L’uomo truffato dalle zingare di Leonardo da Vinci: Analisi
Anno di produzione: ultimo decennio del XV secolo
Dimensioni: 26 x 20,5 cm
Dove si trova: Windsor Castle, Royal LIbrary
Torniamo ad occuparci ancora una volta del grandioso genio di Leonardo da Vinci. Dopo aver visto sicuramente uno dei suoi capolavori più grandi, ovvero la Gioconda, oggi analizzeremo invece un’opera minore ma di certo che non può passare inosservata: L’uomo truffato dalle zingare.
Quest’opera appartiene all’ultimo decennio del quindicesimo secolo e oggi è conservato nella Royal Library del Windsor Castle in Inghilterra.
Sicuramente “L’uomo truffato dalle zingare” è uno dei lavori ultimi di Leonardo da Vinci, concentratosi particolarmente sul disegno. Questo infatti, è il primo passo di uno studio dedicato soprattutto alle caricature, come si può notare osservando soprattutto le figure che popolano questo quadro.
Leonardo, all’interno di questo piccolo disegno dalle dimensioni pari a 26 x 20,5 cm, cerca soprattutto di riassumere all’interno dei volti dei protagonisti il carattere interiore.
Si può notare molto efficacemente che i busti sono appena delineati, dando quindi maggiore importanza ai volti, dove ognuno sta a rappresentare uno stato d’animo differente.
L’uomo che si trova al centro de L’uomo truffato dalle zingare sicuramente trova la sua origine in un vecchio già presente su qualche medaglia dell’età romana, dove riesce a coagulare grande virtù nonostante la veneranda età.
A sinistra del disegno è presente una zingara la quale ha un volto malefico, così come suggerisce il suo sorriso infido mentre sta frugando e cercando di derubare dalle tasche dell’uomo.
A destra invece è presente una vecchia con una faccia spenta nell’atto di distrarre l’uomo protagonista del disegno. In secondo piano invece sono presenti due uomini, uno in alto a sinistra che ha la bocca spalancata, a rappresentare dolore e sgomento e un altro a destra invece con un’aria pensierosa e distaccata.
Qual’è l’elemento che ci permette di attribuire questo L’uomo truffato dalle zingare a Leonardo da Vinci? Semplice. C’è il caratteristico tratto mancino che parte da destra e sale in diagonale a sinistra, che attraverso delle attente sovrapposizioni genera il chiaroscuro presente nel quadro.