
Madonna del Granduca di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
Continuiamo il nostro percorso in compagnia di Raffaello Sanzio, uno dei pittori più apprezzati di sempre nel mondo della storia dell’arte moderna. Attraverso l’analisi di alcune delle sue opere più famose, stiamo scoprendo tutto quello che bisogna sapere su questo artista. Oggi andremo ad effettuare l’analisi del quadro “Madonna del Granduca”.
All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli che vi permetteranno di capire al meglio questa tela, partendo dalla data di realizzazione fino a giungere all’analisi stilistica della composizione.

Data di produzione: 1504
Dimensioni: 84,4 x 56 cm
Dove si trova: Galleria Palatina, Firenze
La commissione dell’opera, nonostante siano stati effettuati innumerevoli studi, non è ancora nota, ma è risaputo che si tratta probabilmente di una committenza privata; successivamente venne acquistata da Ferdinando III di Lorena, granduca di Toscana, il quale la tenne sempre stretta a se, e successivamente l’opera prese il nome proprio da questo proprietario.
Nel 1800 ritroviamo l’opera presso Palazzo Pitti, per poi giungere agli Uffizi ed infine nella Sala di Saturno della Galleria Palatina, dove si trova tutt’ora.
Dopo aver studiato la storia legata alla posizione odierna dell’opera, ora invece andiamo ad effettuare l’analisi stilistica di questo quadro.
Protagonisti sono la Madonna ed il Bambino, dove lei è rappresentata in piedi, vestita di rosso ed azzurro, e sembra quasi camminare verso lo spettatore. La Vergine tiene in braccio il Bambino, quasi come a volerlo mostrare allo spettatore, ma le masse ed i gesti sono perfettamente equilibrati, trasmettendo una forte serenità.
Mentre la Madonna guarda verso il basso, il Bambino invece fissa intensamente lo spettatore, cercando di coinvolgerlo in questa serenità che domina l’intera composizione.
I forti contrasti tra luce ed ombra che sono presenti in quest’opera lasciano presupporre l’influenza da parte di Leonardo da Vinci, mentre l’aspetto della Vergine probabilmente è stato ripreso da alcune opere di Luca della Robbia e famigliari.
mauro
buongiorno, ho scoperto che ci sono numerose tele raffiguranti alla perfezione La Madonna del Granduca. Sottolineo, su tela e non su tavola. Alcune tele sono molto vecchie, e chiedendo ad un esperto presso il castello di Thun in trentino, dove una copia è esposta, mi ha riferito che in genere l’artista era solito abbozzare copie delle opere per poi farle completare dagli apprendisti di bottega. E’ corretto? come si puo eventualmente verificare se un’opera proviene dalla bottega di Raffaello o è una copia postuma, seppur antica? grazie