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Negazione di San Pietro Caravaggio analisi

La negazione di San Pietro di Caravaggio: analisi completa del quadro

Oggi ti voglio parlare di un bellissimo quadro di Caravaggio, artista di grande successo e conosciutissimo in tutto il mondo, tant’è che l’opera di cui voglio parlarti oggi è un Caravaggio Metropolitan Museum. Il quadro di cui voglio mostrarti tutti i dettagli è intitolato La negazione di San Pietro.

Man mano che leggerai questo articolo, scoprirai tanti interessanti dettagli a proposito di questa tela di Caravaggio san Pietro: data di realizzazione, dimensioni, storia, analisi dei particolari e molto altro.

Negazione di San Pietro Caravaggio analisi
“Negazione di San Pietro” Michelangelo Merisi da Caravaggio

Data di produzione: 1610

Dimensioni: 94 x 125,4 cm

Dove si trova: Metropolitan Museum of Art, New York, Stati Uniti d’America

Prima di tutto, devi sapere che i biografi di Caravaggio ritengono che questa sia una delle ultime tele che Michelangelo Merisi dipinse e che completò a Napoli nel 1610, poco prima della sua morte. Vorrai sapere come un quadro di Caravaggio, dipinto a Napoli, sia giunto ad uno dei più prestigiosi musei americani, no? Ti riassumo i fatti fondamentali: il quadro, apparteneva in origine, al cardinale Paolo Savelli, poi venne venduto a dei nobili svizzeri, poi passò nella collezione privata di Herman Shickman, il quale, poi, nel 19977 lo donò al Metropolitan Museum of Art.

Adesso, ti voglio parlare dettagliatamente del quadro: la scena a cui si è ispirata Caravaggio è narrata all’interno dei Vangeli; si tratta dei momenti successivi alla cattura di Cristo, dove san Pietro, nega di conoscerlo affinché non venga arrestato dai soldati che hanno catturato Gesù.

Caravaggio come ha scelto di rappresentare questo momento topico? Sulla tela ci sono tre personaggi: a destra puoi riconoscere Pietro, il quale nega categoricamente di conoscere Cristo subito dopo il suo arresto; al centro c’è una donna, che precedentemente aveva visto san Pietro in compagnia di Gesù e lo riferisce alla guardia sulla sinistra, per farlo catturare, poiché lo credeva pericoloso.

Gesù aveva già profetizzato il rinnegamento da parte di Pietro molto prima della sua cattura, dicendo direttamente al discepolo che“Prima del canto del gallo mi rinnegherai tre volte”.

Se hai letto la biografia di Caravaggio, sai bene che questo artista non ebbe una vita tranquilla: nell’ottobre del 1609, finì invischiato in una rissa all’interno di un’osteria di Napoli, nella quale subì dei notevoli danni alla vista; questi danni si ripercossero sulla sua attività, costringendolo (come in questo caso) a fare molta più attenzione nella realizzazione delle tele, al fine di evitare grossolani errori.

Se effettivamente le conseguenze della rissa fossero state così gravi, si spiegherebbe il perché Caravaggio scelse di porre pochi dettagli nella scena: in questo modo, il rischio di effettuare dei grossolani errori si sarebbe ridotto drasticamente.

Particolare soldato donna mani san pietro negazione Caravaggio analisi
Particolare del soldato e della donna (a sinistra)/ particolare delle mani di san Pietro (a destra)

Guarda i gesti dei protagonisti: san Pietro, pur senza parlare, si capisce perfettamente che sta dicendo “Io? Non sono quello che cercate!”; la donna al centro, che indica con la mano l’apostolo, sicura di averlo riconosciuto, mentre la guardia, alza una mano e sembra quasi che stia urlando contro Pietro, come per mettergli paura e costringerlo a dire la verità.

La grande attenzione ai movimenti ed alle espressioni dei protagonisti sono delle caratteristiche eccezionali della pittura di Caravaggio: anche nel Ragazzo morso da un ramarro l’espressività era uno dei punti di forza della tela.


Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

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