Vaso con oleandri di Van Gogh: analisi completa del quadro
Voglio parlarti di un quadro di Van Gogh la cui storia ti stupirà. Si tratta di una natura morta molto importante e che, tutt’oggi, costituisce un interessante mistero nella storia dell’arte. Vincent fu un pittore olandese molto attivo (dipinse più di 700 tele), ma, sfortunatamente, venne apprezzato solo dopo la sua morte. Il quadro che voglio farti conoscere è intitolato Vaso con oleandri.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, ti assicuro che la storia di questo quadro ti stupirà, ed inoltre, lo conoscerai perfettamente: saprai in che anno l’ha realizzato, le dimensioni, dove si trova, quali sono le sue caratteristiche più importanti e molto altro.
Data di produzione: 1888
Dimensioni: 56 x 36 cm
Dove si trova: ???
Se hai letto la piccola scheda riassuntiva qui sopra, avrai certamente notato che non si sa dove è conservato questo quadro.
Non si tratta di un errore, ed ora ti racconto il perché.
Nessuno sa con certezza dove si trovi questo quadro: potrebbe essere stato rubato o peggio, distrutto.
Secondo una teoria (che per altri è una leggenda), il quadro venne rubato nel 1944, durante la seconda guerra mondiale. Fino al 1940, la tela era conservata nella collezione della Galleria Bernheim-Jeun, a Parigi.
Devi sapere che questa galleria apparteneva ad una famiglia francese ebrea, e ricopriva un ruolo molto importante nella compravendita di quadri impressionisti e postimpressionisti a Parigi.
Furono proprio Alexander Bernheim ed i suoi figli, Josse e Gaston ad organizzare la primissima mostra con i quadri di Vincent Van Gogh nel 1901. Pur essendo dei mercanti d’arte, però, non avevano tutte le competenze per allestire correttamente una mostra d’arte, e così, chiesero aiuto al critico d’arte Julien Leclercq.
Nel pieno della seconda guerra mondiale, nel 1940, la famiglia Bernheim-Jeune, temendo per la propria incolumità a causa del fatto che erano ebrei e che l’impero nazista aveva come primario obiettivo lo sterminio della loro razza, misero insieme circa 30 dipinti impressionisti e post-impressionisti e li portarono al Château de Rastignac, un luogo che apparteneva a loro amici, dove i capolavori sarebbero stati al sicuro.
Il vaso con oleandri probabilmente doveva trovarsi in questa serie messa al sicuro, ma nel 1941 la galleria venne sequestrata, i quadri vennero confiscati e l’edificio venne venduto.
Con il peggiorare del conflitto, il 30 marzo 1944, le SS naziste, ovvero il reparto speciale dell’esercito tedesco, giunse al Château de Rastignac e lo distrussero, ma non per via dei quadri, ma perché i proprietari della struttura avevano delle relazioni con gli inglesi.
Distruggendo l’edificio, i nazisti volevano impartire una lezione alla resistenza francese, che in quegli anni combatteva con tutte le proprie forze per liberare Parigi ed il resto della Francia dall’oppressione tedesca.
Prima di radere al suolo la struttura, devi sapere che cinque camion carichi di oggetti vennero portati via dai nazisti, e successivamente il Château de Rastignac venne bruciato.
Da quel momento, non si ebbero più notizie dei 30 quadri, i quali, oggi potrebbero essere in qualche luogo segreto oppure distrutti.
Questa era l’avvincente e triste storia del Vaso di oleandri di Vincent Van Gogh. Ora voglio farti conoscere le caratteristiche di quest’opera.
Al centro del quadro, su un tavolo c’è un vaso con all’interno degli oleandri in fiore. Il vaso è diviso in due parti: la sezione inferiore è color verde pallido, mentre la parte superiore è blu scuro con alcune decorazioni di colore rosso scuro (come gli oleandri) ed altre verdi come la parte bassa del vaso.
Guarda con attenzione i fiori: alcuni sono già sbocciati, mentre altri sono ancora socchiusi; se guardi con attenzione in basso a destra sul tavolo, puoi notare l’ombra proiettata del vaso e dei fiori, lasciando intuire che la luce provenga da sinistra.
L’eccezionale attenzione per ogni singolo dettaglio in quest’opera e la pennellata pulita e poco profonda, fanno pensare che questo possa essere un tipico quadro realista, piuttosto che pre-espressionista, corrente alla quale Van Gogh viene tradizionalmente accostato.