Libellus de Quinque Corporibus Regularibus: Per i Poliedri
Il Libellus de Quinque Corporibus Regularibus è un trattato di Piero della Francesca. Durante la sua vita ha scritto ben 4 trattati, e quello di cui parliamo oggi riguarda i poliedri. Essendo molto interessato alle leggi matematiche e geometriche, secondo l’artista sono fondamentali per risolvere il problema su come rappresentare lo spazio tridimensionale su un supporto bidimensionale.
Il Trattato
È scritto in latino ed è dedicato ai 5 solidi regolari, i poliedri, ovvero quei solidi la cui superficie è formata da facce poligonali dove tutte le facce, gli spigoli e gli angoli sono uguali.
Si tratta di:
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Tetraedro (4 facce regolari, sono triangoli equilateri)
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Cubo/Esaedro (6 facce quadrate)
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Ottaedro (8 facce triangolari)
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Dodecaedro (12 facce pentagonali)
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Icosaedro (20 facce triangolari)
La scoperta di questi solidi risale a Pitagora, poi ne ha parlato Platone nel Timeo e dopo Euclide. Piero si ispira proprio a quest’ultimo, anche se Platone ha conferito a questi solidi dei significati simbolici. Secondo lui, infatti, 4 di questi solidi erano associati ad altrettanti elementi dell’universo, ed il dodecaedro è il simbolo dell’universo.
A Piero questo aspetto non interessa; pensa soltanto all’aspetto pratico.
Curiosità
Piero ha inscritto alcune scene che ha realizzato all’interno di poliedri. La Madonna del Parto è inscritta in un dodecaedro, mentre la Flagellazione in un cubo aperto.
L’ha scritto tra il 1482 ed il 1492 ed è dedicato al 3° duca d’Urbino, Guidobaldo da Montefeltro.
Curiosità
Curiosità: Il precdente trattato di Piero, il De Prospectiva Pingendi l’aveva dedicato al padre di Guidobaldo, Federico da Montefeltro. Questo simboleggia una sorta di continuità tra gli argomenti trattati.
Lo scritto è diviso in 4 parti:
- Problemi di geometria piana (senza questi non è possibile comprendere la geometria dei solidi)
- Poliedri regolari ed esercizi
- Poliedri in altri poliedri
- Poliedri irregolari
- Icosaedro (20 facce triangolari)
Ogni esercizio è accompagnato da disegni molto chiari, così da spiegare tutto per bene.
Piero è consapevole del fatto che ci sia un rapporto tra corpi regolari e prospettiva.
Iniziare dai solidi regolari significa imparare il disegno prospettico, fondamentale per rappresentare lo spazio in modo scientifico; inoltre, studiare i poliedri regolari permette anche di procedere su forme più complesse, come quelle del corpo umano.
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Dario
Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.
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