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3 Maggio 1808 di Goya: Vittime Innocenti

Pittore ed incisore. È stato uno dei più famosi pittori spagnoli dell’era moderna, vissuto tra ‘700 ed ‘800.

El 3 de Mayo Goya

  • Data di Realizzazione

    1814

  • Dimensioni (Larghezza x Altezza)

    347 x 268 cm

  • Tecnica

    Olio su tela

  • Dove si Trova

    Museo del Prado, Madrid

Informazioni su Il 3 Maggio 1808 di Goya

Caratteristiche Chiave
  • Il quadro rappresenta la fucilazione dei rivoltosi spagnoli da parte delle truppe napoleoniche avvenuto il 3 maggio 1808, quando i cittadini si sono ribellati all’invasore
  • Sulla sinistra ci sono le vittime pronte ad essere fucilate e che esprimono varie reazioni (rabbia, paura, vergogna..) davanti ai soldati senza volto, simbolo della macchina della morte che non ha volto, ma è soltanto un’esecutrice violenta
  • È un quadro contro i temi di Goya, che al momento non è stato apprezzato, senza filtri e che mostra a violenza senza tregua per cercare di sollecitare il popolo davanti all’oppressore
  • Usa colori scuri e tetri della terra, perché il sacrificio di questi rivoltosi non porterà a nulla. Non c’è una vendetta o una pace per loro, solo morte

Contesto Storico

Il 18 Febbraio 1799 Napoleone Bonaparte diventa Primo Console della Repubblica Francese. Nel giro di 5 anni diventa Imperatore di Francia.

E questo non gli basta.

Vuole espandere il suo potere. Dato che la Spagna è uno Stato che controlla l’accesso sul Mar Mediterraneo tramite lo Stretto di Gibilterra, Napoleone ha bisogno di controllarlo.

Sa che a governare la terra spagnola c’è Re Carlo IV (protagonista dell’omonimo quadro con la sua famiglia di Goya) e sa che è debole e che può essere manipolato.

Così elabora un piano.

Lo inganna proponendogli di conquistare il Portogallo con l’assistenza della Francia, ed in seguito avrebbero diviso tutto così:

  • Un terzo alla Spagna
  • Un terzo alla Francia
  • Un terzo a Manuel Godoy, il 1° Ministro Spagnolo (era molto influente ed è stata anche una figura ricorrente nella carriera di Goya, tra la Maja Desnuda ed i Capricci)

Sapendo che a prendere le decisioni importanti è Godoy e non il re, Napoleone riesce a convincerlo e così comincia l’operazione.

L’imperatore francese manda 23.000 soldati nel Novembre 1807 in Spagna con la scusa di rinforzare l’esercito prima della battaglia con il Portogallo.

Non temendo la trappola, l’esercito francese non incontra alcuna resistenza, e quando rivela le sue vere intenzioni, è troppo tardi.

Nel giro di un anno – con vari passaggi di potere – sale al trono di Spagna Giuseppe Bonaparte, il fratello di Napoleone.

Ma non è così semplice.

Già in passato la Spagna è stata governata da regnanti stranieri, ma questa volta è troppo.

E così, quando il 2 Maggio 1808 deve avvenire un trasferimento pianificato degli ultimi rappresentanti della famiglia reale, il popolo di Madrid si ribella attaccando i mamelucchi (sono mercenari egiziani che fanno parte dell’esercito francese) scatenando una rivolta, immortalata nel famoso quadro di Goya.

2 Maggio Goya 1808

All’inizio gli invasori vengono presi di sorpresa e subiscono qualche perdita, ma poi riparte subito il contrattacco francese e comincia la rappresaglia con cui vengono fucilati alcuni dei rivoltosi.

In seguito arriverà l’esercito inglese guidato dal Duca Wellington ad aiutare gli spagnoli a liberarsi dalla minaccia francese.

Storia del Dipinto

Non ci sono informazioni in merito alla 1° volta che 3 Maggio 1808 Goya è stato mostrato al pubblico (forse perché al tempo c’era Ferdinando VII al potere e non gli piacevano questo genere di opere, dato che preferiva i lavori del Neoclassicismo).

Invece di seguire ciò che “andava di moda” Goya sceglie di mostrare una scena di rivolta violenta e senza filtri.

Forse è proprio per questo motivo è rimasto per 30-40 anni nei depositi prima di essere riportato alla luce.

Nel 1867, Emile Yriarte (biografo di Goya ed anche colui che ha studiato a fondo la disposizione delle Pitture Nere nella Quinta del Sordo) analizza il 3 Maggio 1808 e ritiene che sia un capolavoro degno di essere esposto nel Museo del Prado.

E così, questa tela della Fucilazione del 3 Maggio verrà esposto nel museo spagnolo insieme alla tela del 2 Maggio 1808.

Curiosità

Entrambe le opere sono state trasportate durante la Guerra d’Indipendenza Spagnola del ‘900 da Valencia in camion, ma il tragitto è stato pericoloso ed è stato danneggiato soprattutto il lato sinistro dell’opera del 2 Maggio.

Descrizione

Gli eventi rappresentati qui avvengono subito dopo la rivolta del 2 Maggio.

Goya ritrae due gruppi di uomini: il plotone di soldati a destra e le vittime condannate a morte a sinistra.

Particolari dei soldati e delle vittime Fucilazione 3 Maggio

Sono tutti riuniti in un piccolo spazio in primo piano, illuminati da una lanterna ai piedi dei soldati, che rende la scena ancora più drammatica.

Particolare della lanterna fucilazioni del 3 maggio

Il fascio di luce mette in risalto le vittime, permettedonci di dare un’occhiata più da vicino ai poveri protagonisti.

Il primo che si vede è un monaco in preghiera.

Particolare del monaco Francisco Goya 3 Maggio 1808

Goya sceglie apposta di mostrare un monaco in questa scena di guerra, poiché lui simboleggia il fallimento della chiesa davanti alla minaccia francese.

Il vero protagonista tra le vittime è l’uomo al centro.

Particolare della vittima centrale Goya 3 Maggio

È vestito di bianco, aspetta il colpo di grazia con le braccia alzate e l’espressione che è un mix tra coraggio, rabbia, terrore ed incredulità.

Particolare dell’espressione della vittima centrale La fucilazione Goya

Il colore dei suoi vestiti ricorda molto quello della lanterna di cui abbiamo parlato prima. E ci mostra che i vestiti che indossa sono di un innocente un povero bracciante.

Confronto dei colori della lanterna e delle vesti della vittima centrale Goya 3 Maggio 1808

Il resto delle vittime rappresentano alla perfezione una grande varietà di reazioni:

  • Uomo con il pugno chiuso: rabbia
  • Uomo inchinato a terra: Sconforto e resa
  • Uomo che si copre con le mani: Vergogna
  • Uomo che guarda con orgoglio i carnefici: Odio

Particolare delle espressioni delle altre vittime La fucilazione del 3 Maggio Goya

E poi ci sono i soldati.

Particolare dei soldati Goya Fucilazione del 3 Maggio

Goya sceglie di non mostrare la loro faccia perché la loro identità non è importante. Loro fanno parte della metaforica macchina della distruzione, un “ingranaggio” violento e disumano programmato solo per uccidere.

Al contrario delle vitime, loro indossano vestiti scuri e pesanti.

A fare da sfondo a questa terribile esecuzione c’è un colle fangoso con Madrid. Lì si vede una folla, ma non sappiamo se siano altri soldati o vittime.

Particolare colori utilizzati Sabba delle Streghe Goya

Particolare del paesaggio de Le fucilazioni Goya

A rendere ancora più particolare quest’opera è l’assenza di una prospettiva lineare, e dove la profondità è data dalla sovrapposizione dei piani e dalla disposizione dei soldati

Particolare della profondità in La fucilazione di Francisco Goya

Curiosità

Fino al 1820 Goya è stato impegnato anche nella realizzazione dei Disastri della Guerra, una serie di 82 incisioni dove mostra – senza alcuna censura – le catastrofiche conseguenze dell’invasione della Spagna da parte di Napoleone. Sull’album delle bozze (oggi conservato al British Museum) ci sono delle indicazioni e degli schizzi a proposito del 3 Maggio 1808, senza contare che l’incisione n.15 E non c’è rimedio ha una struttura dove la morte è mostrata in più angoli nello stesso tempo, proprio come in questo capolavoro.

Confronto dell’incisione n.15 con le fucilazioni del 3 Maggio

Stile

Essendo un’opera del tutto diversa da quelle “che andavano di moda” al tempo, negli anni la tela è stata sia apprezzata che criticata.

Goya prende le distanze dalla perfezione del Neoclassicismo per mostrare una scena violenta, brutale e reale.

Rappresenta un fatto di cronaca come il romantico Géricault con la Zattera della Medusa o Delacroix con la Libertà che guida il popolo.

E poi c’è la vittima centrale che si presta benissimo a differenti significati:

  • Le braccia alzate rappresentano un appello alla vita, davanti all’esecuzione
  • Le braccia alzate ricordano anche Cristo crocifisso (infatti nella mano destra si vede anche una sorta di stigmate)

Particolare delle stigmate

Rimanendo sempre in tema cattolico, la lanterna che illumina la scena ricorda molto quella usata dalle truppe romane quando hanno arrestato Cristo nel giardino dopo l’Ultima Cena.

In altre opere barocche la lanterna è una metafora della presenza di Dio, ma in questo caso non allude ad alcun miracolo.

La luce serve soltanto a mostrarci la violenza sfrenata del massacro.

Le vittime non sono eroi. Ai piedi ci sono già altri cadaveri ed altri dopo seguiranno la stessa sorte.

Particolare del cadavere a terra

Goya non si richiama al cristianesimo, anzi, ne prende le distanze. Davanti a questa tragica esecuzione violenta dimostra che il sacrificio non porta alla salvezza.

È tutto inutile.

Stiamo assistendo ad una processione continua di condannati, come se fosse un nastro trasportatore di vittime davanti ai carnefici.

E Goya non mitiga in alcun modo la violenza, anzi la mostra in tutto il suo orrore.

Usa pennellate dure e colori fangosi (fatta eccezione per il bianco dei fasci luminosi).

Influenze

Per il suo lavoro Goya si è ispirato a diverse opere.

La prima è l’Assassinio di Cinque Monaci di Valencia di Gamborino.

Confronto del 3 Maggio 1808 con l’Assassinio di Cinque Monaci di Valencia di Gamborino

Qui il richiamo è evidente, poiché Goya riprende:

  • Monaco in preghiera
  • Cadavere fucilato in primo piano
  • Figura centrale tipo crocifissione

Confronto dei particolari della Fucilazione del Tre Maggio e l’opera di Gamborino

Con l’unica eccezione che Goya non mette angeli nel suo lavoro.

Alcuni studiosi invece hanno visto una somiglianza nella posizione dei soldati francesi con i protagonisti del Giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David.

Confronto dell’opera di Goya La Fucilazione con il Giuramento degli Orazi

Assomiglia anche a Caduta di Madrid di Antoine-Jean Gros, soprattutto per la disposizione dei protagonisti in un piccolo spazio.

Confronto della Caduta di Madrid di Antoine-Jean Gros con Francisco Goya fucilazione

Quando l’opera di Goya viene alla ribalta, altri si ispirano al suo lavoro:

Confronto dell’opera di Goya con quella di Manet e le due di Picasso

In tutti e tre i casi temi e strutture sono spesso simli.

Guarda il video qui sotto per scoprire altro sull’opera.

Domande Frequenti sul Quadro della Fucilazione di Goya

Quale fatto descrive Goya nell’opera fucilazioni del 3 maggio 1808?

Nell’opera 3 Maggio 1808 Goya rappresenta la fucilazione dei rivoltosi di Madrid, che si sono ribellati all’esercito napoleonico che aveva invaso la città per conquistarla.

Cosa rappresenta il 3 maggio di Goya?

Il 3 Maggio di Goya mostra la fucilazione di alcuni rivoltosi di Madrid che avevano tentato di combattere gli invasori napoleonici.

Quale messaggio vuole passare Goya con la fucilazione del 3 maggio 1808 e con il sonno della ragione genera mostri?

Nella fucilazione del 3 Maggio 1808 Goya mostra la violenza con cui vengono sconfitti i rivoltosi di Madrid ed il loro sacrificio non porterà a nulla, a nessun riscatto. Nel Sonno della ragione genera mostri invece mostra – da un punto di vista illuminista – che la ragione è lo strumento ideale per migliorare le condizioni dell’umanità.

Quale sentimento vuole rappresentare Francisco Goya nell’opera 3 maggio 1808?

Nell’opera 3 Maggio 1808 Goya vuole rappresentare il sentimento della resistenza dei cittadini spagnoli davanti all’aggressione delle truppe napoleoniche.

  • Dario

    Sono un blogger curioso ed appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far conoscere i capolavori della storia dell’arte nell’era digitale.

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Pittore ed incisore. È stato uno dei più famosi pittori spagnoli dell’era moderna, vissuto tra ‘700 ed ‘800.