Il giardino del dottor Gachet ad Auvers di Van Gogh: analisi

Il giardino del dottor Gachet ad Auvers Van Gogh: analisi completa del quadro

Scopriamo qualche dettaglio in più sulla vita del pittore olandese Vincent Van Gogh per mezzo dei suoi quadri famosi in tutto il mondo. Abbiamo visto alcuni quadri rappresentanti un giardino di un altro pittore impressionista, e per restare sempre in tema oggi vedremo ancora una volta un altro ritratto rappresentante un giardino, ma questa volta appartenente ad un’altra persona: il giardino del dottor Gachet ad Auvers.

Il-giardino-del-dottor-Gachet-ad-Auvers

Data di produzione: 1890

Dimensioni: varie

Dove si trova: Museée d’Orsay, Parigi

I due quadri appartenenti a questa serie sono molto interessanti e rappresentano il rapporto che vi era tra il pittore olandese e questo dottore. Dopo aver passato un anno nell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy, Van Gogh decide di trasferirsi presso il fratello, il quale nel frattempo ha avuto un figlio da sua moglie, e passato qualche tempo decide di lasciare questa famiglia per andare in un paese vicino, in modo tale da non essere troppo lontano dal fratello Theo, con il quale ha avuto sempre un bellissimo rapporto; arriva così ad Auvers-sur-Oise.

Il fratello Theo, temendo per l’incolumità del pittore, decide di mandare una lettera ad un suo amico dottore, tale Paul Gachet, chiedendogli di prendere in cura il suo fratello e di vegliare su di lui. Van Gogh prende una casa presso questo dottore ed in poco tempo diventano amici, arrivando a considerare lo stesso dottore addirittura come “un altro fratello”.

Il giardino del dottor Gachet ad Auvers appartiene alla serie di quadri che hanno per soggetto i giardini e fiori, temi sempre cari al pittore olandese, che fin da quando era piccolo in Olanda con suo padre, aveva imparato ad apprezzare ed amare. Abbiamo visto anche la serie di quadri dedicata ai girasoli, ed in base al suo stato d’animo i fiori ritratti cambiavano, passando da una flora colma di colori spenti e tristi se quest’ultimo era depresso, fino a giungere a rappresentare invece dei fiori con colori vivi e bellissimi quando stava bene.

IL GIARDINO

Il giardino del dottor Gachet ad Auvers viene descritto dal pittore anche in una lettera dedicata al fratello Theo, dicendo che il posto era sempre pieno di gatti e che il giardino era composto da una terrazza che buttava direttamente lo sguardo sulla valle dell’Oise, ed era presente anche un tavolo arancione su cui il dottore stesso lavorava.

Alcuni degli elementi narrati all’interno della lettera si possono vedere anche qui, e nel quadro predominano alcuni grandi alberi che quasi occupano l’intera tela, però lasciando intravedere qualche scorcio del paesaggio e anche la fine della terrazza color arancione. I colori sono vivi e anche abbastanza contrastanti, indicando che il pittore olandese era a proprio agio.

MARGUERITE GACHET NEL GIARDINO

Facente parte sempre della serie il giardino del dottor Gachet ad Auvers è il quadro Marguerite Gachet nel giardino, dove il soggetto è la figlia del dottore. Non è molto chiara la relazione tra il pittore e questa ragazza di 21 anni,ma si pensa che entrambi fossero innamorati, e il padre non fosse molto contento di ciò, poiché conosceva lo stato mentale del pittore e non voleva che facesse del male a sua figlia.

Marguerite-Gachet-nel-giardino-van-gogh-analisi

Quando Van Gogh chiese di poter avere due “appuntamenti” per realizzare un quadro con lei come soggetto, il padre non accettò e successivamente chiese di interrompere questa relazione il prima possibile; prima di ciò però, Van Gogh, riuscì a realizzare Marguerite Gachet nel giardino, dove il soggetto è questa tenera ragazza vestita di bianco, quasi come fosse una sposa, immersa tra i fiori bianchi che richiamano al suo vestito e alcuni vasi presenti sulla sinistra che spezzano la ripetizione dei toni.

Anche qui i colori sono candidi e belli, testimoniando il felice stato d’animo del pittore olandese, che però successivamente non passò un bel periodo, a causa dei problemi che avrà suo fratello Theo con la propria famiglia.

Dario

Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell'arte nell'era digitale.

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