Il Sabba delle Streghe di Goya: Potere nella Paura
Sabba delle Streghe Goya
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Data di Realizzazione
1820-1823
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Dimensioni (Larghezza x Altezza)
438 x 140 cm
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Tecnica
Olio su muro trasportato su tela
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Dove si Trova
Museo del Prado, Madrid
Informazioni su Il Sabba delle Streghe
- La tela fa parte delle Pitture nere, una serie di dipinti oscuri che Goya ha dipinto direttamente sui muri di casa sua nella Quinta del Sordo
- Protagonista è Satana con l’aspetto di una specie di capra sta dando ordini ad una congrega di streghe, ipnotizzate e terrorizzate
- In fondo a destra si vede una donna vestita elegante, forse è una giovane che deve diventare strega
- È una tela di critica con cui Goya mostra come l’individuo perda il proprio carattere ed aspetto quando si fonde con una folla piena di paura che non ragiona
- Usa colori bui e scuri, dove spunta qualche traccia chiara di marrone
Storia
Quest’opera fa parte della serie Pitture Nere.
Sono dei dipinti che Goya ha realizzato sui muri della sua casa nella Quinta del Sordo tra 1820 e 1823.
Tempo dopo la morte del pittore, la casa viene acquistata dal barone Émile d’Erlanger, il quale, dopo aver scoperto gli incredibili capolavori presenti sui muri dell’abitazione, decide di farli trasferire su tela per poi rivenderli.
Ma non ha successo.
Così nel 1881 decide di donare tutti i lavori al Museo del Prado, dove si trovano ancora oggi (compreso Il Sabba delle Streghe di cui parliamo qui).
Curiosità
È stato il restauratore Martínez Cubells ad occuparsi del trasferimento dei lavori da muro a tela, ma durante l’operazione di questo in particolare è stato costretto a tagliare parte della tela sui lati (forse per adattarla al nuovo spazio espositivo).
Descrizione
Attenzione
Quest’opera non è da confondere con un altro lavoro di Goya intitolato Il Grande Caprone. I due lavori hanno un soggetto simile e spesso vengono chiamati entrambi Sabba delle Streghe, ma si tratta di due dipinti diversi.
Confronto “Il Sabba delle Streghe” (sinistra) con “Il Grande Caprone” (destra)
Il protagonista della scena è Satana, qui ritratto mentre sta su un’altura di rocce mentre parla davanti ad una folla.
Particolare di Satana
Illustrazione di Moloch di Athanasius Kircher
Davanti a lui ci sono un gruppo di donne in semicerchio, tutte sedute in ginocchio e terrorizzate.
Particolare del venditore d’acqua
Sono streghe: alcune di loro hanno paura, mentre altre sono ipnotizzate dalle parole del demonio e lo ascoltano, anche perché lui impone il proprio potere non tramite carisma o abilità nel parlare, ma attraverso paura, rivalità e discordia.
Particolare della struttura della scena
Alla destra di Satana c’è una donna di spalle vestita di bianco, ed accanto a lei si vedono delle bottiglie e fiaschette vuote (forse erano delle droghe o pozioni necessarie per la cerimonia).
Particolare della donna in bianco e delle bottiglie
All’estrema destra del gruppo si vede una donna in disparte, vestita con eleganza e con un’espressione incerta.
Particolare della donna elegante in disparte
Forse è una nuova arrivata che deve essere iniziata al culto di Satana. Per alcuni studiosi invece potrebbe trattarsi di Leocadia Zorrilla, la giovane amante di Goya che ha convissuto con lui nella Quinta del Sordo.
Goya dà vita ad un’opera buia, utilizzando soprattutto tonalità scure, come nei quadri di Caravaggio. Utilizza:
- Tela nera di base
- Grigio
- Blu
- Marrone
Particolare dei colori utilizzati
Significato
Il lavoro di Goya è una critica verso l’uomo quando fa parte di una folla. Quando si diventa un gruppo, si perde il proprio pensiero e la propria individualità ed – in questo caso – si trasforma in un gregge di terrore e paura, perdendo ogni traccia di carattere.
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Dario
Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.
Pittore italiano vissuto tra ‘500 e ‘600, attivo soprattutto a Roma. In seguito ad un omicidio ha vissuto a Napoli, Malta e Sicilia.
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