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Autoritratto con cappello di feltro scuro di Van Gogh: analisi completa del quadro
Voglio farti conoscere uno dei primissimi autoritratti di Vincent Van Gogh. Nella sua tormentata vita, il pittore olandese ha dipinto una lunga serie di ritratti di sé: alcuni di questi sono stati fondamentali per comprendere le difficoltà e lo stato d’animo di Vincent durante alcuni periodi, ed altri ci hanno aiutato a scoprire molte cose in più a proposito del suo stile. Il quadro di cui voglio parlarti oggi è intitolato Autoritratto con cappello di feltro scuro.
Posso assicurarti che quando avrai finito di leggere questo mio articolo, conoscerai benissimo questo “oscuro” autoritratto di Van Gogh: saprai perché i colori che ha utilizzato sono così scuri ed il perché ha scelto di ritrarsi proprio con questo abbigliamento; inoltre saprai quanto è grande il quadro, dove è conservato e in che anno il pittore l’ha realizzato.
![Autoritratto con cappello di feltro scuro Van Gogh analisi Autoritratto con cappello di feltro scuro Van Gogh analisi](https://www.arteworld.it/wp-content/uploads/2015/04/Autoritratto-con-cappello-di-feltro-scuro-Van-Gogh-analisi.jpg)
Data di produzione: 1886
Dimensioni: 42 x 32 cm
Dove si trova: Van Gogh Museum, Amsterdam
Perché dipingere se stesso? Se hai già sentito parlare o hai studiato la vita di Van Gogh, saprai che non ha avuto molta fortuna con la sua carriera di pittore.
Il denaro scarseggiava sempre e non aveva mai soldi a sufficienza per comprare dell’attrezzatura di buon livello che l’aiutasse a realizzare dei quadri ancora migliori.
Per via della sua situazione economica, Vincent non poteva permettersi un modello o una donna che posasse per i suoi quadri, e così, aiutandosi con uno specchio, cominciò a ritrarsi sulle tele, dando il via ad una lunga serie di autoritratti.
Van Gogh non avrebbe mai immaginato che i suoi ritratti avrebbero costituito la “spina dorsale” della sua collezione e che oggi sarebbero diventati dei quadri stimati ed apprezzati in tutto il mondo.
Guarda con attenzione l’opera: il titolo riassume perfettamente ciò che è dipinto.
C’è Vincent, girato di tre quarti e con lo sguardo rivolto verso di noi, con in testa un grande cappello di feltro scuro, il quale risalta grazie alla luce che proviene dalla destra della scena e per lo sfondo rosso scuro.
![Particolare sciarpa autoritratto cappello feltro scuro Vincent Van Gogh analisi](https://www.arteworld.it/wp-content/uploads/2015/04/Particolare-sciarpa-autoritratto-cappello-feltro-scuro-Vincent-Van-Gogh.jpg)
È sempre la debole luce a farci vedere i vestiti che il pittore sta indossando: si intravede una piccola sciarpa celeste scuro coperta da un vistoso mantello scuro.
![Particolare occhi autoritratto cappello feltro scuro Vincent Van Gogh analisi](https://www.arteworld.it/wp-content/uploads/2015/04/Particolare-occhi-autoritratto-cappello-feltro-scuro-Vincent-Van-Gogh.jpg)
Non risalta solo il suo abbigliamento, ma anche la sua carnagione chiara, i suoi occhi azzurri e la barba rossa (quest’ultima la puoi distinguere facilmente dallo sfondo rosso scuro).
Guarda bene la sua espressione: a causa della fronte aggrottata si vedono le rughe della fronte e che accompagnano anche il suo sguardo deciso.
Perché ha questa faccia? Nel 1886 Vincent era appena arrivato a Parigi, lasciandosi alle spalle il mondo rurale e dei contadini, chiudendo di fatto una parte della sua vita.
Arrivato nella capitale francese, il pittore era pronto a lanciarsi in una nuova sfida, con la volontà di dipingere dei capolavori che lo avrebbero reso famoso e stimato tra gli altri pittori.
Hai notato i colori che ha utilizzato? Prevalgono soprattutto tonalità scure, o dette anche “della terra”, perché ricordano molto il colore del suolo.
C’è il marrone, il rosso scuro, il nero ed alcune varianti. Non sono colori scelti a caso, ma servono a mostrare l’eredità dei quadri rurali ancora presente nello stile di Vincent, il quale presto avrebbe abbandonato in favore di una pittura totalmente nuova.