Amore e arte, miti e racconti prima di San Valentino
Molto simili sia nella terminologia che nel modo di essere. Proprio in occasione di San Valentino, ovvero domani, ecco un breve excursus su questi due campi che ci legano tutti i giorni.
Fin dai tempi più antichi l’amore è stato ciò che spingeva le persone a fare cose che altrimenti risulterebbero impossibili per chi è privo di forza di volontà. Gli stessi greci ci raccontano di miti stupendi, come quello di Orfeo ed Euridice.
Orfeo ed Euridice
La leggenda narra di questo cantore di nome Orfeo che per la sua bravura nel saper suonare sapesse addirittura commuovere o addirittura intenerire le pietre e gli elementi della natura; tutto si piegava davanti alla sua splendida arpa e il suo talento.
Innamorato di una splendida ragazza di nome Euridice, entrambi vivevano un amore stupendo, finchè la giovane ragazza muore accidentalmente. Da quel momento in poi, la musica di Orfeo era diversa, rappresentava tutto ciò che gli mancava, ovvero la sua dolce metà; era una musica permeata di tristezza, dove tutti crollavano al solo ascoltare qualche nota di questo grande uomo ormai a pezzi.
Ma nemmeno la morte poteva dividerli, e così Orfeo partì e raggiunse l’Oltretomba, dove vi erano tutte le anime, compresa quella di Euridice. Davanti al dio degli inferi e la sua regina, ovvero Ade e Proserpina, il giovane piega il loro volere con la sua inarrestabile musica, finchè si giunge ad un patto: Orfeo potrà avere indietro l’anima della sua amata a patto che la riporti dietro con se e finchè non saranno fuori dal regno dei morti non potrà mai guardarla.
Purtroppo il desiderio e l’amore che li legava era troppo forte e Orfeo ad un passo dall’uscita si gira e incrocia lo sguardo della ragazza. Lei torna nel luogo dell’eterno riposo, e lui continua la sua vita terrena, triste, ma consapevole che il loro amore non sarebbe mai terminato.
“Il Bacio” di Hayez
La prova di Orfeo ed Euridice testimonia che possono esistere degli amori che vanno oltre qualsiasi concezione, e che spingono gli amanti addirittura a compiere l’impossibile anche per avere solo un abbraccio da qualcuno che ormai non appartiene più a questo mondo.
L’amore è sempre un sentimento che distrugge le diversità, che annienta i muri, che riesce a collegare oltre alla separazione, e lo sa bene Hayez nel suo celebre Il bacio. In questo quadro non c’è altro se non due amanti che si scambiano un tenero bacio, l’elemento più semplice e allo stesso tempo più forte che può esserci tra due persone.
Lui sembra che stia per partire, come se stesse per andare in guerra, dato il suo abbigliamento, e prima di andare verso un’impresa che forse non potrebbe vederlo tornare, lascia all’amata un ricordo che sarà difficile cancellare nello sfortunato caso in cui lui non faccia ritorno.
Un bacio a volte è addirittura più forte di qualsiasi encomio o discorso che si può tenere; delle labbra che si uniscono e dei cuori che si avvicinano. Questo è il significato di un bacio.
Amore e Psiche
Non solo amori tragici, ma anche dei finali classici, con i due amanti che dopo tante difficoltà riescono a riprendersi la loro tranquillità. E’ il caso di Amore e Psiche, e il loro mito è davvero molto antico, ovvero nel II secolo d.C., nelle Metamorfosi di Apuleio; la loro storia sta proprio nel centro del libro, a mettere in primo piano l’importanza del loro legame e anche per latri motivi inerenti al testo.
Si narra che Psiche fosse una donna bellissima, e da ogni parte del mondo tutte le persone accorrevano per portarle dei doni e per vedere quale fosse tale bellezza. Venere, invidiosa del fatto che ci fosse una mortale che veniva paragonata a lei, o addirittura che veniva descritta ancor meglio della dea stessa, manda suo figlio Amore a ucciderla.
Neanche le divinità possono resistere a un sentimento così puro e buono come lo stesso amore, e anche l’emissario mandato da Venere si innamora di Psiche, e porta la ragazza a giacere con lui ogni notte all’interno di una torre, a patto che ella non lo guardi mai.
Un giorno, mentre il loro amore sbocciava però, Psiche, mossa dalla curiosità, guarda il suo amato e lui subito sparisce. Da quel momento parte una ricerca in tutto il mondo, disposta a tutto per riavere il suo Amore, fino a giungere presso Venere, che la sottopone a delle prove difficilissime.
Spinta dalla forza di volontà e dall’amore per il suo uomo, Psiche riesce a superare le prove imposte dalla nemica e con grande difficoltà riesce ad essere ammessa nell’Olimpo per essere per sempre la sposa di Amore, e da quel momento in poi trascorrono l’eternità insieme.
Questo mito risulta essere davvero molto apprezzato, sopratutto nel mondo artistico, dove riscontriamo innumerevoli quadri o sculture, che ritraggono i due amanti prima del bacio, o quando giacciono nella torre o in altri momenti della storia, ma vengono ritratti sempre insieme, perchè entrambi sono simbolo di un amore che dura, che resiste alle difficoltà e che è in grado di stravolgere le regole.
In tutti i giorni
Tutti abbiamo qualcuno che amiamo, e che sia per mezzo dell’arte o meno, questo rimane un sentimento che sfugge a qualsiasi rigore logico. E’ in grado di condizionare giornate, attimi di vita o addirittura interi anni; l’amore è purtroppo anche un qualcosa che fa soffrire molti, che non riescono a trovare o ad essere ricambiati da certe persone; si tratta unicamente di avere pazienza o di lasciare andare semplicemente questo mondo di razionalità, per cercare un amore che riesca a stravolgere la realtà nel suo essere.
Che sia amore per una persona, per un mestiere, per un luogo, per qualsiasi cosa, resta sempre qualcosa di inspiegabile, in grado di piegare gli esseri umani e addirittura chi è al di sopra di questo mondo, come ci hanno dimostrato gli antichi greci con i loro miti.