La Maja Vestida di Goya: Una Donna Misteriosa
- Non si sa con certezza l’identità della donna ritratta. A lungo si è pensato che potesse essere la Duchessa d’Alba, ma poi è stato smentito. In seguito è stata avanzata l’ipotesi che fosse Pepita Tudó, amante di Manuel Godoy, ma non ci sono prove
- Non essendoci documenti riguardo la richiesta e realizzazione di quest’opera, non è possibile dire con certezza chi abbia commissionato il dipinto, ma in molti pensano che si tratti di Manuel Godoy, un nobile spagnolo
- Il nome dell’opera si pronuncia Maha vestida (la lettera j non si pronuncia, puoi sentire qui il nome corretto)
- Nonostante la grande somiglianza con la Maja desnuda, altra opera di Goya, in realtà il volto delle due donne è un po’ diverso. Non si tratta dello stesso soggetto
Storia
Francisco Goya deve aver dipinto La Maja Vestida tra 1800 e 1808, su probabile richiesta di Manuel Godoy, un nobile e politico spagnolo.
Dico “probabile” perché non c’è la minima traccia di un documento sulla richiesta e realizzazione di quest’opera.
E data questa grande assenza, attorno al dipinto si è creata un’aura di mistero.
Per cercare di capirci qualcosa, molti hanno indagato sull’identità della donna rappresentata, ed hanno notato una somiglianza con la Duchessa d’Alba.
Confronto volto Maja Vestida (sinistra) e Duchessa d’Alba nel “Ritratto della Duchessa d’Alba” di Goya (destra)
Ma non è lei. Questa ipotesi è stata portata avanti così a lungo che un discendente della donna ha fatto addirittura dissotterrare i resti della sua antenata per confermare o smentire.
E non è lei.
Molti studiosi hanno cercato ogni possibile collegamento con la Duchessa perché nel 1802, quando lei è morta, le opere della sua collezione sono diventate di Godoy.
Altri invece pensano che la donna ritratta sia un’amante del nobile spagnolo, una donna di nome Pepita Tudó.
Ma non ci sono prove a sufficienza per capire chi l’abbia richiesta o chi sia la donna.
Ecco com’è arrivata oggi al Museo del Prado:
- Nel 1808 era nella collezione di Godoy
- Nel 1813 si trovava nel Deposito dei Sequestri Generali, in Via Alcalá
- Nel 1814 è nei locali del Tribunale dell’Inquisizione
- Nel 1840 la ritroviamo nella Real Academia de San Fernando, dove viene esposta spesso
- Dal 1901 si trova al Museo del Prado, ed oggi è ancora lì
Descrizione
La protagonista è una donna stesa su un divano con un abito sottile ed attillato che mette in rilievo il suo corpo.
Ha un viso tondo e le guance rosse, contornate da capelli folti e scuri.
Particolare del volto e dei capelli della protagonista
Tra i suoi abiti eleganti spicca una fascia di seta rossa sui fianchi ed una giacchetta che copre le sue spalle.
Particolare della fascia e della giacca
Ai piedi, invece, indossa delle scarpe dorate con la punta affusolata.
Particolare delle scarpe
In generale indossa degli accessori tipici delle donne aristocratiche, ma il titolo dell’opera la identifica come Maja, una ragazza del popolo, quindi è un controsenso.
Lei guarda dritto verso di noi, senza imbarazzo né pudore, ricordando un po’ l’espressione dell’Olympia di Manet.
Inoltre, ha le braccia in alto con le mani nascoste dietro la testa, mentre si distende comoda sul divano.
Intorno a lei non c’è alcun dettaglio, lasciando che tutta l’attenzione finisca solo su di lei.
Curiosità
Nonostante l’incredibile somiglianza tra questo lavoro e la Maja Desnuda, guardando i volti delle due donne in realtà si vede che sono simili ma non uguali.
Particolare del volto della Maja vestida (sinistra) e della Maja desnuda (destra)
Infatti:
- Il taglio degli occhi è diverso
- La forma della bocca è differente
- I capelli non hanno la stessa lunghezza
Per quanto riguarda lo stile, Goya in questo caso usa pennellate veloci, ma la cui direzione sembra casuale.
Particolare della direzione della pennellata
Poi alcuni dettagli dei vestiti sono sommari e non precisi.
Particolare dei dettagli non finiti
La luce non avvolge tutta la scena, ma mette in risalto giacca, la fascia ed il telo verde del divano.
L’inquadratura è stata studiata per mettere in risalto il corpo della donna, eliminando tutto lo spazio superfluo in alto.
Anche la struttura dell’opera è obliqua e segue la posizione della protagonista. I piedi tendono in basso a sinistra mentre la testa in alto a destra, segnando gli estremi della composizione.
Particolare della composizione
Domande Frequenti sulla Maja Vestida
Maja Vestida significa “Donna del popolo vestita elegante”. La parola “Maja” deriva dallo spagnolo e vuol dire “Donna del popolo”.
La Maja Vestida si trova esposta al Museo del Prado, a Madrid.
Francisco Goya ha dipinto la Maja Vestida.
Non si sa con certezza chi sia la Maja vestida. In passato si pensava che fosse la duchessa d’Alba ma non è così. Altri hanno pensato che fosse un’amante di Manuel Godoy (il possibile committente dell’opera), una donna di nome Pepita Tudó, ma neanche questo è confermato.
La Maja vestida rappresenta una donna sdraiata su un divano vestita in modo elegante mentre guarda dritto verso di noi.
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Dario
Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.
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