Ritratto di cardinale di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera
Proseguiamo nel nostro viaggio in compagnia delle numerose opere di Raffaello Sanzio, e dopo aver analizzato “San Michele sconfigge Satana”, oggi andiamo avanti nel nostro percorso andando a scoprire tutti i dettagli inerenti ad un’altra importante opera di questo artista, ovvero “Ritratto di cardinale”.
All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli su quest’opera, partendo prima dalla storia della sua commissione fino a giungere all’analisi stilistica dello stesso lavoro. Al termine della lettura dell’articolo, qualora foste interessati a saperne di più su Raffaello Sanzio, potete consultare altri nostri articoli o volendo, potete anche acquistare un testo qui sotto, che vi permetterà di approfondire al meglio la figura di questo leggendario artista.
Data di produzione: 1510-1511
Dimensioni: 79 x 61 cm
Dove si trova: Museo del Prado, Madrid
Partiamo dalla commissione: la tela rappresenta un cardinale facente parte della corte di Giulio II; dopo innumerevoli studi relativi alla fisiognomica ed altri dettagli, purtroppo non è stato possibile ancora sapere qual’è l’effettiva identità del soggetto, ma tra i nomi più papabili spicca quello di Giulio de’ Medici, Cardinali Bibbiena, Ippolito d’Este o anche Innocenzo Cybo.
L’opera è giunta a Madrid grazie all’acquisto da parte di Carlo IV di Spagna mentre si trovava a Roma ed era ancora un principe, e grazie a lui, è entrato a far parte delle collezioni spagnole ed oggi si trova al Museo del Prado.
Passiamo ora all’analisi stilistica dell’opera: il soggetto è rappresentato non interamente, ma solo a metà, mentre è girato di tre quarti verso sinistra, e sembra ricalcare già solo per la sua posizione alla celebre “Gioconda” di Leonardo da Vinci. La postura del cardinale è rilassata e nel contempo elegante, ed ha uno sguardo deciso e sicuro rivolto verso lo spettatore, che trasmette un senso di aristocrazia e potere. I colori utilizzati sono molto interessanti: basti guardare il colore della sua pelle e anche il bianco della manica che spicca rispetto al rosso dominante della mantella e del berretto che ha sulla testa.
A rendere ancor più marcato il contrasto di colori è la presenza dello sfondo molto scuro, che permette di delineare perfettamente tutti i dettagli del soggetto; d’altra parte troviamo anche la luce che dona rilievo alla figura, proprio al pari di uno scultore con la propria opera.