Maja Desnuda di Goya: Nudo Segreto
- L’opera forse è stata commissionata dal politico e nobile Manuel Godoy e doveva ritrarre la sua amante Pepita Tudó; teneva l’opera nel suo gabinetto personale, lontano da occhi indiscreti
- È un’opera che fa scalpore perché è un nudo realistico (non mitologico) dove ogni dettaglio anatomico è troppo realistico e Goya l’ha realizzato in un periodo in cui la Chiesa aveva proibito la realizzazione di qualsiasi nudo in arte
- È molto simile alla Maja Vestida, ma il volto delle due protagoniste è differente
- La donna ritratta è la fonte di luce della scena: il suo corpo è luminoso e va in forte contrasto con l’oscurità che la circonda
Storia
La Maja Desnuda Goya è stata dipinta tra il 1790 ed il 1799, poiché l’incisore e studioso Pedro González de Sepúlveda, nel suo diario scrive che l’ha vista completa nella collezione del nobile Manuel Godoy nel 1800.
Il dipinto si trova nel gabinetto privato di quest’ultimo, insieme ad altri nudi, tra cui anche una copia della Venere di Urbino di Tiziano.
Curiosità
Godoy conservava i quadri con donne nude in gran segreto perché in quel periodo la Chiesa aveva proibito la realizzazione di opere con qualsiasi tipo di nudo. Nel 18° secolo, due re spagnoli, temendo le ripercussioni da parte della Chiesa hanno bruciato tutti i quadri con nudi presenti nella collezione reale.
Ma al tempo Manuel Godoy era ricco e potente. Ed aveva i mezzi (e la faccia tosta) di sfidare la chiesa conservando in casa una Venere Desnuda come quella dipinta da Goya.
Sapendo ciò, possiamo ipotizzare che l’opera sia stata commissionata da Godoy.
Ma chi è la donna protagonista?
Sappiamo che Goya era amico della Duchessa d’Alba, e nel corso della sua carriera l’ha ritratta più volte. Potrebbe essere lei.
Anzi, a lungo è stato quasi certo che fosse lei.
Ma poi altri studiosi cominciano a pensare che possa trattarsi dell’amante di Godoy, una donna chiamata Pepita Tudó.
Confronto volto Goya la Maja Vestida (sinistra) e Goya la Maja desnuda (destra)
O forse Goya ha fuso i lineamenti di entrambe le donne, dando vita ad una ragazza che non esiste.
Curiosità
Ma se si trattasse di Pepita, Godoy non poteva mantenere in casa un ritratto della sua amante nuda. Per molti anni è circolata una teoria secondo cui il nobile avrebbe ordinato a Goya di trasformare i lineamenti della Maya desnuda e di realizzare una versione alternativa e più casta (la celebre Maja Vestida) della stessa donna. In seguito l’opera è stata sottoposta ai raggi X ed è stato tutto smentito.
Comunque, Godoy è soddisfatto del risultato finale e conserva le due Maja nel suo gabinetto privato, insieme alla Venere Rokeby (che ha ricevuto dalla Duchessa d’Alba).
Nel 1807, però, il nobile cade in disgrazia ed il Re Ferdinando VII si prende tutta la sua collezione di dipinti.
Da quel momento l’opera finisce nella Real Academia de San Fernando, in una stanza a parte insieme ad altri nudi.
Dal 1910 viene trasferita al Museo del Prado, a Madrid, dove si trova tutt’ora.
Descrizione
La protagonista è una ragazza nuda.
Guarda dritto verso di noi, senza imbarazzo né pudore. Proprio come l’Olympia di Manet.
Ha le mani dietro la testa, i capelli sciolti e le guance sono rosse e piene.
Particolare del volto della protagonista
È seduta su un divano in velluto verde, con cuscini foderati chiari con un leggero tulle. Un lenzuolo copre la parte sinistra del divano, lì dove ci sono le sue gambe.
Particolare del divano
È un’opera molto realistica. Fino a quel momento, i nudi femminili – per non essere giudicati scandalosi – erano delle citazioni di opere antiche, dove i particolari più realistici venivano eliminati.
Ma qui Goya non tralascia nulla, come la linea nigra che si vede sotto l’ombelico.
La protagonista ha la pelle chiara e calda, resa ancora più luminosa dal contrasto con il divano di velluto verde.
Particolare della luminosità del corpo della protagonista
Non ci sono altri particolari nella scena, ed infatti è soltanto il divano a descrivere lo spazio nell’opera e a dare profondità.
Particolare della profondità della scena
Tutta la composizione è costruita sulla diagonale che parte da in basso a sinistra ed attraversa tutto il dipinto.
Particolare della composizione costruita sulla diagonale bassa sinistra
Domande Frequenti sulla Maja Vestida
Il quadro della Maja Desnuda si trova al Museo del Prado, a Madrid.
Maja Desnuda significa “La donna del popolo nuda”.
Manuel Godoy, nobile e politico spagnolo – con molta probabiltà – ha commissionato la Maja desnuda a Goya.
La Maja desnuda non ha alcun valore di mercato.
La Maja desnuda ha fatto scalpore perché si tratta di un nudo integrale, realizzato in un periodo in cui la Chiesa aveva proibito in Spagna dipinti con nudi di qualunque genere. E Goya invece ha prodotto un’opera con un nudo molto realistico.
A lungo si è pensato che la Maja Desnuda fosse la Duchessa d’Alba, amica di Goya. Ma dopo vari studi, è stato notato che la donna ritratta non assomiglia alla Duchessa d’Alba. Forse si tratta di Pepita Tudó, l’amante di Manuel Godoy, il possibile committente dell’opera.
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Dario
Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.
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