
L’ira di Achille di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
Voglio farti conoscere un quadro molto popolare dell’artista Jacques-Louis David. Se non hai mai sentito il suo nome, ti basti sapere che è stato uno dei più grandi esponenti della corrente artistica del Neoclassicismo. I suoi quadri hanno spesso come protagonisti, eroi della mitologia greca oppure personaggi di spicco dell’800 francese. Oggi voglio farti scoprire tutto a proposito del suo quadro intitolato L’ira di Achille.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, ti garantisco che saprai tutto a proposito di questo quadro di David: data di realizzazione, quali sono le dimensioni della tela, dove si trova ora e soprattutto quale è il suo significato.

Anno di produzione: 1819
Dimensioni: 105 x 145 cm
Dove si trova: Fort Worth, Kimbell Art Museum
Per prima cosa, devi sapere che Jacques-Louis David quando realizzò quest’opera, aveva già maturato una grande abilità pittorica, ed era conscio degli eventi che stavano accadendo nel mondo francese.
Il primo ventennio dell’800 era fortemente modellato dalle azioni avvenute anni prima: la Rivoluzione Francese e la conseguente ascesa di Napoleone Bonaparte.
David, così come tanti altri, in un primo momento rimase affascinato dalla figura di Napoleone e dai suoi ideali, ma, con il passare degli anni e vedendo quali erano le ambizioni ed i veri obiettivi di Bonaparte, fu costretto a ricredersi.
Ma ora, voglio parlarti del quadro. La scena che David dipinge è tratta dalla mitologia greca: nello specifico, si tratta del Sacrificio di Ifigenia, ma non il tradizionale racconto di Ovidio, bensì una variante narrata da Racine nell’Ifigenia in Aulide.
Cosa c’entra l’ira di Achille con Ifigenia? Te lo spiego subito. Il significato del quadro si può dedurre dall’identificazione dei personaggi e con un breve riassunto.
Secondo il racconto, Ifigenia era promessa in sposa ad Achille, ma prima dell’arrivo delle nozze, il padre della ragazza, Agamennone, decise che sua figlia doveva essere sacrificata alla dea Diana per permettere alla sua flotta greca, di navigare senza pericoli verso Troia.

Se guardi il quadro, puoi notare in secondo piano una donna con una corona e con’un espressione triste: si tratta di Clitemnestra, la madre di Ifigenia, la quale sa della prossima fine di sua figlia, e consapevole di non poter fare nulla, sta vicino a sua figlia, toccandole la spalla.

Al centro, con un vestito bianco, quasi come se fosse un angelo, c’è Ifigenia: se guardi il suo volto, puoi vedere che ha lo sguardo basso e non si cura di ciò che sta accadendo attorno a lei. Ha accettato il suo destino di vittima sacrificale, mettendosi le mani sul petto, abbandonando ogni tentativo di ribellarsi.

Il ragazzo sulla sinistra, con un elmo e pronto a sfoderare la spada è Achille, il quale non è affatto d’accordo con la decisione di Agamennone riguardo la morte di Ifigenia. Concentrati sullo sguardo di Achille: è diretto verso Agamennone con un atteggiamento di sfida, pronto ad ucciderlo pur di liberare la sua futura sposa.

A destra, con una veste rossa, finemente decorata e con una lunga barba, c’è Agamennone: i suoi gesti parlano per lui. Con lo sguardo fisso verso Achille lo intima con il braccio di abbassare le armi e di lasciare che il sacrificio abbia inizio.

Tutto il quadro ruota attorno a questo gesto di Agamennone, il quale, in questo modo, blocca la crescente tensione che avvolge tutto il quadro.

Rappresentando in questa posizione Achille, David non lascia capire se il combattente stia sfoderando, o effettivamente, rimettendo nel fodero la spada.

Il grande talento del pittore qui si evince nella perfetta resa del volto di ogni protagonista: basta guardare le loro espressioni per capire quali siano i loro stati d’animo. C’è la tristezza di Clitemnestra, la rabbia di Achille, la determinazione di Agamennone e la rassegnazione di Ifigenia.
Volendo amplificare ancor di più la teatralità della scena, David, oltre che rappresentare con grande cura il volto dei protagonisti, lavora molto sulla gestualità di quest’ultimi, rendendoli “parlanti” anche senza la necessità di dover aprire bocca.
Margot
Precisa e accurata la descrizione del quadro e significato dei particolari attribuiti ai vari personaggi.
Stupendo il dipinto.
Dario Mastromattei
Grazie mille Margot. Sono d’accordo con te, il quadro è stupendo!