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Impressione levar del sole monet analisi

Impressione, levar del sole di Monet: l’alba dell’impressionismo

Voglio farti conoscere un quadro che ha davvero scritto la storia dell’arte francese ed internazionale. Questa tela ha gettato le basi per la nascita di un gruppo di pittori che hanno lasciato un segno indelebile nel loro mondo: gli impressionisti. Se non hai mai sentito parlare di loro, tranquillo; in poche parole, si tratta di un piccolo manipolo di artisti, le cui opere sono caratterizzate dall’immediatezza e dalla rappresentazione di una natura semplice così come la vediamo. L’opera che sto per farti scoprire si chiama Impressione levar del sole, ed il suo autore è Claude Monet.

Devo raccontarti un sacco di cose interessanti a proposito di questo capolavoro ed ho intenzione di fartele conoscere in questo articolo che stai leggendo ora. In poche parole, quando sarai arrivato in fondo a questo post, ti assicuro che:

  • Avrai capito il motivo per cui questo quadro impressionista è così importante per la nascita degli impressionisti
  • Ti sarai reso conto del perché molti critici al tempo lo hanno considerato un quadro di bassa qualità
  • Ti sarà chiaro cosa significa la parola impressionismo

Ma sta tranquillo. Non saprai solo queste 3 cose, ma molte altre ancora!

Allora, sei pronto a conoscere questo quadro alla perfezione?

Cominciamo subito!

Impressione levar del sole monet analisi
Claude Monet “Impressione, levar del sole” 1872

Data di produzione: 1872

Dimensioni: 48 x 63 cm

Dove si trova: Musée Marmottan Monet, Parigi

STORIA

Non voglio partire “a bomba” parlandoti nel dettaglio dell’impressione sole nascente analisi, perché la storia che c’è alle spalle di questo capolavoro merita di essere raccontata.

Facciamo un passo indietro al 1872.

Siamo a Le Havre, un piccolo paesino a nord-ovest della Francia. Probabilmente non avrai mai sentito parlare di questa località, ma devi sapere che era la città natale di Monet.

In quell’anno, il pittore si è già legato al mondo dell’arte da un po’d di tempo ed un giorno decide di tornare a Le Havre con l’intento di dipingere una piccola serie di opere con protagonista il porto della città.

Quadri Le Havre Monet
Gli altri quadri su Le Havre

Un solo quadro non bastava? Perché dipingerne una serie?

Monet opta per questa soluzione “seriale” perché vuole ritrarre la zona in vari momenti differenti, studiandone le differenze.

Nascono così delle scene completamente differenti: un quadro mostra le luci dell’alba, un altro le variazioni in pieno giorno, un altro ancora il calore del tramonto, fino a giungere in piena notte.

Per diversificare i quadri della serie, Monet si serve anche di punti di vista differenti.

Cosa significa?

Per alcuni dei suoi lavori si serve di un punto di vista proprio a pelo dell’acqua; in altre occasioni, invece, si mette comodo in una stanza d’albergo che dà sul porto e dipinge quello che si vede.

Perché ti sto parlando di questa serie di quadri?

Semplice. Perché Impressione levar del sole Monet è uno dei protagonisti del gruppo.

Ma adesso torniamo alla storia.

Passano un paio d’anni ed arriviamo all’aprile del 1874, e a Parigi viene inaugurata una nuova mostra d’arte di un gruppo nato da poco, chiamati “Pittori, scultori, incisori, ecc. Inc.”.

E chi sarebbero?

Sono una piccola squadra di artisti totalmente innovativi: sono stanchi dell’arte tradizionale e vogliono proporre qualcosa che dia una bella scossa al loro periodo artistico.

Forse potresti rimanere sorpreso che tra i 13 partecipanti alla mostra c’erano dei completi sconosciuti al tempo, ma che nel giro di qualche anno diventeranno delle vere e proprie leggende dell’arte, come ad esempio Degas, Pissarro, Renoir, Sisley ed anche Monet.

Niente male, eh?

Nel 1874 i loro nomi non dicono nulla ai visitatori della mostra, tant’è che i lavori che compongono il percorso espositivo sono circa 200 lavori, molti dei quali diventano bersaglio delle critiche velenose di molti dei visitatori e soprattutto di critici.

Anche il lavoro di Monet Impressione sole nascente è esposto in questa occasione, circondato da altre centinaia di capolavori, tutti in attesa di essere scoperti ed essere amati dal pubblico.

In realtà soltanto il secolo successivo questa tela con il sole che sorge e tanti altri quadri di Monet otterranno il riconoscimento che meritano.

Anche i ladri si renderanno conto del valore (economico) dei lavori di Monet.

Nel 1985, infatti, il quadro di cui ti sto parlando oggi è stato rubato mentre era esposto al Musée Marmottan Monet.

I 2 ladri erano Philipe Jamin e Youssef Khimoun; la loro impresa è costata 5 anni di fatica alle autorità, i quali, alla fine sono riusciti a ritrovare il quadro sano e salvo e poi, nel 1991, è stato esposto nuovamente al pubblico.

Oltre a questo successo curioso, non ti sembra strano anche il titolo dell’opera?

Ovviamente Impressione Levar del sole è la traduzione in italiano dell’opera: in francese il suo nome è Monet soleil levant.

Ora ti spiego la storia del titolo.

Negli anni Settanta dell’800, le opere di Monet sono tutte accomunate da una fitta nebbia che sembra avvolgere tutti i suoi panorami: i dettagli sono poche e le pennellate sono veloci ed immediate.

Tra l’altro, rimanendo sempre nell’ambito dei nomi, devi sapere che Monet ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta del titolo per il catalogo della mostra “impressionista”.

Questo piccolo aneddoto te lo voglio raccontare con le sue parole:

Mi hanno chiesto di dare un titolo per il catalogo, e certamente non poteva essere una visione di Le Havre, ed allora ho detto “Metta Impressione”.”
Copertina catalogo mostra Impressinoisti 1874 Monet analisi
Copertina del catalogo

Ma perché scegliere proprio il termine “impressione”? Non poteva usare un titolo come “immagini del sole che sorge”?

In effetti le possibilità di scelta (sia per il quadro che per il catalogo) erano molte, ma la parola Impressione che leggi sia per il catalogo della mostra che per il suo lavoro in particolare, l’ha utilizzata appositamente per difendersi da tutte quelle accuse mosse dai critici, i quali dicevano che i suoi lavori non erano buoni perché erano privi di dettagli e le pennellate erano troppo rapide.

La Francia di quegli anni però non era la prima volta che sentiva la parola “impressionismo” o simili.

In effetti, questo termine era stato già utilizzato già per descrivere l’atmosfera dei quadri dipinti dagli artisti della scuola di Barbizon.

Ed infatti, un altro artista, Édouard Manet, era rimasto talmente affascinato da questa parola che ricorreva tantissime volte per le sue opere.

Insomma, “Impressione” era diventata una parola molto di moda al tempo, ed anche la critica se ne stava rendendo conto.

A questo proposito, devi sapere che il critico d’arte Louis Leroy ha definito (in modo negativo) questa mostra del 1874 “L’esibizione degli Impressionisti”, riferendosi soprattutto all’impressione sole nascente Monet, facendo proprio leva sul titolo di quest’opera.

Il fatto che la definizione di Leroy ed il quadro di Monet avessero un nome praticamente identico non era un caso.

Il quadro di Monet aveva causato una reazione comune agli osservatori: la foschia domina tutta la scena, è tutto così poco chiaro e superficiale.

Non c’è voluto molto tempo prima che l’opinione di Leroy si diffondesse in ogni angolo, arrivando ad attirare anche l’attenzione di altri artisti contemporanei di Monet.

Leggendo ciò che il critico pensava della loro esposizione (e delle loro opere), gli artisti che avevano partecipato alla mostra hanno deciso di riprendere il termine negativo con cui Leroy li ha “marchiati” ed hanno deciso di ribattezzare la loro piccola unione di talenti, chiamandosi Impressionisti.

Sia critici che artisti, però, sapevano che la questione era dovuta soprattutto al quadro di Monet, il quale aveva riportato su tela una delle più innovative e controverse delle immagini sole che sorge.

Lo stesso Monet aveva capito di aver sollevato un polverone di cui si sarebbe parlato molto negli anni a venire.

Lui, però, è stato molto astuto ed ha utilizzato tutta la faccenda per il proprio tornaconto: in poche parole, giocando sulla curiosità e disapprovazione da parte della gente riguardo il suo stile, ha cominciato ad abusare del termine “impressione”.

Così, dopo il 1874 ha cominciato ad intitolare molti dei suoi lavori con questa parola (cambiando però il soggetto): ad esempio, nel 1879 dipinge Effet de Brouillard, Impressione e poi nel 1884 Giardino a Bordighera, Impressione di Mattino.

DESCRIZIONE

Questo bellissimo lavoro di Monet ritrae il porto di le Havre all’alba: il sole è sorto da poco ed in primo piano, guardando con attenzione, si vedono delle piccole barchette.

Inutile dirlo, però: il primissimo dettaglio che salta all’occhio è proprio quel sole rossastro.

Particolare sole rosso impressinoe levar del sole Monet analisi
Particolare del sole

So che potrebbe sembrarti difficile a causa della nebbia profonda che c’è, ma cerca di spingerti con lo sguardo un po’ più in lontananza.

Ci sono delle altre piccole imbarcazioni, ma poi si vedono le sagome di alcune navi molto, ma molto più grandi.

Particolare piccola barca impressinoe levar del sole Monet analisi
Particolare della barca piccola in primo piano

Avrai notato che man mano che ci si allontana dal centro, le figure diventano sempre più confuse e qualche volta è veramente difficile distinguere con chiarezza le navi.

Comunque, oltre a queste grandi imbarcazioni moderne, si vedono anche alcuni edifici industriali che normalmente si vedono nei porti più attrezzati.

Particolare grande nave moderna impressinoe levar del sole Monet analisi
Particolare della grande nave

Perché tutta questa attenzione per la tecnologia?

In effetti, le grandi navi moderne e le grandissime strutture non farebbero mai pensare che si tratti di uno scorcio di Le Havre.

A questo proposito, devo svelarti un piccolo segreto.

Nel mondo reale, la sezione sinistra del porto di Le Havre è occupata da alcune casupole, ma Monet le cancella nel suo quadro!

Porto Le Havre Monet oggi
Il porto di Le Havre oggi

Il pittore sacrifica le abitazioni per mettere in mostra un porto funzionale, moderno e pienamente operativo.

Ma perché ha cambiato l’aspetto del porto?

Devi sapere che nel 1870-1871, la Francia era reduce dalla guerra franco-prussiana, da cui era uscita sconfitta.

Con il morale dello stato a terra, ora più che mai c’era bisogno di ricominciare ad investire per diventare ancora più forti di prima.

Particolare industrie fumo impressione levar del sole Monet analisi
Particolare delle industrie in secondo piano

Le Havre di Monet è lo specchio perfetto della Francia che stava ingranando nuovamente, pronta a ricostruire le macerie per tornare ad essere uno degli stati più forti del mondo.

Questo lavoro di Monet è una perfetta fusione tra tradizione ed innovazione.

Da una parte, il pittore attinge a piene mani dal genere della classica pittura di paesaggio (basta che dai un’occhiata al quadro con la nave di Turner per capire di cosa sto parlando) ma dall’altra include alcune novità senza precedenti.

Questa scena infatti è caratterizzata da pennellate rapide che mettono in risalto soltanto i particolari più importanti del porto, così da non farci distrarre con inutili particolari.

Quello che deve colpire la nostra attenzione devono essere soltanto navi, il porto che sta lavorando e la modernità.

Nonostante voglia dare risalto ad un lato così tecnico della sua piccola cittadina, il suo quadro rimane molto spontaneo, privo di inutili artifici.

Siamo agli albori dell’Impressionismo.

C’è un altro aspetto interessante a proposito di questo quadro di cui ti voglio parlare: i colori.

Nella sua piccola serie di quadri su Le Havre, Monet ha quasi sempre dipinto le sue panoramiche appoggiandosi nella camera d’albergo, ma c’è un particolare da non trascurare: sulla tela, infatti, ha disposto diversi strati di varie tonalità di grigio, alcune più chiare ed altre più scure.

Con questa piccola “modifica” il risultato finale è straordinario: tutto è circondato da un’atmosfera poco nitida e molto vaga, facendoci capire che si tratta di Le Havre, ma non è una tradizionalre riproduzione.

Tutti i contorni tra gli oggetti della scena ed addirittura il confine tra cielo e mare è molto difficile da riconoscere.

I colori non sono separati tra loro con decisione, anzi, sono tutti mescolati ed in perfetta armonia contribuiscono a rendere il quadro quasi un paesaggio di un sogno.

Tieniti forte adesso: voglio parlarti di un dettaglio eccezionale.

In tempi recenti, il quadro è stato sottoposto ad importanti esami relativi alla saturazione dell’intera scena.

Non ti voglio annoiare con paroloni tecnici e concetti difficili, quindi, ti dirò direttamente il risultato: il sole che si vede nell’opera ha la stessa luminosità del cielo circostante.

Mi spiego meglio: adottando un particolare filtro e guardando il quadro in “bianco e nero” il sole nel quadro di Monet scompare!

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Versione “desaturata” del quadro

Per spiegarti questo fenomeno, devo citare il dottor Margaret Livingstore, un neurobiologo dell’Università di Harvard.

Il dottore afferma che la parte più “antica” della nostra corteccia visuale presente nel cervello (e che hanno anche altri animali), ci permette di vedere soltanto la luminanza del mondo circostante, ma non i colori.

Però, noi uomini (ed i primati) disponiamo anche di una sezione più “nuova” della nostra corteccia visuale, ed è quella che ci permette di distinguere i colori.

Per questo motivo siamo in grado di vedere quella sfera incandescente che risalta al centro dell’opera di Monet.

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Particolare della firma di Monet

Come avrai capito, è stato un quadro davvero innovativo, ed a fine ‘800, i critici ed il pubblico non erano ancora pronti per tutte queste novità mostrate nella mostra degli Impressionisti.


Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

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