Adrian Tranquilli, la biografia dell’artista, le opere fondamentali e lo stile
Nato a Melbourne, e in seguito trasferitosi in Italia, è uno degli artisti più attuali e particolari tra quelli viventi. Dopo aver studiato antropologia, decide di dedicarsi al mondo dell’arte, diventando per dieci anni assistente di Toti Scialoja. Dopo questo periodo decide di mettersi in proprio e comincia a sviluppare quello che poi sarà il suo stile definitivo, coniandolo come un artista a metà tra moltissime correnti.
Partecipa a tantissime mostre tra cui quella del 2001 al Palazzo delle Esposizioni a Roma con “Believe”, in seguito alla Fondazione Bandiera di Milano, e con “Futuro Imperfetto” e “Evidence” allo Studio Stefania Miscetti a Roma.
Anno di nascita: 1966 – in vita
Costui decide di utilizzare la sua passione per tramutarla in arte, ovvero la collezione di fumetti; Per mezzo di quest’ultimi, e dei protagonisti all’interno degli stessi, riesce a connettersi più facilmente con il pubblico. Grazie soprattutto a Batman, che lo rielabora come martire contemporaneo, oppure come elemento di contaminazione e di crisi nella società.
In gran parte delle sue opere, si nota l’estremo utilizzo della maschera di Batman, che richiama al tipico look originale degli anni 60, mentre gli abiti sono prettamente attuali, ad indicare il legame tra fumetto e realtà, che alla fine non è così distante.
Non solo però Batman, bensì anche Wolverine, il celebre mutante, il quale con i suoi artigli “incide” nella galleria, attraversando quel labile confine che vi è tra a realtà e arte, tra immaginazione e vita vera; allo stesso tempo è un’opera che richiama anche all’opera dei “tagli” di Lucio Fontana.
In sintesi, Tranquilli utilizza elementi di un mondo immaginario per dare segnali in quello reale, dimostrando che i fumetti non sono sono un semplice passatempo, ma sono degli ottimi elementi che possono dare l’input per delle riflessioni concrete sulla nostra società.