Skip to main content

Impressionismo: Alla Ricerca Di Un Istante Di Luce

Caratteristiche Chiave

  • Gli impressionisti si dedicano soprattutto alla pittura di paesaggio, studiando come cambia la luce nel corso della giornata e riportandola sulla tela. Vogliono catturare nelle loro opere l’istante
  • Usano la tecnica pittorica en plein air, dipingendo all’aria aperta e rappresentando ciò hanno davanti agli occhi. In studio danno giusto qualche ritocco per completare l’opera
  • Gli impressionisti non sono un vero e proprio gruppo ma i vari “membri” hanno uno stile pittorico con caratteristiche simili
  • Gli artisti impressionisti principali sono Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Camille Pissarro e Gustave Caillebotte
  • Édouard Manet anche se frequenta spesso gli impressionisti, li aiuta e molte delle sue opere hanno caratteristiche “impressioniste”, lui non accetta mai di far parte del loro “gruppo”

Opere Più Importanti

“Impressione, levar del sole” (in alto a sinistra”, “Colazione dei canottieri” (in basso a sinistra) e “Scuola di danza” (a destra)

Storia

Molte delle caratteristiche tipiche del movimento Impressionista derivano dal Romanticismo e dal Realismo.

Queste ultime 2 correnti artistiche hanno degli elementi interessanti che ritroveremo poi nell’Impressionismo, e cioè:

  • Il soggetto dell’opera non è fondamentale, infatti non bisogna realizzare per forza opere storiche o religiose (vanno bene anche quelle profane)
  • Anche la pittura di paesaggio è interessante
  • L’artista non deve realizzare opere ubbidendo alle regole e convenzioni
  • Il colore è più importante del disegno
  • L’artista non deve nascondere le proprie emozioni, ma deve esprimerle sulla tela

Ed i 2 pittori romantici che hanno fornito molti di questi elementi sono John Constable e William Turner (ho scritto un articolo sulla vita di quest’ultimo qui).

Pioggia, Vapore e Velocità” William Turner

I loro paesaggi romantici sono dipinti con uno stile immediato e nel tentativo di catturare l’istante sulla tela.

Quando in Francia Corot comincia a dipingere paesaggi ed a presentarle al Salon (la mostra d’arte ufficiale di Parigi) non va per niente bene.

E poi arriva il 1859.

Nel Salon di quell’anno comincia a cambiare qualcosa.

Le opere storiche cominciano a diventare meno interessanti e comincia a nascere una curiosità sempre maggiore verso i quadri di paesaggio.

Nel 1863 Napoleone III inaugura il Salon des Refusés, una mostra pensata per tutte quelle opere che non “fanno parte” delle Belle Arti Accademiche.

Qui Manet presenta la sua Colazione sull’erba (ne ho parlato a fondo qui), un lavoro scandaloso che lascia tutti senza parole.

Colazione sull'erba Manet analisi
“La colazione sull’erba” Édouard Manet

Ma il Salon ufficiale non ne vuole sapere di esporre queste opere “innovative”.

Così nel 1874 viene allestita la 1° mostra impressionista nello studio del fotografo Nadar a Parigi.

Qui vengono presentate ben 175 opere di 30 pittori d’avanguardia e non solo.

Tra tutti i lavori spiccano quelli di Degas, di Renoir e di Monet.

C’è un’opere di quest’ultimo intitolata Impressione, levar del sole (di cui ho parlato qui) che darà proprio il nome a questo nuovo “gruppo” di artisti.

“Impressione, levar del sole” Claude Monet

La stampa non è gentile con loro e sarà sempre peggio con le mostre successive.

Nonostante ciò, alla prima esposizione ci sono stati più di 3.500 visitatori ed alcuni collezionisti cominciano a comprare qualche opera.

La 2° mostra impressionista c’è nel 1876, ma il “gruppo” prende delle posizioni più estreme e ribelle.

Questo li porta a scontrarsi sempre più spesso con la stampa, complicando le cose.

Negli appuntamenti successivi cominciano ad essere assenti membri importanti come Renoir e Sisley, e poi – più tardi – anche Monet smetterà di esporre a queste mostre.

Ma non si tratta soltanto delle mostre.

Anche nel “gruppo” cominciano ad emergere delle divergenze nel 1880.

Renoir, Sisley e Monet non hanno molti soldi e quindi per guadagnare qualcosa cominciano a dipingere seguendo la moda del momento; e poi ci sono Degas, Cézanne e Pissarro che invece non hanno di questi problemi e possono permettersi di continuare a sperimentare percorrendo strade diverse.

Per fortuna le cose cambiano e con il nuovo regime politico della Terza Repubblica Francese i pittori moderni e le opere impressioniste cominciano a piacere al grande pubblico.

Il collezionista Durand-Ruel riesce a portare il successo dell’Impressionismo anche fuori dalla Francia grazie ai suoi contatti nel resto dell’Europa ed anche negli Stati Uniti.

Nel 1889 c’è di nuovo l’Esposizione Universale a Parigi e molte opere impressioniste (soprattutto di Monet, Pissarro e Cézanne) vengono presentate, mentre altre si trovano nel Musée d’Orsay.

Questi sono gli ultimi anni dell’Impressionismo.

Molti membri che ne hanno fatto parte sono già morti e chi è rimasto – come Renoir e Monet – continuano a dipingere fino alla fine dei loro giorni.

Dopo di loro arriverà il Post-Impressionismo: con questo termine vengono indicati diversi movimenti artistici d’avanguardia che prendono ispirazione dall’Impressionismo.

Caratteristiche

Con l’invenzione della macchina fotografica e la definizione delle Leggi sull’accostamento dei colori di Chevreul (secondo cui è meglio accostare i colori senza mescolarli così da avere superfici non uniformi ma un risultato più dinamico) e la comparsa del tubetto di colore per gli artisti, c’è tutto il necessario per rivoluzionare l’arte.

Non c’è neanche più bisogno di lavorare per forza all’interno dello studio perché ora esiste il cavalletto da campagna, così da poter catturare la luce migliore e reale e riportarla sulla tela (come fanno i Macchiaioli in Italia di cui abbiamo parlato qui).

Tutte queste innovazioni si ritrovano negli impressionisti, i cui elementi comuni del loro stile artistico sono:

  • Dipingere all’aria aperta en plein air usando tubetti di colore ed il cavalletto da campagna
  • Utilizzare contrasti di luci ed ombre con colori forti e vividi che rappresentano al meglio l’istante sulla tela
  • Non usare il colore nero, meglio delle sfumature di blu o marrone (anche le ombre si possono fare colorate)
  • Usare colori nitidi per alleggerire il dipinto
  • Rappresentare l’istante ed il movimento sulla tela, mostrando anche i cambiamenti della luce, dell’atmosfera e come cambia il soggetto nel corso del tempo (come si vede nella Cattedrale di Rouen di Monet)
  • Usare delle prospettive troncate, con punto di fuga che si trova fuori dalla tela (questa caratteristica deriva dalle opere giapponesi)
  • Il soggetto non deve stare per forza al centro della tela (come si vede nella Scuola di danza di Degas)

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

Commenti (18)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *