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Giuditta e Oloferne di Goya: Nero Notte

Pittore ed incisore. È stato uno dei più famosi pittori spagnoli dell’era moderna, vissuto tra ‘700 ed ‘800.

Judith y Holofernes Goya (Giuditta e Oloferne)

  • Data di Realizzazione

    1820-1823

  • Dimensioni (Larghezza x Altezza)

    81,4 x 143,5 cm

  • Tecnica

    Olio su Tela

  • Dove si Trova

    Museo del Prado, Madrid

Informazioni su Giuditta e Oloferne di Goya


Artisti Citati Qui

Pittore italiano vissuto tra ‘500 e ‘600, attivo soprattutto a Roma. In seguito ad un omicidio ha vissuto a Napoli, Malta e Sicilia.

Caratteristiche Chiave
  • L’opera fa parte delle Pitture nere, i dipinti che Goya ha fatto sui muri della sua casa Quinta del Sordo
  • Il titolo del lavoro non è stato dato da Goya, ma è stato ipotizzato in seguito da studiosi
  • La scena dovrebbe rappresentare Giuditta di Betullia che ha appena decapitato il generale babilonese Oloferne, e con l’aiuto di un’ancella sta per fuggire portando via la testa
  • Il pittore ha usato pochissimi colori (nero, ocra ed un tocco di rosso), la scena è buia e non c’è alcuna traccia del corpo o della testa di Oloferne, dando vita ad una composizione innovativa per questo tema
Storia

Quest’opera fa perte della serie Pitture Nere di Goya (si chiama così perché ha utilizzato soprattutto colori scuri nelle varie scene).

È una serie di lavori che il pittore ha realizzato sui muri di casa sua – la Quinta del Sordo – coprendo la maggior parte del piano superiore e del piano terra.

In particolare, l’opera di oggi è stata intitolata Giuditta e Oloferne.

Nota

Ho scritto così perché Goya non ha fornito alcun titolo per i lavori appartenenti a questa serie, ed i nomi sono stati ipotizzati ed aggiunti da studiosi in seguito. In questo caso, il titolo è stato inserito per la prima volta nel 1867, nella monografia di Goya di Charles Yriarte.

La scena di Giuditta ed Oloferne si trovava su un muro al pianterreno, in fondo a destra. Sull’altro lato c’era una finestra e subito dopo il dipinto con Saturno che divora i suoi figli.

Tutti i lavori delle Pitture Nere sono stati trasferiti su tela nel 1874, dopo che la casa è diventata proprietà del Barone Émile d’Erlanger, il quale voleva vendere i capolavori di Goya all’Esposizione Universale di Parigi, nel 1878.

Purtroppo nessuno le ha volute comprare, così d’Erlanger – nel 1881 – le ha donate al Museo del Prado, dove oggi sono esposte.

Descrizione

Facendo riferimento al titolo Giuditta e Oloferne, possiamo ipotizzare che l’opera mostri il momento più importante della storia biblica, dove Giuditta – per salvare il suo popolo – seduce il generale nemico Oloferne, e, una volta addormentato, lo decapita. Con l’aiuto di un’ancella, poi, nasconde la testa dell’avversario e scappa dalla tenda del guerriero babilonese.

Particolare delle protagoniste

La scena realizzata da Goya è poco illuminata, dando la sensazione che sia notte e che ci sia una piccola fiaccola a mostrarci pochi dettagli.

Particolare della direzione della luce

Si vedono soprattutto il volto ed il braccio alzato di Giuditta che ha utilizzato per eliminare l’avversario.

Particolare del volto e del braccio di Giuditta

Accanto a lei c’è l’ancella con le mani giunte, come se stesse pregando.

Particolare dell’ancella

Non c’è alcuna traccia di sangue o di Oloferne (a meno che non sia quella sagoma appena accennata in basso a destra).

Particolare dell’ipotetico Oloferne

Questa è una scelta innovativa, che lo differenzia anche da altri pittori che hanno già trattato lo stesso tema, come si vede nella Giuditta di Caravaggio.

Goya usa pochissimi colori per la sua scena:

  • Nero
  • Ocra
  • Un tocco di rosso

Particolare dei colori utilizzati

E le pennellate sono decise e libere.

Curiosità

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che quest’opera alluda alla relazione tra Goya e la sua amante Leocadia Zorrilla. Al momento della realizzazione di quest’opera, il pittore doveva avere più di 70 anni, mentre lei era molto più giovane. Tenendo conto del particolare di questa relazione, gli studiosi hanno pensato che l’opera potesse rappresentare il potere delle donne sugli uomini.

  • Dario

    Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.

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Pittore ed incisore. È stato uno dei più famosi pittori spagnoli dell’era moderna, vissuto tra ‘700 ed ‘800.

Artisti Citati Qui

Pittore italiano vissuto tra ‘500 e ‘600, attivo soprattutto a Roma. In seguito ad un omicidio ha vissuto a Napoli, Malta e Sicilia.