Autoritratto con cappello di paglia (Verso: il pelatore di patate) di Van Gogh: analisi completa del quadro
Voglio parlarti di un bellissimo autoritratto di Vincent Van Gogh che mostra la conoscenza dello stile impressionista. Il pittore olandese, nella sua tormentata vita ha dipinto molti autoritratti, ed in molti di questi ci sono molti elementi che non devi sottovalutare, proprio come nel caso di oggi. Il quadro che voglio farti conoscere è intitolato Autoritratto con cappello di paglia (verso: il pelatore di patate).
Posso assicurarti che quando avrai finito di leggere questo articolo saprai perché ho voluto concentrarmi proprio su questo autoritratto e non su altri, poi apprenderai quanto sono importanti i colori che ha utilizzato, in che museo è conservata la tela, le sue dimensioni e molto altro.
Data di produzione: 1887
Dimensioni: 40,6 x 31,8 cm
Dove si trova: The Metropolitan Museum of Art, New York
Prima di tutto: Perché ti ho specificato tra parentesi (verso: pelatore di patate)? Si tratta di un sottotitolo dato al quadro proprio da Vincent per distinguere questo ritratto dai molti altri quadri dove indossava sempre un cappello di paglia e che si assomigliavano.
Il ritratto è datato 1887, nel periodo in cui il pittore si era trasferito a Parigi per affinare le proprie tecniche, sperando di diventare famoso grazie ai suoi quadri.
In quegli anni, le cose non andavano molto bene a Vincent, il quale non aveva abbastanza denaro per permettersi una modella per i suoi quadri.
Per ovviare a questo problema, acquistò uno specchio e così utilizzò se stesso come protagonista dei suoi ritratti, dando vita ad una lunga serie di autoritratti, tra cui c’è anche quello di oggi.
Il denaro non bastava nemmeno a comprare un numero sufficiente di tele per i suoi dipinti, e così cominciò a disegnare anche sulla parte posteriore di ciascuno dei suoi supporti.
Questo autoritratto, ad esempio, si trova proprio sul lato posteriore di uno dei suoi disegni preparatori degli abitanti della città, che presto sarebbero diventati protagonisti di altri suoi stupendi quadri.
Perché è così importante questo quadro? Devi sapere che questo autoritratto presenta tutte le caratteristiche del Neoimpressionismo.
Cos’è il neoimpressionismo? Te lo spiego brevemente. Si tratta di una corrente artistica nata nel 1886, palesemente ispirata al più celebre Impressionismo, ma con alcune novità.
Tra le caratteristiche più importanti del neoimpressionismo c’è l’utilizzo della massima luminosità nella scena, ottenuta grazie alla combinazione dei colori sulla tela (e non sulla tavolozza); la dimensione della tela è molto importante ed in base a questa, anche il tocco utilizzato deve essere adattato; il pittore deve avere come unico obiettivo quello di donare un’emozione ottica.
Ora che ti ho detto queste cose, torna a guardare il quadro di Van Gogh: puoi notare che i colori si combinano perfettamente sulla tela, creando delle bellissime gradazioni (guarda la sua barba, che si alterna con un arancione più chiaro ed un marrone più scuro) ed anche le dimensioni del quadro sono state scelte con cura, lasciando pochi spazi vuoti.
Guarda la pennellata: sono i tocchi semplici a riempire ogni singola sezione. Sulla giacca azzurra che indossa c’è un bellissimo contrasto di colori: c’è il blu scuro sul lato destro, dovuto all’ombra proiettata dal cappello di Vincent, c’è l’azzurro chiaro ed alcuni tratti gialli.
Quest’ultimi, in particolare, potrebbero rappresentare una fonte di luce esterna, che si ripercuote anche sul lato destro del volto di Vincent, dove il rosa della sua pelle si alterna ad un giallo imperatore, presente anche sul suo grande cappello di paglia.
Lo sfondo sembra quasi “assorbire” il pittore, dando un’aspetto psichedelico a tutta la scena. Non c’è nessun altro oggetto attorno a Vincent, in modo tale che il nostro sguardo sia rivolto direttamente a lui.
Alessandro
Sul lato opposto c’è una donna che pela patate, per questo il nome