Madonna dei Garofani di Raffaello Sanzio: Da Copia ad Originale
Data di Realizzazione | 1506-1507 |
Dimensioni | 27,9 x 22,4 cm |
Tecnica | Olio su Tavola |
Dove si Trova | National Gallery, Londra |
Caratteristiche Chiave
- Date le dimensioni ridotte, questa è una tavola per una committenza privata. La cliente è Maddalena degli Oddi
- Raffaello l’ha realizzata nel 1506-1507, durante l’ultimo periodo che si trovava a Perugia in cui si è dedicato a realizzare opere per privati
- Per molto tempo si pensava che fosse una copia e non l’originale, finché nel 1992 non sono state fatte delle analisi che hanno dimostrato che si trattava proprio di un’opera di Raffaello
- Protagonisti sono la Vergine Maria e Gesù Bambino che si scambiano dei garofani (fiori simbolici che rappresentano la futura Passione di Cristo ed il matrimonio tra Cristo e la Chiesa)
Storia
La Madonna dei Garofani è stata un’opera di Raffaello apprezzata fin da subito dai suoi contemporanei ed artisti vissuti dopo di lui, infatti esistono più di 50 copie.
La committente dell’originale è Maddalena degli Oddi, figlia di Sforza degli Oddi.
Date le dimensioni della tavola, di certo doveva essere esposta in un luogo privato.
Gli studiosi ritengono che Raffaello abbia realizzato quest’opera nel 1506-1507 dopo aver completato la Pala degli Oddi; quindi siamo nell’ultimo periodo che Raffaello è stato a Perugia in cui si è dedicato a commissioni private (nello stesso periodo ha realizzato anche la Pala Baglioni).
In seguito il Papa lo chiamerà per farlo lavorare al suo servizio e sarà costretto a traferirsi a Roma.
Comunque, una volta terminata la Madonna dei Garofani non si hanno altre notizie.
La ritroviamo prima nel 1636 tra le proprietà di un nobile francese e poi nel 19° secolo nella collezione del pittore Vincenzo Camuccini.
Data la grande popolarità dell’opera, si pensava che anche questa fosse una copia e non l’originale.
Nonostante ciò, la tavola viene comprata poi Algeron Percy, il 4° duca di Northumberland.
Nel 1992 l’opera viene sottoposta ad esami approfonditi e saltano fuori un sacco di dettagli che confermano che si tratta dell’originale.
Molti particolari sono tipici dello stile di Raffaello, come:
- La presenza di piccole curve per tracciare le nocche delle mani dei protagonisti
- Dei segni ad uncini per indicare le pieghe dei panni
- Utilizzo del tratteggio per le zone d’ombra
- Utilizzo di una punta metallica (Raffaello la usava spesso)
- Presenza di un disegno a mano libera sulla base del dipinto
- Un pentimento nel vestito della Vergine (e questo è un dettaglio fondamentale perché nelle copie non ci sono delle modifiche)
- Presenza di ulteriori modifiche sulla stesura fatte in corso d’opera
- Utilizzo del grigio di bismuto, pigmento utilizzato soltanto nel Rinascimento e soprattutto nel 16° secolo in Italia Centrale
Con tutte queste scoperte, non ci sono più dubbi.
È un’opera di Raffaello.
Così nel 2004 la National Gallery di Londra compra la tavola ed oggi è ancora esposta lì.
Descrizione
Protagonisti della scena sono la Vergine Maria e Gesù Bambino, in una stanza scura.
Lei indossa un abito grigio decorato con le maniche a sbuffo, mentre sulle gambe ha il tipico mantello blu su cui appoggia un cuscino bianco su cui è seduto il piccolo Gesù Bambino.
Lui non ha vestiti ed osserva i fiori tra le mani.
Si tratta di garofani rossi.
Sono dei fiori simbolici che rappresentano:
- Il sangue che Gesù perderà sulla croce
- Il matrimonio tra Cristo e la Chiesa rappresentato anche dalla figura di Maria
Nella stanza intorno a loro si vede ben poco: c’è un letto a baldacchino (elemento che simboleggia la verginità di Maria) ed una finestra sulla destra dove si vede un paesaggio di campagna con delle rovine.
Se non fosse per la presenza di quella finestra, la scena sarebbe piatta e priva di prospettiva. Dato che si vede il paesaggio in lontananza, tutta l’opera acquista un senso di profondità.
Raffaello utilizza dei colori molto scuri per tutta la composizione, dove emergono per contrasto soltanto la Vergine Maria, Gesù Bambino ed il paesaggio dalla finestra.
Tutta la scena è racchiusa in una struttura rettangolare da cui viene esclusa la cornice della finestra.
Vuoi scoprire altri dettagli su quest’opera? Dai un’occhiata al video qui sotto.