Veduta di Parigi dalla camera di Vincent in Rue Lepic: analisi

Veduta di Parigi dalla camera di Vincent in Rue Lepic di Van Gogh: analisi

Il pittore olandese Vincent Van Gogh ci ha lasciato un’eredità di quadri praticamente immensa, i quali sono diventati famosissimi poco dopo la sua morte, mentre quando era in vita purtroppo è riuscito a vendere un solo quadro. Oggi approfondiamo la sua vita per mezzo di un altro quadro interessante, ovvero veduta di Parigi dalla camera di Vincent in Rue Lepic.

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Data di produzione: 1887

Dimensioni: 46×38 cm

Dove si trova: Van Gogh Museum, Amsterdam

Questo quadro è molto interessante, e c’è da dire che fa parte di una piccolissima serie (infatti c’è questo quadro e un altro paio al massimo) che rappresentano appunto Parigi da vari punti differenti. Nel 1887 Van Gogh visse con il fratello Theo presso Montmatre, celebre quartiere parigino attraverso cui si vedevano alcuni degli edifici più importanti. Sotto il nome di veduta di Parigi dalla camera di Vincent in Rue Lepic potrebbero essere indicati ben due quadri del 1887, che come già anticipato, rappresentano la bella città francese da due punti di vista differenti.

Specificatamente, il secondo quadro, che potrebbe essere indicato con il nome di veduta dalla finestra di Vincent fa parte di una collezione privata e i colori sono leggermente diversi da quelli che possiamo vedere invece in veduta di Parigi dalla camera di Vincent in Rue Lepic; in quest’ultimo i colori si alternano tra il celeste, giallo e anche qualche tonalità di rosso, rendendo l’atmosfera di Parigi molto calma, quasi come se la grande “metropoli” non fosse così grande ma somigliasse ad un piccolo paesaggio di campagna, arricchito con qualche edificio in primo piano.

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Nell’altro quadro, che potete trovare qui sopra, invece sembra che sia stato dipinto in un orario differente, dato che il colore predominante è il blu, e sembra rappresentare quasi una sorta di crepuscolo, quando già il sole è ben nascosto dietro l’orizzonte e le prime luci della città sembrano illuminare la tiepida Parigi.

Esiste una “terza versione” della veduta di Parigi, che è stata dipinta nel 1886 e che trovate qui sotto; il quadro in questione è stato dipinto quando Van Gogh giunse a Parigi e aveva appena assimilato le prime conoscenze legate al mondo impressionista della pittura, ma che ovviamente ancora faticava ad utilizzare sulla tela.

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In questa versione del quadro possiamo vedere che il pittore olandese più che concentrarsi sulle caratteristiche tipiche della pittura impressionista, ha cercato di focalizzarsi soprattutto sulle varie tonalità di grigio e marrone con cui le case erano realizzate, escludendo ancora quel tocco di unicità che successivamente lo avrebbe reso famosissimo.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

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