
La Storia e L’arte degli Artisti Preraffaelliti
Elementi Chiave
- È una confraternita di pittori, poeti e critici d’arte
- Ne fanno parte William Homan Hunt, John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti, il fratello William Michael Rossetti, James Collinson ed altri
- Si tratta di un gruppo aperto di cui possono entrare a far parte anche altri artisti (a patto di rispettare i canoni artistici determinati dal gruppo)
- Realizzano delle opere curate nei minimi dettagli, con colori intensi e complesse composizioni tipiche degli artisti del ‘400 italico
- Si oppongono all’approccio “meccanico” dei Manieristi e degli artisti venuti dopo Raffaello Sanzio (lui compreso) e Michelangelo Buonarroti
- Credono che Raffaello abbia corrotto l’arte con il suo stile
- In molte delle loro opere risalta il tema della religione cristiana
- Amano soggetti storici ed opere per imitare la natura
Quadri Più Importanti
- Ofelia di John Everett Millais
- Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti
- Il Risveglio della Coscienza di William Holman Hunt

Storia e Caratteristiche
La Confraternita dei Preraffaelliti è stata fondata nel 1848 nella casa dei genitori di John Millais, a Londra.
Al primo incontro del gruppo ci sono (oltre a John):
- Dante Gabriel Rossetti
- William Holman Hunt
Sia Hunt che Millais studiano alla Royal Academy of Arts e si sono conosciuti mentre frequentavano un altro gruppo nella scuola.
Dante invece è un allievo di Ford Madox Brown.
Rossetti ed Hunt si conoscono perché condividono un locale a Londra.
Dante – oltre ad essere un pittore – è anche un poeta.
Il suo desiderio è sviluppare un forte legame tra pittura romantica ed arte.
Comunque, il gruppo dei Preraffaelliti si espande qualche mese dopo ed accoglie:
- Il pittore James Collinson
- Frederic George Stephens
- William Micheal Rossetti (fratello di Dante)
- Lo scultore Thomas Woolner
Ora nella confraternita ci sono 7 membri.
In realtà l’invito è stato fatto anche Ford Madox Brown, ma lui ha rifiutato, preferendo restare indipendente (nonostante ciò continuerà sempre ad aiutare il gruppo preraffaellita).
Nonostante l’allargarsi del gruppo, per ora la confraternita rimane segreta agli occhi della Royal Academy.
Nel frattempo William Micheal Rossetti stila 4 principi (o dichiarazioni) per i membri del gruppo preraffaellita:
- Bisogna avere ed esprimere delle idee genuine
- Bisogna studiare la natura con attenzione e capire come rappresentarla al meglio
- Bisogna simpatizzare con ciò che il cuore sente in modo diretto e serio nell’arte del passato e bisogna diffidare da ciò che è convenzionale e ciò che è imparato a memoria
- Bisogna realizzare dei bei quadri e delle belle statue
Ma queste regole non sono da seguire alla lettera: ciascun membro del gruppo si assume la propria responsabilità per eseguire le loro idee ed elaborare dei metodi personali.
La libertà e responsabilità sono 2 elementi a cui non rinunciano (soprattutto perché i preraffaelliti sono influenzati dal Romanticismo).
Poi sono affascinati dalla cultura medievale: credono che quel “mondo” sia dotato di un’integrità di spirito e di creatività poi scomparse in seguito.
Ma aspetta un momento.
Questo interesse per il mondo medievale va in contrasto con l’attenzione per il realismo che vogliono mettere nelle loro opere.
Sono 2 cose opposte.
Ed infatti all’inizio il movimento Preraffaellita “passa sopra” a questa grande contraddizione.
Ma con il passare del tempo la differenza diventerà insostenibile, finché il gruppo non si dividerà con:
- Realisti guidati da Hunt e Millais
- Gli amanti della cultura medievale guidati da Rossetti, William Morris ed Edward Burne-Jones
I pittori Preraffaelliti si concentrano moltissimo sulla natura, analizzandone i dettagli e cercando di renderlo quanto più preciso possibile sulle loro tele.
Pensa che per far rivivere la brillantezza del colore (tipica dell’arte del ‘400) Hunt e Millais sviluppano una nuova tecnica di pittura.
In pratica mettono delle piccole chiazze di pigmento di colore sul bianco umido, nel tentativo di rendere le tonalità ancora più chiare e trasparenti (dando quell’effetto di lucentezza tipico dei gioielli).
La prima mostra con opere preraffaellite c’è nel 1849.
I membri della confraternita firmano le opere con il loro nome e con le iniziali PRB.
La gente comincia a notarli ed a parlare di loro.
Poi nel 1850 Millais espone in pubblico Cristo nella Casa dei Suoi Genitori.

Molti pensano che sia un’opera blasfema.
Pensa che addirittura Charles Dickens dice che:
- Lo stile medievale dell’opera la rende brutta
- La Sacra Famiglia sembra una banda di alcolizzati e strani con le loro pose medievali
Dopo questo insuccesso, la confraternita va allo sbando.
Alcuni pittori lasciano il gruppo e quelli che rimangono non firmano più le loro opere con PRB.
A salvare la situazione ci pensa John Ruskin, un critico d’arte amante della natura e contrario ai convenzionali metodi di composizione pittorica.
I preraffaelliti vengono influenzati dalle sue teorie e John difende il gruppo in pubblico scrivendo articoli.
Ma neanche il suo intervento basta a migliorare la situazione.
A causa di alcuni problemi personali Millais comincia ad allontanarsi dalla confraternita.
E nel 1853 il gruppo originale dei preraffaelliti non c’è più.
Soltanto Hunt rimane fedele ai valori originali della confraternita.
In realtà, il termine preraffaellita continuerà ad essere “attaccato” sia a Rossetti che ad altri membri del gruppo (anche se prendono altre strade).
Pensa che Dante – dopo il 1856 – diventa anche un’icona d’ispirazione per il tema medievale nell’arte.
Lui, però, comincia a modificare il proprio stile, iniziando a realizzare diverse versioni di femme fatale nelle sue opere (come ad esempio Proserpina).

Alla fine di tutta la storia, Hunt e Millais smettono di imitare l’arte medievale e si concentrano su realismo e la scienza del movimento, ma senza dimenticare l’aspetto spirituale e religioso dell’arte.
Poi nel 1860 Millais abbandona del tutto il preraffaellismo ed adotta uno stile più vario.
Teresa
Buongiorno, ho visto la mostra di Forlì e devo dire che è bellissima l’esposizione e la cura ma i dipinti mi sono sembrati molto strani: ho notato incongruenze nello stile pittorico e rappresentativo in alcuni quadri dove il dettaglio dei panneggi mi è sembrato addirittura “fotografico” degno di un genio del disegno e della pittura ma nello stesso quadro campeggiavano fondi con staccionate e alberi che sembravano essere stati eseguiti da un dodicenne… Non capivo… Poi nell’ultima sala, un grande dipinto con ragazze danzanti perfette nel dettaglio e sotto ragazze sdraiate ad applaudire che pur essendo in primo piano non erano ingrandite rispetto a quelle in secondo piano che danzavano, facendo risultare il tutto una sgradevole composizione piattissima e senza ombre… Io chiedo: perché davanti a tanta perfezione del dettaglio e della tecnica si nota anche una grave lacuna nella lettura dello spazio, della luce e delle dimensioni dei corpi e dei loro rapporti in merito allo spazio? Perché questi e altri grossolani errori???