Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
Voglio parlarti di un quadro di David molto popolare. Questo pittore, fiero rappresentante della storia dell’arte francese, nella sua carriera ha dipinto importanti capolavori e quello di oggi ha per soggetto un fondamentale evento del mondo greco. Il quadro di cui voglio parlarti oggi è intitolato Leonida alle Termopili.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, saprai perfettamente chi era Leonida, cosa è la battaglia delle termopili, le dimensioni della tela, in che anno è stato dipinto questo quadro, dove è conservato e tante altre informazioni che ti aiuteranno a comprendere l’importanza del lavoro di David.
Data di produzione: 1814
Dimensioni: 395 x 531 cm
Dove si trova. Musée du Louvre, Parigi
Per prima cosa, devi sapere che questo quadro fu un’idea di David e non ci fu alcun particolare committente. A cavallo tra il 1799 e l’anno successivo, il pittore decise di realizzare una grandissima tela riguardo la guerra delle Termopili.
Seppur il tema era molto allettante, a causa dei vari impegni, David fu costretto a posticipare il completamento della tela, che venne terminata definitivamente nel 1814.
Hai mai sentito parlare della battaglia delle Termopili? Se la risposta è no, ti faccio un breve riassunto.
Si tratta di un combattimento che ci fu nel 480 a.C. tra le truppe degli spartani, guidati da Leonida, contro l’esercito dei Persiani.
Si trattava di uno scontro impari e dall’esito già segnato: gli spartani erano soltanto 300, mentre i Persiani erano molti di più. Leonida era cosciente del fatto che si trattava di una battaglia suicida, ma decise di combattere lo stesso.
Perché si sacrificò? In questo modo, mentre i persiani erano impegnati a lottare contro i coraggiosi soldati di Leonida, gli altri popoli avversari di Serse e del suo popolo, ebbero la possibilità di organizzare una migliore difesa davanti al loro successivo attacco.
L’intervento degli spartani fu fondamentale in vista della decisiva guerra di Platea, combattuta nel 479 a.C. in cui gli Ateniesi ed i loro alleati sconfissero definitivamente Serse ed i persiani.
David, affascinato dal leggendario coraggio di Leonida e degli spartani, decise di dipingere un quadro che celebrasse la grandezza e la forza di questo manipolo di guerrieri, i quali diedero la vita per garantire la libertà della loro terra.
Adesso guarda l’opera. Si tratta di una scena abbastanza concitata, in cui spiccano alcuni elementi determinanti.
Al centro del quadro centro di tutta la composizione c’è Leonida, illuminato e che risalta maggiormente rispetto agli altri guerrieri.
Non ha alcuna armatura indosso, solo un elmo, un mantello, scudo e spada, pronto a lottare contro un nemico meglio organizzato e più numeroso.
Il fatto che né Leonida né i suoi soldati indossino un’armatura, ricorda molto le statue degli antichi eroi greci, spesso rappresentati nudi.
Se guardi in alto a destra del quadro, puoi vedere degli spartani che stanno suonando delle trombe, indicando l’arrivo dei nemici e quindi l’imminente combattimento.
Adesso guarda a sinistra: c’è un soldato che sta salendo su una scogliera per scrivere una frase. Se guardi da più vicino, c’è scritto“Passsant qui va à Sparte, va dire que nous sommes morts pour obéir à ses lois”.
Cosa significa questa frase? Letteralmente vuol dire “Vai a Sparta e dì che siamo morti per obbedire alle sue leggi”. In poche parole, questo è un monito per ricordare ai posteri il loro sacrificio.
Poco più giù a dove si trova il soldato che sta facendo l’incisione, puoi vedere altri tre combattenti con in mano tre corone di alloro, abbracciati tra loro e con il braccio teso.
La loro posizione fa chiaramente riferimento ai protagonisti del più celebre capolavoro di David, ovvero il Giuramento degli Orazi, dove i ragazzi nel fare la promessa al loro padre, si mettono nella stessa posizione di questi spartani.
C’è chi si prepara alla battaglia, chi è cosciente del fatto che presto moriranno tutti e chi guarda Leonida, in attesa del suo ordine per lanciarsi nella battaglia.
David dipinge ogni dettaglio minuziosamente, ed infatti l’ambiente che circonda i guerrieri è stracolmo di oggetti interessanti.
Ad esempio, guarda alla sinistra di Leonida, dove c’è il ragazzo che si sta allacciando i sandali: dietro di lui c’è un altare, con inciso il nome HERAKLEOS, che tradotto in italiano è il celebre Ercole, il guerriero per eccellenza.
In secondo piano, puoi vedere anche un uomo con dei cavalli che si sta allontanando, rivolgendo lo sguardo al tempio ancor più in lontananza.
David concentra tutta l’adrenalina, la concentrazione e la tensione prima della battaglia in questo quadro. Altri pittori hanno preferito dipingere Leonida ed i suoi impegnati nel combattimento, ma questa versione, è senza dubbio più interessante e riflessiva.
Grazie Dario ci ho messo 1 minuto a fare i compiti sei un grande
Bravo Dario, grazie perché cerchi di dissetare anche la mia sete con le emozioni che l’Arte è pronta a regalare.