Il Colosseo e i Fori imperiali in area pedonale |

Il Colosseo e i Fori imperiali in area pedonale

Colosseo

Finalmente torniamo a parlare di notizie di attualità che però riescono a strappare un sorriso a tutti coloro che sono interessati all’arte.Sicuramente in tantissimi avreste visto al telegiornale o letto sui quotidiani alcuni fatti di attualità che stanno mettendo “sottosopra” Roma. Proprio cosi.

Tutto quello che sta sconvolgendo la capitale italiana è in realtà un’opera urbanistica che mira a trasformare un’importante area archeologica in un sito pedonale che può essere raggiunto facilmente da tutti.

L’area in questione è quella del Colosseo e dei Fori Imperiali, che proprio da un paio di giorni è stata resa completamente accessibile dai pedoni e chiusa al traffico delle macchine.

Quante volte attorno al colosseo sfrecciavano macchine a tutta velocità come manifestazione dello stress urbanistico? Ora quello è solo un brutto ricordo. Ora infatti tutto è accessibile unicamente a piedi e i turisti possono ammirare la bellezza dell’anfiteatro Flavio senza rischiare di rimanere investiti o colpiti dallo smog cittadino.

Sicuramente è un passo importante per l’ecologia e per l’interesse archeologico di queste zone. La chiusura al traffico di queste zone ha destato anche l’interesse di numerosi archeologi che sperano di poter effettuare degli scavi in queste zone del colosseo e dei Fori Imperiali così da poter riportare alla luce delle importanti reliquie.

Fori Imperiali

Sicuramente è solo l’inizio di un percorso ecologico/artistico che valorizzerá la già bellissima Roma e speriamo che si continui per questa strada. Ovviamente, come già ascoltato ai telegiornali, ci sono state anche delle manifestazioni contrarie riguardanti però l’impianto politico del nuovo sindaco, ma se questo nuovo sindaco continuerà a valorizzare gli elementi portanti della storica Roma, sicuramente ci saranno anche delle notevoli ripercussioni basate sugli introiti portati dai turisti.

Questa grandiosa trasformazione in area pedonale quindi costituisce un nuovo ed ulteriore motivo per visitare la bellissima Roma, che continua a stupire da tantissimi secoli, con la sua storia e la sua arte.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

2 risposte

  1. isabella ha detto:

    posso dire una cosa?
    “attorno” al Colosseo le macchine non sfrecciano dai tempi del Sindaco Petroselli.
    Sfrecciavano (compatibilmente con gli ingorghi) su Piazza del Colosseo dove tutt’ora circolano nelle due direzioni.
    L’unica cosa che è stata limitata (sempre “attorno” al Colosseo) è il tratto di forse 100 metri che va dal semaforo della stazione metro B al semaforo di incrocio con Piazza del Colosseo.
    Quindi tutto il populismo dello spartitraffico è davvero fuori luogo.
    I Fori andavano chiusi, tutti, a partire da PIazza Venezia, certo e dovrebbero essere finanziati nuovi scavi nell’area sepolta dalle manie di grandezza del ventennio.
    Ma perchè tutta questa fretta? Perchè costringere le persone che abitano all’Appio Latino o al Tuscolano (già penalizzate dai lavori della Metro C che ha chiuso una serie di strade alternative) ad imbottigliarsi nell’unica via rimasta (semi)aperta, ovvero S. Giovanni?
    Si poteva aspettare l’apertura della Metro C e fare un’opera seria di chiusura? Così è solo una bella facciata (e aspettiamo settembre per capire come davvero andrà)…

    • Dario ha detto:

      Ciao Isabella, hai ragione. Io purtroppo non abito a Roma ma ci sono stato per un paio di anni. Le cose che ho scritto sono legate a fonti esterne o cose che ho visto al telegiornale.
      Comunque sono sicuro che questa azione di chiusura dell’area sia stata fatta con un buon fine ma in troppa fretta come dici tu.
      Bisognava analizzare meglio il piano delle strade per non far uscire problemi come questo.
      Speriamo che in un prossimo futuro si riesca ad ovviare a queste problematiche con ulteriori chiusure e magari di aperture di altre strade che sono distanti dai turisti e che permettano sia agli automobilisti che i civili di coesistere senza che ci sia uno sbilancio da una parte che dall’altra.

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