pubblico romano fino ai primi di agosto, dopodiché questo lavoro verrà trasferito presso l’Istituto Centrale per il restauro, per un’analisi completa sullo stato di quest’opera, al fine di garantire la migliore condizione per perdurare negli anni.
Sicuramente questo evento, insieme a quello su Florence Henri porterà a Roma un sacco di appassionati di arte e anche di fotografia. Voi ci andrete a questa mostra? Fateci sapere se avete qualche curiosità qui sotto con un commento.
Ravecca Massimo
L’immagine del volto sindonico, confrontato con l’autoritratto di Leonardo, anch’esso custodito a Torino, indicherebbe che Gesù e Leonardo da Vinci avrebbero avuto un volto somigliante verso il termine della vita, come l’ebbero Leonardo e Michelangelo, se guardiamo al ritratto del Buonarroti che ne fece da anziano Daniele da Volterra. Oltre ad avere un intelligenza simile nel metodo con Gesù, basata su giochi specchi, processi inclusivi, ricorsivi, i due grandi artisti verso il termine della loro vita avrebbero un volto tendente a quello di Gesù, che di fatto ha valenza archetipa. I santi hanno lo sguardo del Signore, i geni il volto. Questo sarebbe vero sia se la Sindone è vera reliquia sia se è un falso veritiero ad opera dell’arte di Leonardo. La Sindone come un quadro rinascimentale, (es. l’immagine della ferita al costato ricorda il volto del guerriero della Battaglia di Anghiari, ecc…). Le opere del rinascimento come icone. Cfr. ebook. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.