Deposizione di Caravaggio: analisi completa del quadro
Oggi voglio parlarti di un quadro di Caravaggio molto interessante. Michelangelo Merisi è stato un artista che ha avuto una vita molto travagliata, ma proprio grazie ai fatti che gli sono accaduti, ha realizzato alcuni dei quadri più belli di tutta la storia dell’arte. Oggi ti racconterò della tela intitolata Deposizione.
Leggendo questo articolo conoscerai tutti i dettagli di questo quadro di Caravaggio: data di realizzazione, dimensioni della tela, la storia della commissione e descrizione stilistica di questo lavoro a proposito de la deposizione di Cristo.
Data d produzione: 1602
Dimensioni: 300 x 203 cm
Dove si trova: Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano
Devi sapere che questa deposizione di Cristo Caravaggio è uno dei lavori più importanti mari realizzati dall’artista.
Il quadro venne commissionato da Girolamo Vittrice, esponente della famiglia Vittrice, che era notevolmente influente nel mondo clericale; Girolamo fece realizzare questa grande tela con soggetto la deposizione dalla croce per porla successivamente nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma.
Differentemente da molti altri lavori, la deposizione di Caravaggio venne amata ed ammirata fin da subito dal pubblico e della critica.
Appena l’artista completò il proprio capolavoro, quest’ultimo rimase all’interno della chiesa fino al 1797: proprio in quell’anno venne firmato il Trattato di Tolentino, il quale permise il trasferimento del lavoro di Caravaggio Deposizione (insieme a tante altre importanti tele) a Parigi, per via delle innumerevoli deportazioni ad opera di Napoleone Bonaparte.
Quando Napoleone perse tutto il proprio prestigio a seguito delle sconfitte in guerra, molti dei quadri “sequestrati” vennero riportati nelle loro sedi originarie: così la deposizione Caravaggio venne trasportata nella Pinacoteca di Pio VII, importante fulcro della collezione dell’odierna Pinacoteca Vaticana.
Ci sono moltissimi dettagli che hanno reso celebre questa tela di Caravaggio, e, devi sapere che futuri artisti si ispirarono a tale composizione per dare vita ad altre leggendarie opere d’arte: detto ciò, ora ti mostro tutti i dettagli più importanti della scena ritratta da Caravaggio.
A proposito dell’istante che Caravaggio “cattura”, avrai capito che si tratta di quando il cadavere di Cristo stava per essere posto all’interno del sepolcro.
Studia un momento la prospettiva: l’artista ha studiato questo aspetto in relazione alla destinazione finale dell’opera, poiché, puoi godere dei minimi dettagli della scena solo guardandola dal basso verso l’alto.
Adesso, guarda per un momento il sepolcro: è stato riprodotto in modo talmente realistico, a tal punto che sembra che stia per “sfondare” la tela.
I personaggi, inoltre, sono un elemento fondamentale: c’è Cristo, privo di vita; il primo dettaglio che salta all’occhio è senza dubbio il braccio che pende privo di vita, e conseguentemente, anche il corpo, esanime, sembra voler sprofondare verso il basso, ma viene prontamente sorretto (anche se con immensa fatica) dagli apostoli Giovanni e Nicodemo.
Devi sapere che quest’opera lega indissolubilmente Caravaggio a Michelangelo Buonarroti: Michelangelo Merisi stimava molto l’omonimo Buonarroti, ed in quest’opera ci sono alcune citazioni che ricordano lo stile del celebre scultore fiorentino.
A tal proposito, concentrati nuovamente sul braccio a penzoloni di Cristo: questo ricorda molto quello di Cristo nella Pietà di Michelangelo; adesso, guarda la figura di Nicodemo: avrai notato che si tratta dell’unico individuo che rivolge lo sguardo a noi osservatori all’esterno della tela, ed inoltre, assomiglia molto a Michelangelo Buonarroti.
Sposta il tuo sguardo nella parte superiore della scena: ci sono 3 donne, ovvero (da sinistra a destra) la Vergine Maria, la giovane Maria Maddalena e Maria di Cleofa.
Guarda i loro volti: hanno due reazioni completamente differenti davanti alla morte di Cristo; da una parte, Maria di Cleofa, in modo molto teatrale, allunga le braccia verso l’alto quasi ad urlare disperata, mentre la Vergine Maria e Maria Maddalena, rivolgono lo sguardo verso Gesù, rimanendo senza parole, incapaci di rendersi conto di quello che sta accadendo.
Il dolore è troppo forte e la Maddalena cerca di asciugare le sue lacrime con un fazzoletto, mentre la Vergine è in un evidente stato di shock.
L’uomo a sinistra del gruppo è san Giovanni, ritratto con indosso un mantello rosso ed una veste di un azzurro, che contribuiscono a confonderlo con il resto dell’ambiente.
I gesti di Giovanni sono molto importanti: con la mano destra sorregge il cadavere di Cristo, mentre appoggia la sinistra sul torace di Gesù, mentre lo guarda in silenzio, poiché probabilmente sta pregando.
Infine, la luce è una caratteristica fondamentale nei lavori di Caravaggio, e qui non è da meno: l’illuminazione “colpisce” direttamente il costato di Cristo, mettendo in risalto tutte le ferite ed i particolari del suo corpo, ed inoltre, proprio grazie alla luce possiamo scorgere il già citato Giovanni.
Io devo fare un compito su quest’opera, un tableu vivant.
mi sembra una buona idea per capire meglio il significato dell’opera .
La testa non penzola e il lenzuolo non e’ avvolto..si sta’ svolgendo,non lo stanno mettendo nel sepolcro ma lo stsnno estrarndo,non e’ morto si sta sveglisndo.in qs dipinto caravaggio prende a modello lavdeposizione per descrivere la sua resurezione tramite l smore di personaggi e maestri dell epoca.giuseppe d arimatea e michelangelo e cristo ha il volto di caravaggio.
E’ un Cristo morto ma vivo nelle fattezze del corpo, la chiave di lettura del quadro è nella pianta che Caravaggio dipinge in basso a sinistra.
non riesco a capire a chi appartiene quella mano alla sinistra del quadro ( per intenderci la mano sulla testa del Cristo )… potete per favore darmi una spiegazione? Grazie
La mano sospesa sopra la testa del Cristo, è di Maria, madre. È una mano destra; tutte le altre quattro sono visibili. Giovanni sostiene il capo; Maddalena impugna il fazzoletto; Maria di Cleofa la tende in alto; Nicodemo sostiene le gambe; la mano destra di Cristo pende sotto il corpo, in primo piano.
Cristo così riprodotto è o un Cristo vivo o è un errore dimostrabile in anatomia patologica. Mi spiego: come vedi il braccio pendente del Cristo è dipinto con le vene nell’avambraccio e nelle mani (nelle ). Un morto non ha evidenti strutture venose cariche di samgue, ma essendoci un’incongruenza tra contenuto e contenente (collasso) il sangue privo di forze arteriose, afloscia e non è in pressione. Nel morto non è evidente la struttura venosa. Il titolo potrebbe essere “il Cristo morente”
Caravaggio come nella cena di Emmaus costudita a Londra, non dipinge un Cristo emaciato ma piuttosto Dio nella carne che vince la morte. Tutto ciò è rappresentato nella pianta rappresentata in basso a sinistra
Ciao
volevo farti notare che la donna che alza le braccia non è Maria Maddalena, rappresentata nella ragazza che china il capo, ma Maria di Cleofa.
Cercavo invece notizie sul tipo di veste indossata da Nicodemo, immagino sia del periodo di Caravaggio, ma non trovo riscontri. Sai quale fonte posso consultare?
Grazie
Effettivamente c’è scritto che la donna che alza le mani è Maria di Cleofa