Gli amori di Paride ed Elena di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
Voglio farti scoprire un quadro di David non molto conosciuto dal pubblico. Si tratta di un lavoro molto interessante, che mostra un David amante dei soggetti mitologici e soprattutto, grande conoscitore della letteratura greca. Se hai già sentito parlare di questo artista, allora conoscerai anche i suoi lavori più celebri, come quello con protagonisti gli Orazi, ma oggi, non voglio parlarti di quel capolavoro, ma di un’altra opera, intitolata Gli amori di Paride ed Elena.
Quando avrai terminato di leggere questo articolo, posso assicurarti che apprenderai molte, importanti informazioni a proposito di questo quadro, come la data di realizzazione, le dimensioni della tela, dove è conservato, chi è stato a commissionare questo lavoro e soprattutto chi sono Paride ed Elena.
Data di produzione: 1788
Dimensioni: 147 x 180 cm
Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi
Chi sono Elena e Paride? Sono due ragazzi, importanti protagonisti dell’Iliade, celebre capolavoro letterario dell’autore greco Omero. In breve, secondo la storia, Paride venne chiamato a giudicare la dea più bella in una competizione tra Afrodite, Era ed Atena; ognuna di esse promise a Paride una ricompensa diversa qualora l’avesse scelta, ed Afrodite gli avrebbe dato in cambio l’amore della donna più bella del mondo, Elena.
Paride accettò l’offerta di Afrodite e così Elena si innamorò di lui. La donna era sposata con Menelao, ed allora, Paride, la rapì, gettando le basi per il conflitto noto come la Guerra di Troia.
David è sempre stato un grande appassionato dell’Iliade, ed infatti, questo non è l’unico quadro su tale tema: c’è un’altra spettacolare tela relativa al funerale di Patroclo.
Perché tutto questo interesse per il mondo greco? Perché David era uno dei più importanti esponenti della pittura neoclassica.
Coloro che facevano parte di questa corrente artistica, pensavano che gli antichi avessero raggiunto la perfezione in ogni campo, e solo imitandoli si sarebbe potuto dare vita a nuovi capolavori.
Ora voglio parlarti di come è nato questo quadro su Paride ed Elena. Se hai letto la scheda riassuntiva sopra, sai che l’opera venne dipinta nel 1788, poco prima che David si dedicasse alla realizzazione di alcuni dei suoi più celebri capolavori.
Fu il conte d’Artois a richiedere al pittore francese questo quadro ispirato all’Iliade, e David si mise subito al lavoro, completandola in tempi rapidi.
Adesso guarda il quadro: al centro della composizione, abbastanza rimpiccioliti, ci sono i due amanti, abbracciati, ed appoggiati su un triclinio su cui ci sono tanti tessuti di colore diverso.
Paride, come gli antichi eroi greci, è dipinto privo di vestiti, e solo con un mantello colore blu che gli cade dalla spalla e con in testa un cappello rosso, mentre Elena ha un velo trasparente bianco e sopra questo c’è un altro velo più spesso, color rosa.
Paride guarda Elena innamorato, mentre quest’ultima ha gli occhi chiusi, non lasciando intendere se si stia lasciando andare alle lusinghe dell’uomo, oppure sia già conscia del fatto che la loro unione porterà ad una sanguinosa guerra.
Perché Paride ha una lira in mano? Probabilmente lo strumento musicale è il simbolo della seduzione: attraverso la musica, l’uomo avrà cercato di addolcire Elena per conquistarla.
Se allontani lo sguardo dai protagonisti, puoi notare un fascio di luce che proviene dall’esterno e che mette in risalto i due ragazzi. Sembra proprio che questa luce provenga da dove ci troviamo, come se ci fosse una sorta di balcone spalancato che lascia entrare tutta questa luce.
Alle spalle dei protagonisti, dietro al “separé”, puoi notare un quartetto di cariatidi, molto simili a quelli realizzati da Jean Goujon, scultore ed architetta francese a cui si David sicuramente si è ispirato.
Un’ultima cosa: gli studiosi, dopo aver analizzato a fondo l’opera, mettendola in relazione anche con il committente, hanno ipotizzato che questo lavoro potesse essere una sorta di “satira” degli amori e delle relazioni che aveva il Conte d’Artois.
Michael D Hamilton
Se la traccia cartacea è corretta, Parigi era il mio 106 ° prozio.
Michael D Hamilton
Very nice