Pitture Nere di Goya: La Mente del Pittore Sui Muri di Casa
Qui sotto trovi uno schema riassuntivo dei dipinti presenti sui muri della Quinta del Sordo. Premi su quello che ti interessa per leggere altre informazioni.
Lo studioso Antonio de brugada parla di un totale di 15 lavori di Goya nella casa. Al Prado invece ne arrivano 14. Quello che manca forse è stato strappato in precedenza per essere trasferito. E doveva trattarsi di Teste in un paesaggio, oggi conservato alla Stanley Moss & Company di New York.
Che Cosa Sono Le Pitture Nere
Pitture Nere è il nome della serie di 14 opere realizzate da Francisco Goya sulle pareti della sua casa nella Quinta del Sordo.
Il pittore ha comprato questa abitazione nel 1819, forse per andarci a vivere con Leocadia Weiss.
A Novembre dello stesso anno, però, viene colpito da una grave malattia che lo cambierà per sempre.
Dal 1820 inizia a dipingere sui muri di casa, più e più volte, coprendo e ricoprendo anche lavori che aveva fatto in precedenza.
Curiosità
Gli studiosi hanno pensato per qualche tempo che le pitture nere di Goya fossero in realtà opera di Javier Goya, il figlio del pittore. Ma poi analizzando la pennellata, le forme umane grottesche ed i temi ossessivi è stato chiaro che era stato Francisco a dipingere tutto.
Per anni è stata proprietà di Goya, finché non decide di cederla a suo nipote Mariano nel 1823.
Anni dopo diventa proprietà del Barone Èmile d’Erlanger, un banchiere francese che decide, nel 1874, di far trasferire queste opere su tela per poi poterli vendere.
Ma non ottiene successo, così decide di donarli al Museo del Prado, dove si trovano ancora oggi.
Quali Sono i Dipinti Neri
I lavori qui sono ordinati in base a come sarebbero stati visti entrando nella Quinta del Sordo.
Piano Terra
1. Pellegrinaggio a Saint’Isidoro
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Data di Realizzazione
1819-1823
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Dimensioni (Larghezza x Altezza)
438 x 140 cm
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Posizione Originale In Casa
Piano Terra, Muro Lungo sulla sinistra
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Dove si Trova
Museo del Prado, Madrid
È un dipinto che mostra una processione lunghissima verso l’eremo di Sant’Isidoro, in contrasto con un’opera realizzata anni prima, intitolata Il prato di Sant’Isidoro. E mentre in quel primo rappresentava la tradizione della festa a Madrid con colori luminosi e festosi, qui invece ci sono figure di ogni ceto con volti distorti al buio. La folla svanisce in lontananza, perde la propria identità fino a diventare una massa informe.
2. Il Sabba delle Streghe
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Data di Realizzazione
1820-1823
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Dimensioni (Larghezza x Altezza)
438 x 140 cm
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Posizione Originale In Casa
Piano Terra, Muro Lungo sulla destra
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Dove si Trova
Museo del Prado, Madrid
Questo dipinto si trovava sul lato sud della casa, ma quando è stato trasferito, una parte dell’opera è andata perduta. Alcuni dei protagonisti hanno il volto irriconoscibile, ma spicca una giovane donna che forse diventerà strega. Le altre figure sono tutte intorno al caprone, simbolo del demonio. Tutti hanno un aspetto grottesco, quasi caricaturale.
3. Saturno che divora i suoi figli
È un dipinto olto violento, con Saturno, il titano padre di Zeus ed altri dei che sta divorando uno dei suoi figli, così da evitare l’avverarsi della profezia secondo cui uno di loro gli avrebbe rubato il trono. È un’opera oscura, con pochissimi colori e con più livelli di lettura.
4. Giuditta e Oloferne
Questo dipinto è ispirato al racconto biblico di Giuditta di Betulia che ha ucciso il generale avversario Oloferne dopo averlo tratto in inganno. La versione di Goya potrebbe essere anche un’allusione al rapporto dello stesso pittore con la sua amante Leocadia. È una scena drammatica, ambientata di notte ed illuminata da una luce che mette in risalto Giuditta, la sua serva e che lascia fuori dal campo Oloferne ed ogni traccia di sangue.
5. La Leocadia
Un dipinto che mostra una donna – che la critica ha riconosciuto come Leocadia Zarrilla, l’amante di Goya – vestita a lutto, appoggiata vicino ad una tomba. Ha un’espressione triste e nostalgica e forse riguarda la terribile malattia che ha colpito Goya nel 1819. Il pittore usa pochi colori e mette al centro della scena morte e tristezza.
6. Due Vecchi
In questo dipinto ci sono 2 anziani vestiti da frati, uno con barba bianca appoggiato ad un bastone (forse rappresenta il Tempo e la vecchiaia) ed un altro che ha un’espressione da caricatura che sta urlando al primo uomo (forse allude alla sordità di Goya). Il primo è ritratto con forza e serenità, mentr eil secondo ha dei tratti mostruosi.
7. Due Vecchi che mangiano una zuppa
In questo lavoro ci sono due anziani, ma non si capisce se siano uomini o donne. Quello a sinistra ha un fazzoletto e fa una smorfia con la bocca, forse perché gli mancano i denti. L’altro ha il volto di un cadavere, con occhi vuoti da teschio e simboleggia il tempo che passa.
Piano Superiore
1. Asmodea
Questo dipinto ha più interpretazioni, ma potrebbe rappresentare Asmodeo, un demone. Per molti questo lavoro è un’altra rappresentazione della Guerra d’Indipendenza Spagnola che c’è stata ai tempi di Goya. Qui ci sono 2 figure in volo (forse delle streghe) vicino ad un villaggio spagnolo.
2. Pellegrinaggio alla fontana di Sant’Isidoro
È un dipinto che mostra una processione lunghissima verso l’eremo di Sant’Isidoro, in contrasto con un’opera realizzata anni prima, intitolata Il prato di Sant’Isidoro. E mentre in quel primo rappresentava la tradizione della festa a Madrid con colori luminosi e festosi, qui invece ci sono figure di ogni ceto con volti distorti al buio. La folla svanisce in lontananza, perde la propria identità fino a diventare una massa informe.
3. Atropos
In questo dipinto le protagoniste sono Le Parche, le dee del destino; in particolare Goya si concentra su Atropos, la dea dell’inevitabilità, che con le sue forbici è pronta a tagliare il filo della vita. Poi c’è Cloto, allegoria della vita e Laquesis, la filatrice che simboleggia il tempo misurando la lunghezza del filo. Insieme alle tre donne c’è un uomo, che sembra che abbia le mani legate. Forse le Parche stanno decidendo il suo destino, mentre lui è impotente.
4. Duello Rusticano
Questo violento dipinto è un simbolo della lotta fratricida tra gli spagnoli (in particolare tra liberali ed assolutisti) avvenuta mentre Goya era in vita. Ci sono anche altre interpretazioni per questo lavoro: c’è chi pensa che sia un’immagine che rappresenti un’antica tradizione spagnola e per chi invece è il simbolo della discordia tra gli uomini.
5. Due Donne e Un Uomo
Anche se in questo dipinto non si capisce bene quale sia il sesso dei protagonisti, gli studiosi sono quasi certi che siano due donne che osservano un uomo con un’espressione ingenua. C’è una di loro che ride, mentre l’altra è seria. Forse l’uomo è mentalmente instabile e sta avendo un comportamento che suscita derisione e curiosità nelle due donne.
6. La Lettura
I protagonisti di questo lavoro sono 6 uomini che leggono un documento. Per molti quel foglio è un riferimento alle riunioni politiche clandestine che c’erano durante la Guerra d’Indipendenza Spagnola. Per composizione e temi, questo lavoro è contrapposto al precedente, Due Donne e un Uomo.
7. Il Cane
In questo dipinto, il protagonista è un cane quasi sepolto del tutto da fango, terra o qualche elemento del genere. La composizione è quasi del tutto sbilanciata, lasciando al protagonista un ruolo marginale rispetto a tutto l’ambiente che lo circonda. Forse rappresenta la solitudine.
8. Teste in un paesaggio
In quest’opera c’è un gruppo di teste in basso a destra che guardano dritto verso di noi. Le facce sono realistiche e non sono a caricatura come altre delle Pitture Nere. La composizione è del tutto asimmetrica e c’è una luce sopra le figure che illumina l’ambiente. Sullo sfondo c’è un paesaggio con una grande montagna e qualche albero, tutto reso con diverse macchie di colore.
Analisi
Goya deve aver realizzato questa serie in un momento molto particolare.
Ha appena affrontato una malattia terribile che lo ha lasciato senza forze e convive con una donna molto più giovane.
In questa occasione riflette sulla morte ed i suoi pensieri si riflettono nei colori che utilizza.
Ma non è solo sé stesso. Anche il mondo intorno a lui lo ha influenzato.
In quel periodo la Spagna vive un periodo di grande instabilità e Goya esprime tutta la sua perplessità e dubbi sul mondo che lo circonda con queste opere, riflettendo sulla religione (molti dei soggetti sono pellegrini, l’Inquisizione e processioni), sui confronti civili (come in Duello Rusticano ed in Uomini che leggono) e lo Stato (Saturno che divora i suoi figli che sarebbe la Spagna che “divora” i suoi sudditi).
Temi
Non c’è un’interpretazione organica dei lavori ed è difficile dare un senso a tutti.
Sappiamo che Goya ha fatto decorare la villa secondo i gusti della nobiltà e dell’alta borghesia, così nella sala da pranzo – secondo i gusti del tempo – ha dipinto scene campestri e nature morte; allo stesso modo Saturno che divora i suoi figli e Due vecchi con zuppa fanno riferimento sempre all’atto di mangiare, anche se con ironia ed humor.
Seguendo questa linea, Giuditta e Oloferne potrebbe far parte sempre di questa serie perché la donna uccide il generale dopo averlo invitato ad un banchetto.
Al piano terra è poco illuminato ci sono opere buie (tranne la Leocadia, anche se è vestita tutta di nero).
Al secondo piano c’è contrasto tra scene di riso e tristi, tra satira e tragedia.
Secondo piano contrasto tra riso e pianto (satira e tragedia), terra ed aria.
Stile
Ecco quali sono gli elementi di stile ricorrenti nella serie delle Pitture Nere:
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Composizione Innovativa
In molti lavori le figure sono decentrate, come si vede in Teste in un paesaggio, dove sono messe in basso a destra o nel Pellegrinaggio di Sant’Isidro con il gruppo di protagonisti a sinistra, o ancora nel Cane dove il protagonista è molto in basso, così come in Atropos ed Asmodea i personaggi non sono al centro
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Oscurità
Molte scene sono ambientate al buio; il nero è protagonista e simbolo di pessimismo
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Caricature
Molti dei personaggi delle opere sono ritratti in riflessione o in estasi. Hanno delle espressioni esagerate, con occhi spalancati e mascelle aperte come se fossero delle caricature. Sono personaggi brutti; Goya mostra un’arte che non è bella da vedere e che mette in risalto anche gli aspetti più spiacevoli
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Colori
Goya usa pochi colori, come ocra, grigio, nero, colori della terra. Poi c’è bianco, blu e verde per dare contrasto