Pugile a Riposo: Storia, Analisi e Descrizione |

Pugile a Riposo: La Scultura Del Veterano Combattente Greco

“Pugile a riposo”
Data di Realizzazione4° secolo a.C.
Altezza1,28 metri
MaterialeBronzo
Dove si TrovaMuseo Nazionale Romano, Roma
Informazioni Pugile a Riposo

Elementi chiave

  • La statua del Pugile in riposo viene chiamata anche Pugile delle Terme o Pugile del Quirnale
  • Non si sa con certezza chi sia l’autore, potrebbe essere Lisippo o un altro scultore della sua cerchia
  • È stata ritrovata insieme ad un’altra statua, quella del Principe Ellenistico
  • La statua è un contrasto tra quiete e geometria
  • Ci sono degli inserti in rame che rappresentano delle gocce di sangue che cadono dalle ferite
  • La barba, i capelli ed il volto sono curati nei minimi dettagli

Storia

Il Pugile seduto è una scultura in bronzo scoperta nel 1885 su un lato del Quirinale.

È stato ritrovato insieme ad un’altra statua chiamata Principe ellenistico (ma i 2 lavori non hanno alcun legame tra loro).

“Principe Ellenistico”

La zona del ritrovamento dell’opera è il convento di San Silvestro, dove c’erano i resti delle Terme di Costantino.

La statua del pugile è stata scoperta tra il 2° ed il 3° muro di fondazione di un vecchio edificio, a 6 metri sotto il livello della piattaforma.

Quando è stata riportata alla luce, gli archeologi e gli studiosi hanno notato subito che era stata nascosta e trattata con la massima cura.

Il pugile stava su un capitello di pietra dorico, come se fosse uno sgabello.

La statua è stata portata nel Museo Nazionale Romano a Roma, dove si trova tutt’oggi.

Soltanto nel 2013 è stato esposto al Metropolitan Museum di New York e nel 2015 al Getty Museum di Los Angeles.

Descrizione

“Pugile a riposo”

La statua del pugile a riposo rappresenta un combattente seduto e che forse sta riposando dopo un incontro.

Alle mani indossa degli antichi guantoni: dovrebbero essere gli Himantes Oxeis, dei guanti da combattimento usati nel pugilato nel 4° secolo a.C.. Quattro dita vanno infilate in un anello pesante costituito da 3 fasce di cuoio, unite tra loro da borchie di metallo.

Particolare dei guantoni

Per quanto riguarda la composizione, questa statua è basata su un contrasto tra quiete e geometria.

Si vede dalle braccia posate sulle gambe e la testa ruotata di scatto verso destra.

Particolare della composizione frontale

Guardando la statua di lato, si nota una struttura di 2 triangoli opposti formati dalle gambe un po’ piegate; la parte alta del corpo è inclinata in avanti e forma un triangolo contrario rispetto alle gambe.

Particolare della composizione laterale

Su tutta la statua ci sono degli inserti di rame che rappresentano delle gocce di sangue che cadono dalle ferite. Questa fuoriuscita è causata dalla rotazione improvvisa della testa.

Le gocce sono su:

  • Spalla destra
  • Avambraccio
  • Guanti
  • Coscia

Nota: Avrei inserito un’immagine per mostrarti gli inserti in rame, ma non ho trovato delle foto che li mettesse bene in evidenza purtroppo.

L’atleta è un corpo muscoloso e curato nei minimi dettagli, così come i capelli e la barba.

Sono proprio questi particolari a farci capire l’età del protagonista: si tratta di un uomo adulto che ha alle spalle una grande esperienza di combattimento, e nel corso della sua carriera ha affrontato molti incontri.

Particolare del volto

Il pugilatore in riposo è caratterizzato da particolari eccezionali.

Sulle orecchie ci sono delle ferite (sono chiamate anche orecchie a cavolfiore) causate da precedenti incontri.

Particolare delle orecchie

Per quanto riguarda l’identità del protagonista, non possiamo dire molto.

Una curiosa ipotesi lega questa statua a quella del Principe Ellenistico (le 2 statue sono state ritrovate insieme) e racconta che i 2 lavori potrebbero rappresentare il Dioscuro Polluce e re Amico (figlio del dio Poseidone), i quali si osservano dopo aver sostenuto un feroce combattimento.

Tecnica

Il Pugile in riposo è stato restaurato tra 1984 e 1987.

In questa occasione sono emersi importanti dettagli:

  • La statua è stata realizzata con la tecnica della fusione a cera persa e del metodo indiretto
  • La scultura è composta da 8 segmenti
  • Le labbra, le ferite e le cicatrici del volto sono state fuse in una lega più scura (o in rame massiccio)
  • Sono state fuse in modo separato sia le dita centrali dei piedi (la stessa tecnica è stata usata anche per Bronzi di Riace) per modellare ancora meglio lo spazio tra le dita che la calotta cranica (così da poter posizionare bene gli occhi all’interno)

La statua del Pugilatore a riposo, infine, è stata realizzata per essere osservata da più punti di vista.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

2 risposte

  1. ira Becocci ha detto:

    Bravo, Spiegazione sintetica ed efficace

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