L’Incredibile Storia Della Scomparsa del Teschio di Goya
Se vai di fretta e non vuoi leggere la storia del teschio di Goya, qui sotto trovi un video riassuntivo.
Teschio di Goya Video
Il pittore Francisco Goya muore il 16 aprile 1828.
Negli ultimi anni della sua vita ha combattuto con più malattie che prima lo hanno reso sordo e poi muto.
Goya muore a Bordeaux, in Francia e viene sepolto nella tomba della famiglia Muguiro dove si trova anche il suo consuocero.
Molti anni dopo, nel 1880, Don Joaquín Pereyra, il console di Spagna nella città francese scopre che lì si trova la tomba del pittore spagnolo.
E così si mette all’opera per farlo tornare in Spagna.
Una volta risolti i problemi burocratici, è fatta: il corpo di Goya tornerà in Spagna e verrà seppellito nel cimitero Sacramental di San Isidro, a Madrid.
Prima che ciò diventi realtà passano altri 8 anni.
Arriva così il 16 novembre 1888 e la tomba di Goya viene aperta insieme a quella del consuocero.
E qui succede l’inaspettato.
Uno dei due cadaveri è senza testa, e potrebbe essere proprio quello di Francisco.
Nota
Forse Goya è stato sepolto già senza testa. Secondo lo psichiatra Bernard Antoniol, il pittore avrebbe accettato di farsi tagliare la testa per permettere ai dottori frenologi (tra poco vedremo di che si tratta) di verificare se fosse pazzo o meno.
La scoperta del cadavere senza testa blocca qualsiasi procedura per il trasferimento di Goya in Spagna.
Dopo anni di trattative, soltanto nel Maggio 1900 il corpo del pittore viene trasportato nel cimitero Sacramental di San Isidro a Madrid. In seguito verrà spostato nella Chiesa di San Antonio de la Florida.
Curiosità
Nella bara del cadavere c’era una pergamena con scritto che lo scheletro era senza testa perché quest’ultima era stata data ad un medico per eseguire uno studio scientifico e che poi non è stata più rimessa nella bara.
Questo studio scientifico ha a che fare con la frenologia.
Frenologia
Dottrina medica elaborata e divulgata da F.J. Gall, secondo la quale tutte le funzioni psichiche avrebbero una ben definita localizzazione cerebrale, cui corrisponderebbero dei rilievi sulla teca cranica, che consentirebbero la determinazione della loro esistenza, del loro sviluppo, e conseguentemente dei caratteri psichici dell’individuo. Questa dottrina (detta anche cranioscopia) suscitò grande interesse nel 19° secolo.
Per farla breve, è una sorta di scienza che attesta che esiste una “corrispondenza” tra le ossa della testa e la personalità di una persona.
Quindi, osservandone la testa è possibile “capire” attributi, pregi, difetti e carattere.
Nel 1928 si celebrano i 100 anni della morte di Goya.
Ed è proprio in quest’occasione che un uomo, Don Hilario Gimeno afferma di aver trovato da un antiquario di Saragozza un dipinto che ritrae il teschio di Goya, intitolato Cràneo de Goya, pintado por Fierros del 1849, (autenticato dal marchese di San Adrián).
“Cràneo de Goya, pintado por Fierros” – Dioniso Fierros (1849)
Nota
Dato che non sono riuscito a trovare delle immagini in alta risoluzione del quadro qui su, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale ho generato una versione più dettagliata che hai appena visto. Qui puoi vedere l’immagine originale.
Com’è finito tra le mani del pittore Fierros e del marchese?
Forse sono stati loro a prendere il teschio di Goya dal sepolcro del pittore.
La verità non si conosce e per il finale di questa storia ci sono 2 ipotetici finali:
- Il cranio è finito tra le mani di Nicolàs Fierros, figlio del pittore di cui abbiamo parlato ed, essendo un medico, lo ha utilizzato per fare alcuni esperimenti con i suoi colleghi
- A seguito degli studi di frenologia, il cranio è rimasto nel magazzino di un ospedale di Parigi
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Dario
Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.
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