Danae di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
Sono davvero molti i quadri dipinti da Artemisia Gentileschi, ma oggi, voglio farti conoscere uno dei più importanti di tutta la sua produzione. Artemisia fu una pittrice del Seicento, e grazie alla sua tenacia ed abilità, riuscì a ritagliarsi uno spazio importante nel mondo dell’arte moderna italica. Per farti capire quale era la sua grande abilità, ti basti sapere che Michelangelo Buonarroti, nipote dell’omonimo artista, commissionò proprio a lei, l’Allegoria dell’Inclinazione. Ora però, voglio parlarti di un altro quadro, intitolato Danae.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, conoscerai tutti i dettagli del mito di Danae e come Artemisia abbia riprodotto questo racconto su tela: conoscerai data di realizzazione, dimensioni dell’opera, dove è conservata la tela, l’importanza della pioggia d oro nella scena ed il significato di tanti altri particolari presenti nel quadro.
Data di produzione: 1612
Dimensioni: 40,5 x 52,5 cm
Dove si trova: Saint Louis Art Museum, Missouri
Prima di farti conoscere i dettagli del quadro, devi sapere che questa Artemisia Gentileschi Danae è al centro di molte discussioni, perché, non è chiaro se sia stata dipinta dalla donna o da suo padre Orazio Gentileschi.
Cosa non convince i critici? Questa Danae assomiglia molto alla Cleopatra di Orazio Gentileschi: la posizione della donna, i dettagli e la pennellata rende queste due tele molto simili tra loro.
C’è invece un altro dato che potrebbe attribuire questo quadro ad Artemisia: la data di realizzazione. Nel 1612, infatti, corrisponderebe all’anno in cui la donna lavorava nella bottega del padre, cercando di migliorare il proprio stile pittorico imitando le caratteristiche del padre Orazio.
Se l’autore fosse Orazio o Artemisia, questo resta comunque un quadro di grande qualità sotto tutti gli aspetti.
Conosci il mito di Danae? Te lo racconto io. È una storia che fa parte del ciclo della mitologia greca: secondo la tradizione, Zeus, il padre delle divinità nell’Olimpo, al fine di conquistare ed unirsi con la bellissima Danae, si trasformò in una pioggia d’oro.
Il padre di Danae, per proteggere la ragazza, la rinchiuse all’interno di una stanza completamente realizzata in bronzo, ma questo non bastò a fermare Zeus, il quale arrivò comunque dalla donna.
Artemisia dipinge il momento topico del mito: Zeus tramutato in pioggia d’oro che “colpisce” Danae.
L’erotismo in questo quadro è fortissimo: la protaognista è completamente nuda, mettendo in mostra a noi che guardiamo, le sue forme.
La torsione del corpo e l’espressione di Danae si traducono in un forte piacere sessuale. Guarda il letto su cui è sdraiata: hai notato le pieghe? Sono estremamente realistiche, ed allo stesso modo, anche il velluto su cui è appoggiata la donna: il colore rosso del tessuto è molto caldo e mette in risalto il pallore di Danae.
Alle spalle della protagonista c’è un’ancella: questa dovrebbe proteggere Danae, ma con l’arrivo dell’oro, accecata dall’avarizia, utilizza la propria veste per prendere quanto più oro possibile.
Il gioco di tonalità chiare e scure da parte dell’artista mette in risalto il letto dove avviene il rapporto tra Danae e Zeus e fa cadere nell’oscurità tutto il resto dell’ambiente; se fai attenzione, puoi solo scorgere un drappo in alto a destra dove si trova l’ancella.
Un’ultima cosa: hai notato che il colore della veste dell’ancella è di colore blu? Non è un caso. L’uso di questa tonalità è in netto contrasto con il velluto rosso di cui ti ho parlato prima.