
Il bacio di Gustav Klimt: Il Capolavoro d’Oro
Voglio farti conoscere una delle opere più famose di tutti i tempi. Questa tela è stata realizzata da Gustav Klimt, pittore austriaco vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900 ed autore di fantastici lavori tra cui quello di cui ti parlerò oggi: il Bacio.
Ci sono molte cose che devi sapere su questo capolavoro.
Ho deciso di scrivere questo articolo per spiegarti tutto in modo chiaro e semplice.
Una volta che avrai finito di leggerlo, ti assicuro che:
- Conoscerai la storia dell’opera
- Scoprirai quali sono i dettagli più importanti della composizione
- Scoprirai il significato del lavoro e capirai perché ha avuto così tanto successo
E molto altro ancora.
Sei pronto per conoscere per bene il Bacio di Klimt? Cominciamo.

Data di realizzazione | 1907-1908 |
Dimensioni | 180 x 180 cm |
Dove si trova | Österreichische Galerie Belvedere, Vienna |
STORIA
Quando Klimt realizza quest’opera è già un artista affermato.
Siamo nel pieno della sua carriera, nella fase detta periodo d’oro.
Periodo d’oro?
Esatto.
Ha questo nome perché – per i lavori creati in questo periodo – Gustav utilizza soprattutto il color oro.
Questo è il suo marchio di fabbrica.
Ed i risultati sono straordinari.
So cosa ti stai chiedendo.
Come ha avuto l’idea di utilizzare il color oro?
Ora te lo spiego.
Klimt nel 1903 si reca 2 volte a Ravenna.
Qui ammira dal vivo i leggendari mosaici conservati nella basilica di San Vitale risalenti all’età bizantina.

Ne rimane talmente affascinato che cerca in tutti i modi di replicare l’effetto di queste antiche opere nei suoi lavori.
E ci riesce.
Andiamo avanti e lascia che finisca di spiegarti la storia de il Bacio Klimt.
Gli inizi del ‘900 sono anni di grande fermento.
Le industrie lavorano a pieno ritmo, la scienza fa molti passi in avanti e la società vive un periodo di tranquillità.
Ma non l’arte.
E perché?
Gli artisti vissuti in questo periodo ritengono che non abbia più quell’importanza che aveva avuto in passato e si sia impoverita.
In questo contesto nasce il capolavoro di Klimt.
Una piccola curiosità: in origine il titolo dell’opera non era “Il bacio” ma Das Liebespaar, cioè “Gli amanti”.
Gustav ci lavora a piene energie nella prima metà del 1908 e la termina nel giro di un anno.
Appena completato il quadro il bacio di Klimt è protagonista di una mostra a Vienna.
Ed ottiene immediatamente un successo straordinario.
Al termine della mostra il lavoro viene trasportato alla Neue Galerie (oggi l’Österreichische Galerie Belvedere), dove si trova ora.
DESCRIZIONE
Guarda con attenzione questa tela.

Prima di parlarti di dettagli, particolari e della composizione c’è una cosa molto importante che voglio dirti.
E sarebbe?
Il bacio Gustav Klimt è stato realizzato su una tela quadrata e non rettangolare come si fa di solito.
E perché?
Te lo dirò più tardi.
Ora concentriamoci sui protagonisti: un uomo ed una donna che si abbracciano in un luogo immaginario.

Lui sta stringendo dolcemente il viso della donna ed appoggia la sua testa su quella della compagna.
Quest’ultima invece ha il volto messo di lato appoggiato sulla propria spalla sinistra.

Stando in questa posizione possiamo osservare da vicino la sua faccia.

Ha un colorito molto chiaro e le guance sono leggermente arrossate.
I suoi occhi chiusi indicano un’espressione serena e rilassata.
Se guardi un po’ più a destra vedrai che tra i suoi capelli ci sono dei fiori.

A circondare i volti dei protagonisti ci sono le loro mani.
Lei ha il braccio destro alzato e la mano sul collo del compagno e con la sinistra stringe l’altra sua mano.

E per quanto riguarda l’uomo? Ci sono dei dettagli degni di nota?
Giusto uno.
L’uomo ritratto ne il bacio quadro di Klimt non ha dei fiori tra i capelli, ma una ghirlanda di foglie d’edera.

Anche i vestiti sono molto interessanti.

Entrambi indossano delle vesti larghe color oro, caratterizzate da motivi astratti e luminosi.
La donna, in particolare, ha una veste attillata che lascia gambe e spalle scoperte.
Il protagonista del lavoro di Gustav Klimt il bacio invece veste una larga tunica con quadrati neri, bianchi e grigi.
Ma non farti ingannare.
Da cosa?
Con tutto quest’oro è difficile notarlo, ma entrambi i protagonisti sono inginocchiati su un prato con dei fiori.

Un prato?
Esatto.
Nella sezione inferiore del quadro bacio di Klimt c’è un grande prato con fiori gialli e viola.

Ed hai notato quella sorta di aura che avvolge i protagonisti?

È come una barriera che si estende alle spalle della donna ed arriva a terra trasformandosi in lunghi fili con triangoli d’oro.

Lo sfondo dell’opera è caratterizzato invece da tantissimi puntini d’oro.

Ma c’è altro che devi sapere su questo lavoro.
Per esempio?
I contrasti sono alla base di tutta l’opera.
Mi spiego meglio.
Dà un’occhiata alle mani dei protagonisti.

Lui ha delle mani scure, ruvide e spigolose; quelle di lei sono delicate, morbide ed allungate.
Anche i colori sono importanti.
Quel velo d’oro che avvolge i personaggi di cui ti ho parlato prima ha una luminosità decisamente maggiore rispetto a quella dello sfondo.

E guarda da più vicino la veste della donna.

Qua e là ci sono cerchi blu, verdi e rossi che saltano subito all’occhio rispetto al colore oro che domina tutta la composizione.
E tranquillo, non ho dimenticato.
Sai perché il quadro di Klimt bacio è stato realizzato su una tela quadrata e non rettangolare?
In questo modo Gustav ha potuto mettere ancora più in risalto la coppia di protagonisti.
SIGNIFICATO
Cerchiamo di capire qual è il significato di quest’opera.
Voglio farti una domanda.
Ti sei chiesto chi siano i protagonisti della scena?
Questa domanda se la sono posta molti studiosi.
Elizabeth Hickley, nel suo romanzo The Painted Kiss ha ipotizzato che l’uomo fosse lo stesso Klimt e la donna Emilie Flöge, la sua compagna.
Ed è così?
Non ci sono prove.
Anzi, lo stesso artista ha detto che questa tela è solo un’allegoria dell’amore.
E c’è dell’altro.
I critici ritengono che nel 1907 Klimt avesse raggiunto una “maturità artistica” nella sua carriera.
Questo periodo è caratterizzato da molti ritratti di donne simili tra loro.
E si vede anche nel bacio di Klimt.
Cioè?
Le tonalità dorate che usa servono a mettere in risalto l’amore tra l’uomo e la donna, i quali arrivano quasi a fondersi con un abbraccio.
Attorno ai 2 un’aura luminosa, quasi divina li avvolge.
Guardala più da vicino.

Hai notato le spirali?
Questa struttura simboleggia l’infinito.
In questo particolare contesto potrebbe alludere al fatto che l’amore non ha fine.
A questo proposito voglio farti notare un’altra cosa.
Cosa?
Il prato.
Ti sei reso conto che subito a destra dei piedi della donna finisce e c’è un baratro?

Non è un errore dell’artista.
Come ti ho detto prima il bacio di Gustav Klimt è basato sui contrasti.
Da un lato c’è l’aura con la spirale che rappresenta l’infinito, dall’altro l’improvvisa fine del prato potrebbe indicare che ogni cosa terrena è destinata a finire.
Sai perché questa tela ha avuto così tanto successo?
Per la sua apparente semplicità.
Il lavoro di Klimt potrebbe rappresentare l’amore senza fine incastonato in una scena completamente dorata.
Ah, un’ultima cosa.
Ricordi la ghirlanda tra i capelli dell’uomo?

È un dettaglio che Klimt ha ripreso dalla mitologia greca; la ghirlanda infatti era un dettaglio legato a Dioniso e rappresentava l’estasi e l’ebrezza del vino.
Giorgia
Ma i fili d’oro che si trovano al di sotto dei piedi della donna, non sono tipo dei fiori? Perché se si guarda bene non finiscono tutti all’estremità dell’aura ma iniziano tutti nel prato fiorito…
Dimmi te.
Dario
Mescolandosi fiori e fili può sembrare che anche quest’ultimi siano dei fiori, in realtà sono dei fili d’oro che scivolano dal vestito della protagonista. Hanno una forma diversa dai fiori che compongono il prato sotto di loro.
Giulia
Ma nell’ambito della mitologia greca, Dioniso nn è il Dio del vino mentre Afrodite la Dea dell’amore ?
Dario Mastromattei
Ciao Giulia, hai ragione, ho fatto un piccolo errore. L’ho corretto subito. Grazie per la segnalazione.
Patricia
Molto coinvolgente. Scopro solo oggi questa area che trovo sia utilissima e molto coinvolgente sia per gli adulti ma molto di più per i giovani che si affacciano al mondo dell’arte. Ci sono sempre dettagli che uno non conosce. Un bel ritmo narrativo che ti prende fino all’ultima parola. Bravo Dario spero di trovare molto di più .
GAETANO
MOLTO DETTAGLIATO,RICCO DI PARTICOLARI, OTTIMI DETTAGLI TECNICI.HO DIPINTO UNA COPIA,E QUESTA DESCRIZIONE È STATA MOLTO UTILE.
Antonella
Grazie, interessante!! Non ho cultura artistica ma. Sei stato molto chiaro e d apprezzo tantissimo chi riesce a spiegare un’opera come fosse un libro, con la stessa intensità anzi i questo caso talvolta lascia molto anche all’interpretazione di chi osserva un’ opera
Claudia
sei davvero una risorsa. appassionato e mai banale. stupendo leggerti anche quando si consocono bene le opere. grazie!
Patrizia Guzzoni
Sarei curiosa di sapere qualcosa sulla provenienza del dipinto e se ha una storia analoga al ritratto di Adele Bloch Bauer.
Margherita
Sarei curiosa di capire se ci sono più profonde affinità tra il quadro e il mito di Apollo e Dafne.Lo trovo un collegamento interessante.
Dario Mastromattei
Ciao Margherita, grazie per il tuo commento. 🙂
Sicuramente il soggetto erotico lega il quadro di Klimt al mito di Apollo e Dafne, e secondo me potrebbe esserci qualche richiamo all’antico mito: in effetti la posizione della donna sembra quasi come se stesse per staccarsi dall’uomo per abbandonarsi alla natura sottostante, proprio come Dafne che si trasforma in pianta per scappare da Apollo.
Grazie per lo spunto, mi informerò meglio. 🙂
anna caruso
mi è stato molto utile,grazie
Dario Mastromattei
Sono contento che ti sia stato utile Anna, buona giornata! 🙂