Il pagamento del tributo di Masaccio: Analisi

Il pagamento del tributo di Masaccio: Analisi completa del quadro

Eccoci ancora una volta insieme per scoprire un altro quadro famosissimo in tutti i suoi dettagli e scoprirne tutti i significati. Dopo aver visto un quadro importantissimo del primo Realismo francese oggi torniamo ancora una volta indietro nel tempo per scoprire invece tutte le caratteristiche de il pagamento del tributo di Masaccio; questo è uno dei quadri più interessanti di questo pittore italiano del ‘400 e contiene alcune delle caratteristiche che contraddistingueranno molti quadri in futuro.

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Anno di produzione: 1425

Dimensione: 255×598 cm

Dove si trova: Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze

Il quadro in un primo momento potrebbe sembrare molto semplice, ma in realtà non lo è. Dando una rapida occhiata si può notare che all’interno di quest’unico quadro vengono rappresentati ben tre momenti distinti, legati tra loro attraverso un sistema di gesti e anche attraverso lo sguardo dei protagonisti. Volendo mettere in ordine cronologico le tre scene, ecco quale sarebbe il loro ordine: prima c’è l’ordine da parte di Cristo nella scena centrale, poi c’è la pesca di Pietro e successivamente il pagamento del tributo.

Il quadro è un affresco molto interessante dove si nota una grande contrapposizione tra i colori delle vesti degli apostoli e di Cristo stesso, che sono nettamente contrari a tutta l’ambientazione, la quale è molto spoglia. La composizione dell’ambiente è molto povera e questo è un fatto voluto dallo stesso Masaccio, cosicché l’osservatore possa concentrare il suo sguardo sulla scena in atto e non sul resto del quadro.

 Il personaggio ritratto più volte all’interno del il pagamento del tributo è San Pietro, il quale nella scena centrale è colui che si trova di fronte a Cristo che gli indica di dover andare a prendere il denaro dalla bocca del pesce, poi nella scena a sinistra è rappresentato sempre San Pietro proprio mentre si trova a prendere il denaro necessario in mare e alla fine nell’ultima scena a destra invece è rappresentato mentre paga il gabelliere.

Anche la figura del gabelliere è rappresentata due volte: nella scena centrale è ritratto di spalle con le vesti diverse da quelle degli apostoli, con un colore tendente all’arancione e rappresentato anche di spalle (posizione attribuita solitamente alle figure empie come Lucifero o altri personaggi oscuri all’interno dei quadri con tema religioso).

C’è un motivo ben preciso se all’interno de il pagamento del tributo sia proprio Pietro a pagare il tributo e non la figura di Cristo: è Pietro ad effettuare il pagamento poiché simbolicamente sarà colui che poi avrà una relazione importante con il genere umano (bisogna ricordare infatti che San Pietro diventerà il primo Papa in assoluto).

Tornando rapidamente all’ambientazione, si può sottolineare in ultima istanza che è presente un’ultima contrapposizione tra la natura, che si trova alle spalle degli apostoli nella scena centrale e un piccolo scorcio di città che invece si trova alle spalle del gabelliere nell’ultima scena.

Il pagamento del tributo è uno dei quadri più importanti in assoluto nel ‘400, sia per lo schema utilizzato all’interno del quadro (ovvero per la successione degli avvenimenti attraverso tre fasi diverse) e anche per la tecnica pittorica utilizzata, dove tutti sono rappresentati in modo molto realistico, quasi come se fossero vivi e non delle figure dipinte.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

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