Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti: L’Ultima Sfida Vinta Dal Tempo
Data di Realizzazione | 1554 |
Dimensioni | Altezza: 195 cm |
Materiale | Marmo |
Dove si Trova | Castello Sforzesco, Milano |
Caratteristiche Chiave
- È l’ultima opera della vita di Michelangelo. È morto prima di riuscirla a terminare
- Michelangelo ha realizzato un altro progetto prima di giungere alla versione definitiva e sappiamo che aspetto aveva da un disegno conservato ad Oxford
- Nella scultura si alternano parti completate e parti abbozzate
- L’opera è incentrata sul rapporto tra Maria e Gesù senza vita
- La scultura tende verso l’alto, come se simboleggiasse l’imminente resurrezione di Cristo
Storia
La Pietà Rondanini di Michelangelo è l’ultima opera che ha fatto nella sua vita.
Vuole un’opera da mettere sulla sua tomba che all’inizio doveva trovarsi a Santa Maria Maggiore a Roma, ma poi è stata spostata a Firenze.
E ci ha provato 2 volte, con 2 progetti diversi.
Ecco la loro storia.
Versione 1
Tra il 1552 ed il 1553 Michelangelo realizza una scultura della Vergine Maria che sta reggendo il corpo senza vita di Gesù, prendendolo sotto le ascelle.
Secondo lo studioso Charles de Tolnay quest’opera assomigliava un sacco all’opera di Federico Zuccari Cristo morto fra gli angeli che si trova alla Galleria Borghese a Roma.
Poi c’è anche un foglio con degli schizzi ad Oxford che mostra qualche ipotesi per il progetto.
Versione 2
Poi nel 1554 c’è un brusco cambio di programma.
La Pietà Rondanini di Michelangelo sarà del tutto diversa.
L’artista genio cambia idea e ricomincia da zero.
Parte dal corpo di Maria e lavora su una nuova figura di Gesù.
Dalla 1° versione mantiene soltanto le gambe piegate, mentre trasforma la spalla sinistra ed il petto della precedente versione di Gesù nel nuovo corpo di Maria.
Ma non c’è abbastanza tempo.
Michelangelo muore prima di riuscire a completare il suo ultimo capolavoro.
Nel 1652 ritroviamo la statua in una bottega a Roma.
Nel 1744 la comprano i marchesi Rondanini (ecco perché si chiama Pietà Rondanini) che la mettono in una nicchia della biblioteca del loro palazzo a Roma, in via del Corso.
Più di 200 anni dopo il Comune di Milano la compra e la trasferisce al Castello Sforzesco, dove si trova oggi.
Descrizione
Michelangelo ha lavorato a quest’opera quando aveva più di 80 anni.
Nonostante la sua età, è sempre stato un innovatore ed è andato alla ricerca di novità per i suoi lavori.
La Pietà Rondanini, infatti, è diversa dalle sue precedenti sculture.
Questa è sviluppatata tutta in verticale.
È caratterizzata da parti completate ed altre non finite (poiché è morto prima di terminare il progetto).
Le parti terminate sono:
- Braccio destro di Cristo un po’ staccato dal corpo e rotto poco sopra il gomito
- Gambe di Cristo
E poi ci sono le parti che erano ancora work in progress:
- Testa e corpo di Maria
- Testa di Cristo
Lo scopo di Michelangelo era mettere in risalto il rapporto tra Maria e Gesù senza vita.
Quest’ultimo è piegato in avanti mentre è schiacciato contro il corpo della mamma, come se fossero una cosa sola.
Sembra che Maria non riesca a sorreggere il peso del figlio, il quale – senza vita – ha le gambe piegate.
Da uno sforzo si trasforma in un tenero abbraccio da cui Gesù sta scivolando via.
Un’ultima cosa: guarda la statua di lato. Sembra curvata in avanti, diventando ancora più “alta”.
Non è una coincidenza: forse Michelangelo vuole indicare che Gesù è morto, ma tra poco salirà in cielo e risorgerà.
Luis, nessuna sa perché ci sia il braccio, può essere che la struttura dovesse avere dimensioni più grandi o contenere altri personaggi biblici ma L’artista non fece in tempo a finire la scultura scultura Perché morì
Gracias. Me gustaría un comentario más preciso del juego de los brazos: María sujeto a Cristo, pero al mismo tiempo un brazo de Cristo (¿el derecho?) sujeta a la Madre.