Saffo e Faone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
Voglio parlarti di un bellissimo quadro di Jacques-Louis David. Si tratta di un’opera non molto conosciuta, ma che, secondo me, merita un approfondimento particolare, perché riassume tutte le caratteristiche dello stile pittorico di David. Se hai già sentito parlare di questo pittore, saprai bene che ha dipinto importanti capolavori, come quello dell’assassinio di Marat, ma l’opera di oggi, riguarda un tema completamente differente, ed è intitolata Saffo e Faone.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, posso assicurarti che saprai, prima di tutto, chi erano Saffo e Faone, e successivamente, le informazioni più importanti a proposito di questo quadro di David, come l’anno in cui l’ha realizzato, quanto è grande la tela, in che museo è esposto e tante altre cose.
Data di produzione: 1809
Dimensioni: 225 x 262 cm
Dove si trova: Hermitage Museum, San Pietroburgo
Prima di tutto, voglio dirti come quest’opera francese, sia giunta al famosissimo museo dell’Hermitage di San Pietroburgo.
Devi sapere che fu lo il principe Nicolas Jusupov a commissionare quest’opera a David. Ora ti starai chiedendo: chi è questo Jusupov? Te lo dico subito.
Era un diplomatico russo, il quale negli ultimi anni del ‘700 lavorò come direttore dell’Hermitage. Da grande appassionato dell’arte qual’era, fece innumerevoli viaggi in tutta Europa, visitò più volte la Francia, Austria e Prussia, contrattando con vari artisti per acquistare delle opere per la collezione dello zar che per la propria.
Ed invece, chi sono Saffo e Faone?
Partiamo dall’inizio: secondo la leggenda greca, Faone era un vecchio barcaiolo, il quale, per lavoro trasportava le persone dall’Asia minore fino alla città di Lesbo.
Un giorno, una donna anziana gli chiese di essere trasportata, e dopo aver esaudito la sua richiesta, Faone non si fece pagare. Subito dopo la vecchietta si rivelò essere la dea della bellezza, Afrodite, la quale, per ricompensarlo della sua generosità, lo ringiovanì e gli donò una straordinaria bellezza.
E Saffo? Secondo altri testi, la donna si innamorò del bellissimo barcaiolo, ma il suo amore non era ricambiato, e questo portò la donna a suicidarsi.
Esiste, però, una commedia del 1584 di John Lyly, intitolata proprio Saffo e Faone, che riprende le vicende dei due personaggi greci.
In questa storia, Saffo è la regina di Siracusa e si innamora di Faone, ed anche quest’ultimo ricambia il suo sentimento; Venere, però, si punge con le frecce di Cupido e si innamora anche lei del giovane barcaiolo.
Faone, successivamente viene colpito da delle particolari frecce di Cupido che avrebbero dovuto far cessare il suo amore per Faone, facendolo innamorare invece di Venere; le cose non vanno come previsto e Faone si innamora nuovamente di Saffo, maturando un forte odio per Venere.
Probabilmente, questo quadro di David, piuttosto che al triste mito greco si rifà a questa commedia del ‘500.
Dopo averti parlato dei protagonisti e di come questa tela sia arrivata in Russia, ora, voglio parlarti della scena ritratta da David.
Al centro della composizione ci sono la poetessa/regina Saffo ed il barcaiolo Faone, tutti e due rivolti verso di noi.
Accanto a loro, c’è Cupido, che messo in ginocchio, avvicina una cetra alla donna, la quale, come puoi vedere dalla posizione delle sue dita, si appresta a suonarla.
La scena è ricchissima di dettagli: c’è un grande drappo color petrolio che pende dal soffitto coprendo parte del letto, ed inoltre, anche la sedia della donna è coperta con lenzuoli di vario colore.
Adesso guarda Faone: se non fosse per il titolo, sarebbe quasi impossibile riconoscerlo; ha una lancia ed un arco a tracolla, proprio come gli antichi eroi greci e non ha alcun elemento che lo possa identificare come un barcaiolo.
Tra le sue mani, tiene dolcemente la testa dell’amata, la quale sembra quasi essere in estasi, come puoi notare dalla sua espressione.
Sulla propria veste, Saffo, ha aperto una pergamena: molto probabilmente stava scrivendo dei versi in onore del suo amato.
Se guardi a terra, accanto a Cupido, puoi notare il suo arco: non è ben chiaro se quest’ultimo abbia già colpito la donna con le sue frecce (se fosse così, si spiegherebbe la particolare espressione di Saffo), oppure abbia desistito dal suo intento.
Voglio farti notare un’altra cosa: sul lato sinistro della scena, c’è una finestra da cui si intravede un bellissimo scorcio. Sul davanzale, però, ci sono due piccole colombe.
Non sono due animali decorativi: devi sapere che le colombe sono il simbolo di Venere, che, oltre ad essere un personaggio chiave della commedia, incarna il tema dell’amore presente in questa scena di David.
Grazie, Dario.
Sono anch’io appassionato d’arte e IT….
Ti ringrazio di questa spiegazione ben fatta e ben arricchita di dettagli fotografici.
Ti auguro di proseguire la tua nobile attività e spero di poterti seguire.